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FIMAA TRENTINO * MERCATO IMMOBILIARE: PRESIDENTE RIGOTTI, « LE ULTIME 50 CRISI BANCARIE MONDILI SONO STATE PRECEDUTE 35 VOLTE DA CRISI DEL NOSTRO SETTORE »

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10.40 - mercoledì 6 settembre 2023

Intervista a Severino Rigotti, Presidente Fimaa Trentino  (*)

 

È molto nutrito il numero di contributi che la scienza economica ha dedicato al tema del mercato immobiliare ed al suo peso sull’apparato economico globale. I comportamenti finanziari, sociali e culturali che ruotano intorno al concetto di patrimonio immobiliare sono divenuti man mano oggetto di studi finalizzati principalmente a capire l’interrelazione tra le oscillazioni del mercato immobiliare e lo stato di salute generale dell’economia.

In base ad un’analisi condotta dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), infatti, si è potuto osservare come in occasione delle ultime 50 crisi bancarie mondiali, in più di 35 casi tali crisi sono state precedute da due eventi legati al mercato immobiliare: un primo evento caratterizzato da un repentino innalzamento dei prezzi degli immobili ed un secondo nel quale gli stessi prezzi sono crollati.

Il mercato immobiliare vale un quinto del PIL nazionale e rappresenta quindi una filiera molto importante dell’economia nazionale
Alla luce di quanto premesso ecco alcune domande al Presidente di FIMAA Trentino Severino Rigotti volte ad approfondire lo stato del mercato immobiliare e le sue prospettive future.

L’andamento del mercato immobiliare è un indicatore importante per comprendere verso quale direzione sta andando la nostra economia. Quali sono i segnali che in questo momento arrivano dal settore?
I segnali che arrivano dal settore delineano uno scenario di attesa. L’aumento dei tassi di interessi ha causato un rallentamento negli acquisti immobiliari non perché non ci sia richiesta di immobili ma perchè tale aumento non consente agli acquirenti soprattutto a quelli della prima casa di poter accedere ad un mutuo che consenta loro di effettuare l’acquisto.
In contrapposizione a ciò assistiamo ad una richiesta di immobili da parte di chi detiene risparmi e che ora li vuole investire poiché non vuole assistere all’erosione del proprio capitale a causa dell’inflazione che nonostante il ripetuto aumento dei tassi di interesse non si riesce a contenere nei limiti del 2%.
Non dimentichiamo inoltre che il mercato immobiliare ha subito un rallentamento dovuto anche al proseguimento del conflitto russo-ucraino che di fatto ha prodotto un significativo aumento dei prezzi delle materie prime nel settore edile con conseguente aumento dei costi di costruzione.

 

È sempre complesso fare delle previsioni future ma alla luce degli attuali indicatori (minore offerta, inflazione, rialzo dei tassi di interesse) come potrebbe comportarsi il mercato immobiliare nei prossimi mesi?
Il mercato immobiliare come già detto è in un momento di attesa degli eventi e pronto a raccogliere gli effetti di tutti quegli accadimenti politico sociali ed economici che si dovessero verificare nei prossimi mesi con particolare riguardo a quello che è l’obbligo di efficientamento energetico con scadenza 2030 imposto dall’Europa.
Teniamo presente che i dati in questo senso richiederanno un intervento politico economico molto importante in quanto entro il 2030 ben 12 milioni di immobili a livello nazionale dovranno essere efficientati con l’obbligo della classificazione “D”.
Il Governo al momento attuale ha messo a disposizione per l’efficientamento energetico una somma di 12 miliardi di euro che è evidentemente molto al di sotto della cifra necessaria per realizzare gli interventi edilizi richiesti che ammonta a 100 miliardi.
Tengo a precisare inoltre che il tanto pubblicizzato Superbonus 110% in tutta Italia è stato utilizzato per l’efficientamento energetico di soli 350.000 immobili.
Tale intervento si è distinto solo per le innumerevoli truffe che sono state fatte ma il problema di fondo è stato solo scalfito.

 

Esistono delle peculiarità che caratterizzano il mercato immobiliare trentino e che lo differenziano da quello nazionale?
Il mercato trentino non si differenzia dal mercato nazionale ma anzi ha la possibilità di spaziare a 360° gradi in quanto abbiamo richieste di immobili ad uso commerciale, turistico, residenziale, agricolo e industriale. Quindi i nostri Agenti immobiliari beneficiano di un’offerta che copre tutti i settori.
Fimaa Trentino sta lavorando alla prossima Guida del mercato immobiliare e sta monitorando tutti i prezzi per il 2024 che attualmente stanno ripercorrendo le valutazioni dell’anno in corso e che non prevedono aumenti significativi proprio per le considerazioni sopra esposte.

 

A livello nazionale quale è il mercato territoriale di riferimento per capire l’evoluzione del mercato immobiliare?
Indubbiamente per tutto il mercato immobiliare italiano il mercato di riferimento è quello della città di Milano, poiché è una città molto appetibile da parte di tutti gli asset immobiliari dal momento che offre molte possibilità di investimento ad alto contenuto reddituale.
Anche Milano in questo momento sta alla finestra in attesa di vedere quale sarà l’orientamento delle prossime politiche sociali ed economiche che potrebbero rendere sempre più allettante l’offerta immobiliare della città.

 

Negli ultimi anni si sono sviluppate le piattaforme di crowdfunding immobiliare, strumenti che consentono di investire nel mercato immobiliare anche ai piccoli investitori. Cosa ne pensa?
A livello nazionale è uno strumento che ha riscosso un certo interesse da parte degli investitori soprattutto se parliamo di operazioni immobiliari effettuate in città turistiche.
Anche nella nostra provincia ci sono stati dei tentativi in questo senso ma ad essere sincero non hanno avuto un grande successo in quanto la mentalità trentina è più propensa ad un investimento che preveda la proprietà diretta dell’immobile con relativa gestione ed è poco interessata a partecipare all’acquisizione di quote societarie di immobili.

 

* (In collaborazione con Unione – Confcommercio Trentino – Ufficio Stampa)

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