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MAESTRI (PD) * “TRENTINO MUSIC ARENA”: « CI SIAMO SBAGLIATI, CREDEVAMO FOSSE UN PIANORO DI FONDOVALLE ED INVECE È UN POZZO SENZA FONDO »

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13.34 - martedì 22 agosto 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Area ex San Vincenzo: un pozzo senza fondo. Ci siamo sbagliati! Credevamo che l’area ex San Vincenzo – quella della cosiddetta “Trentino Music Arena” – fosse un pianoro di fondovalle ed invece scopriamo che si tratta di una forra, o meglio di un gorgo senza fine che inghiotte denaro pubblico in quantità pantagruelica. E così, dopo i milioni di euro spesi per un singolo concerto, ecco adesso altri milioni per l’adeguamento, per la ristrutturazione, per l’acquisto di materiali, per gli allestimenti, per la messa in sicurezza di un luogo che, stranamente, viene sistemato sempre a spese delle casse pubbliche, per poi essere affidato in gestione al privato, il quale, facendo il suo mestiere, lucra ovviamente sugli eventi che organizza e per i quali pare ricevere peraltro anche ulteriori e lauti contributi provinciali.

I costi sostenuti dal bilancio provinciale oltrepassano così la somma stratosferica di 8 (otto) milioni di euro (che equivalgono a circa 16 miliardi delle vecchie lire), per ottenere cosa? Un concerto del quale mai si è riusciti a sapere i costi reali e le effettive ricadute economiche ed uno dei “buchi” più clamorosi nella storia delle manifestazioni di massa sul nostro territorio, come il “Trentino Love Festival”, del quale, fra l’altro, nessuno ha mai dichiarato ufficialmente la somma raccolta per la beneficenza in favore degli alluvionati emiliano-romagnoli.

Insomma una voragine senza fondo e piena di misteri e di segreti, soprattutto contabili. La sola verità che emerge chiaramente è il totale fin qui speso – cioè i citati otto milioni di euro – che rappresentano, senza dubbio, il costo più alto in assoluto, nella storia dell’autonomia, sostenuto dalle finanze pubbliche per pagare la campagna elettorale di un singolo candidato-presidente.

Spaventa un po’ l’idea che lo stesso venga rieletto, perché la somma totale spesa per l’area ex San Vincenzo potrebbe, di questo passo, lievitare ancora fino a raddoppiare, pur di realizzare i sogni del presidente Fugatti. Sognare non costa nulla. Trasformare però i sogni in realtà ha un prezzo che è ormai insostenibile. E’ sperabile che qualcuno ci pensi, nel segreto dell’urna.

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Cons. Lucia Maestri – Pd del Trentino

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