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DIA – DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA / BRESCIA * MAFIA NIGERIANA: « ARRESTATO IN FRANCIA LATITANTE CONDANNATO IN VIA DEFINITIVA PER 416 BIS, DAL TRIBUNALE DI TORINO »

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07.52 - giovedì 2 maggio 2024

Il monitoraggio delle presenze criminali sul territorio di competenza del Centro Operativo D.I.A. di Brescia, supportato dall’elaborazione di informazioni di carattere commerciale e finanziario (in particolare l’analisi delle movimentazioni indirizzate all’estero tramite canali di money transfer, in parte convogliate in segnalazioni per operazioni sospette di riciclaggio, attività istituzionalmente demandate alla Direzione Investigativa Antimafia), ha consentito di individuare un 30enne cittadino nigeriano indagato nell’anno 2019 dalla DDA di Torino per Associazione di tipo mafioso (art. 416bis C.P.) poiché partecipe della struttura criminale denominata “MAPHITE” (cult della consolidata mafia nigeriana) responsabile in quella città, nella Provincia e in parte del territorio comunitario, di delitti in materia di stupefacenti, estorsione, reati contro la persona (inclusa la tratta di esseri umani e l’immigrazione clandestina), favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nonché di vari delitti commessi in Nigeria, comprese aggressioni e uccisioni.

Nel mese di novembre 2023 il 30enne, resosi irreperibile sul territorio nazionale sin dall’anno 2021, è stato condannato in via definitiva alla pena di anni 4 e mesi 8 di reclusione poiché riconosciuto colpevole del reato di cui all’art. 416bis C.P..

Gli accertamenti, attivati nel mese di gennaio 2024, hanno consentito di rilevare gli ultimi recapiti del nigeriano in Italia nella provincia di Bergamo, nonché risalire agli spostamenti successivi al 2021, allorquando si è reso irreperibile sul territorio italiano, individuando un’attività commerciale allo stesso intestata in territorio francese. Si è quindi proceduto ad attivare un canale informativo con le competenti Autorità transalpine che hanno portato all’accertamento della presenza del 30enne nigeriano nel loro territorio. È stata così richiesta l’estensione del provvedimento di espiazione pena in ambito europeo, da parte della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Torino, indispensabile per consentire la sua cattura eseguita in Bordeaux ad inizio aprile, a cura dei competenti organi di Polizia francesi in stretto contatto con la Direzione Investigativa Antimafia.

Sono in corso le prescritte valutazioni in ordine all’estradizione in Italia.

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