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AGENAS * SANITÀ – MONITORAGGIO: « TEMPI ATTESA DIAGNOSTICA STRUMENTALE, PER UNA “TAC“ (CLASSE “D“) SI PASSA DAI 4 GIORNI DEL TRENTINO AI 21 DELLE MARCHE » (REPORT PDF)

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11.47 - venerdì 10 novembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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AGENAS con la Fondazione The Bridge hanno avviato una sperimentazione di raccolta dati, da parte delle Regioni/PA, sulle prenotazioni di prestazioni di specialistica ambulatoriale in modalità ex ante. L’obiettivo generale del progetto pilota è quello far luce sulle liste di attesa rendendo disponibili dati omogenei e standardizzati a livello regionale. Per le visite è stato valutato sempre il 1° accesso. Per le prestazioni strumentali sono stati considerati sia il 1° accesso sia l’accesso successivo.

 

La sperimentazione ha permesso di raccogliere in modo analitico i dati provenienti dai sistemi CUP a livello centrale. I dati sono stati raccolti nella settimana indice del 22-26 maggio 2023 e si riferiscono alle prestazioni monitorate dal PNGLA 2019-2021 (14 visite e 55 prestazioni di diagnostica strumentale). In totale sono state raccolte informazioni su 125.000 prenotazioni di visite specialistiche e 146.000 prenotazioni di esami di diagnostica strumentale.

Tutte le Regioni sono state invitate a partecipare alla sperimentazione. Hanno inviato attualmente i dati 13 Regioni su 21. In particolare, 6 (Emilia-Romagna, Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Marche, PA di Trento, Piemonte, Toscana) hanno inviato i dati totali a livello regionale mentre Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Sardegna, Umbria e Veneto hanno trasmesso dati parziali riferiti a una o più ASL. Per il calcolo del tempo di attesa si considera il primo appuntamento che il sistema è in grado di dare all’interno dell’ambito di garanzia delle ASL (ambito territoriale).

EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI – PRIMO SEMESTRE 2023

Nel corso dell’evento sono stati presentati anche i dati del primo semestre 2023 delle prestazioni specialistiche (prime visite e visite di controllo; diagnostica strumentale tranne analisi di laboratorio) messe a confronto con lo stesso periodo del 2022 nonché con l’anno antecedente la pandemia di Covid-19 (2019). Per tutte le tipologie di prestazioni osservate si riscontra da parte della maggioranza delle Regioni un trend in miglioramento rispetto al primo semestre 2022; viceversa il confronto con il primo semestre 2019 individua da parte di tutte le Regioni – tranne che per la Toscana nell’ambito delle visite di controllo – delle criticità nel ristabilire i volumi di prestazioni antecedenti la pandemia.

Principali evidenze derivanti dalla sperimentazione. Riferimento alle classi di priorità B (entro 10 gg) e D (entro 30 gg per le visite e 60 gg per gli esami diagnostici.

 

Prime visite – esempi. Premesso che i dati presentano un’ampia variabilità sia nell’utilizzo delle classi di priorità sia nei tempi di attesa, a livello globale la prima visita cardiologica è garantita in classe B nell’84% dei casi e in classe D nell’80% dei casi. I valori mediani delle giornate di attesa in classe B che si osservano tra le Regioni passano da 13 giorni in Friuli V.G. ai 5 giorni dell’Emilia-Romagna.  Per la prima visita ortopedica la garanzia, in classe B, è pari al 74% dei casi e in classe D al 78% dei casi. In Regione Toscana, in classe D, il valore mediano di attesa è pari a 18 mentre in Regione Piemonte tale valore raggiunge i 36 giorni.

 

Diagnostica strumentale – esempi. Passando ai tempi di attesa delle prestazioni di diagnostica strumentale, osserviamo che la TAC è garantita in classe B nel 78% dei casi e in classe D nel 89% dei casi. I valori mediani delle giornate di attesa in classe D che si osservano tra le Regioni passano da 4 giorni in PA di Trento ai 21 giorni delle Marche. Per un’Ecografia dell’Addome la garanzia, in classe B, è pari al 78% dei casi e in classe D al 84% dei casi. In Regione Abruzzo, in classe B, il valore mediano di attesa è pari a 4 giorni mentre in Regione Lazio tale valore raggiunge i 31 giorni.

 

Gestione Prescrizione/contatto CUP, Tuttavia, è da rilevare che il dato relativo ai giorni che intercorrano tra la data di prescrizione della ricetta e la data di contatto al Centro prenotazioni è molto variabile. Ad esempio, si registra che solo il 18% delle prescrizioni in classe U (da erogare entro 3 gg) e il 40% delle prescrizioni in classe B (da erogare entro 10 gg) riportano una data di contatto nella stessa giornata o il giorno dopo la prescrizione. Nell’80% delle prescrizioni in classe U e nel 57% in classe B, la data di contatto è superiore a quella della prescrizione, mediamente, di 10 giorni. Tale modalità organizzativa e/o comportamentale può distorcere i risultati che tengono in considerazione la differenza dei giorni che intercorrono tra la data di contatto e la data di prima disponibilità offerta dal sistema.

 

Scelte Paziente/Utente, Infine, altro elemento di distorsione rispetto alla corretta programmazione dell’offerta, è rappresentato dalla scelta dell’utente. Nel 51% dei casi, l’utente sceglie una data peggiorativa rispetto a quella che gli viene offerta dal sistema, perché chiede di poter avere la prenotazione presso una struttura diversa da quella proposta in prima disponibilità (73% dei casi) o perché sceglie una data successiva a quella proposta (20% dei casi).

 

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