(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Per CISL e UIL del Trentino e relative Federazioni dei Pensionati, quanto accaduto a Rovereto lunedì, quando diverse persone hanno dovuto mettersi in fila già dalle prime ore del mattino per prenotare un posto di sollievo in RSA, è l’ennesima dimostrazione che il limite è stato raggiunto. Anche chi è stato consigliato da un’Assistente Sociale di presentarsi alle 8 del 3 febbraio si è ritrovato con il numero 42 e un rinvio a settembre.
La persona per cui chiedeva il sollievo è un uomo di 92 anni che non è in grado di camminare e vive in casa con la moglie di 87. Così non si danno risposte alle persone soprattutto a quelle in stato di bisogno. Siamo convinti che serva un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, a partire da chi ricopre una carica politica.
L’Assessore Tonina deve convincersi che è giunto il tempo di convocare al più presto gli “Stati generali della sanità e della salute” . Deve essere evitato lo scontro tra lavoratori, pazienti, familiari e strutture, serve invece assieme trovare soluzioni concrete alle crescenti necessità dei fragili e dei loro caregiver. Non è accettabile portare il “click day” anche nel welfare, non è accettabile una lotteria, serve affrontare l’organizzazione in modo serio e costruttivo.
Non servono proclami bensì azioni. Anche da questo passa l’autonomia e la credibilità del Trentino e la sua attrattività.