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RCC * MORRA (M5S): « GOVERNO COL PD? DAL MIO PUNTO DI VISTA IL VOTO SU ROUSSEAU SARÀ VINCOLANTE »

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09.12 - martedì 3 settembre 2019

Morra (M5S): “Crisi? Qualcuno ha deciso di rompere perché qualche sondaggio gli ha dato alla testa e qualche mojito gli ha alzato il tasso alcolico, dimenticando che la nostra è una Repubblica parlamentare. Noi pensiamo ancora che si possa fare ancora molto, vediamo cosa decideranno gli iscritti su Rousseau. Dal mio punto di vista il voto su Rousseau sarà vincolante. Noi siamo nati per giocare all’attacco, non possiamo giocare né a centrocampo né in difesa, tantomeno in tribuna. A parole nessuno contesta la necessità di introdurre una severa disciplina del conflitto d’interessi, ma finora non c’è stata la volontà di fare una legge su questo. Convocazione Salvini in Commissione antimafia? E’ prassi che la Commissione antimafia senta alcuni titolari di ministero per valutare come intende contrastare i sodalizi mafiosi. Il primo non può che essere il ministro dell’interno, che francamente si è dimostrato un grande latitante. Partito di Bibbiano? Di Maio ha usato quelle parole per censurare un comportamento grave. Per me l’azione di singoli non può certo essere estesa a tutti quelli che fanno parte del partito. Noi siamo impegnati a modernizzare il Paese e bisogna fare attenzione a non generalizzare quando i fatti sono commessi da singoli”

Il Presidente della Commissione antimafia Nicola Morra (M5S) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Morra ha definito ‘bastarda’ l’attuale legge elettorale. “Con questa legge elettorale, anche ottenendo più del 50% dei voti, non c’è la certezza di ottenere il 50%+1 degli eletti –ha affermato Morra-. Alzando in maniera abnorme l’asticella, costringendo ad ottenere risultati epocali, in pratica qualunque formazione politica è costretta a trovare sponda all’interno del Parlamento per realizzare un governo. Il Rosatellum proposto dal Pd è stato votato in maniera entusiasta da Forza Italia e Lega. Noi, FDI e Sel votammo contro. Tutto è stato pensato per fare in modo che noi non potessimo governare da soli. Abbiamo iniziato un’esperienza di governo con la Lega, poi qualcuno ha deciso di rompere perché qualche sondaggio gli ha dato alla testa e qualche mojito gli ha alzato il tasso alcolico, dimenticando che la nostra è una Repubblica parlamentare. Noi pensiamo ancora che si possa fare ancora molto, vediamo cosa decideranno gli iscritti su Rousseau. Se è vero che la democrazia è partecipazione, noi permetteremo ad oltre 100mila iscritti sulla nostra piattaforma di esprimersi, allargamento di democrazia questo significa. Tutto era noto e tutto sicuramente sarà stato concordato con la saggezza di chi sta guidando queste fasi. Mi pare che anche il PD debba sottoporre alla Direzione la valutazione di questa esperienza. Lì saranno 200 persone, da noi sono oltre 100mila, ma sempre una ratifica, un vaglio, un voto di dovrà essere. Dal mio punto di vista il voto su Rousseau sarà vincolante. Noi siamo nati per giocare all’attacco, non possiamo giocare né a centrocampo né in difesa, tantomeno in tribuna. A parole nessuno contesta la necessità di introdurre una severa disciplina del conflitto d’interessi, ma finora non c’è stata la volontà di fare una legge su questo”.

Sulla convocazione di Salvini in Commissione antimafia. “E’ prassi che la Commissione antimafia senta alcuni titolari di ministero per valutare come intende contrastare i sodalizi mafiosi. Il primo non può che essere il ministro dell’interno, che francamente si è dimostrato un grande latitante”.

Di Maio accusò il PD di essere il partito di Bibbiano. “Di Maio ha usato quelle parole per censurare un comportamento grave su cui la magistratura sta indagando. Per me l’azione di singoli non può certo essere estesa a tutti quelli che fanno parte del partito. Noi siamo impegnati a modernizzare il Paese e bisogna fare attenzione a non generalizzare quando i fatti sono commessi da singoli”.

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