Il disegno di legge n.55 Fugatti-Spinelli presentato in questi giorni in Consiglio provinciale ha creato grande sconcerto e preoccupazione nei professionisti sanitari dell’Azienda sanitaria e delle Apsp, in quanto si prevede lo stralcio del finanziamento pari a 20 milioni di euro già stanziati per l’indennità di vacanza contrattuale 2019/2020 dei contratti del pubblico impiego trentini riferiti ai CCPL 2019/2021.
Il presidente Fugatti di fatto non vuole più rispettare il patto sottoscritto nel gennaio 2020 con le confederazioni sindacali, agendo così in maniera unilaterale e senza nessun confronto sindacale.
Se il disegno di legge fosse approvato così, i dipendenti del pubblico impiego trentino non riceverebbero più con la busta paga dei prossimi mesi, dopo due anni di blocco, l’indennità di vacanza contrattuale invece garantita a tutti i dipendenti pubblici in Italia e nella vicina Provincia autonoma di Bolzano.
Ironia della sorte, per talune categorie si prospettano i tagli stipendiali, per alcuni dirigenti provinciali gli stipendi invece si aumentano! Siamo poi ulteriormente sconcertati leggendo il disegno di legge Fugatti-Spinelli al punto in cui dovrebbe prevedere le risorse economiche dedicate all’incentivo per gli operatori che hanno operato nei reparti Covid-19 dell’azienda sanitaria e delle Apsp: all’art.31 si citano fantomatici 15 milioni di euro, che dovrebbero essere disponibili sui fondi di riserva del bilancio dell’Apss e non c’è nessuna chiara previsione relativa allo stanziamento di risorse economiche aggiuntive.
I professionisti infermieri e sanitari delle strutture socio-sanitarie trentine finora hanno solo dato tantissimo senza ricevere nulla in cambio, facendo grandissimi sacrifici personali e familiari, in alcuni casi ammalandosi, operando in situazione di grave rischio per la propria salute ed in una condizione di superlavoro, sempre e comunque con grande senso civico: è questo il rispetto e la riconoscenza che mostra per loro questa Giunta provinciale? Per noi è una questione di dignità e giustizia, ci auguriamo che il disegno di legge nel suo iter all’interno della 1° commissione e nella successiva discussione in Consiglio provinciale venga profondamente modificato.
Vogliamo ricordare che sono oltre 240 dipendenti dell’azienda sanitaria che sono risultati contagiati dal virus, di questi circa il 40-45% sono infermieri e tanti altri colleghi si sono ammalati nelle Apsp! Se non avremo concrete risposte, preannunciamo fin d’ora che apriremo una stagione di mobilitazione, non si puo’ penalizzare ancora chi lo è già stato in questi 10 anni con i blocchi dei rinnovi contrattuali ed ha ampiamente dimostrato di essere il vero baluardo della sanità pubblica e nei servizi socio-sanitari nella recente pandemia.
La politica vuole dare un segnale? Benissimo, allora i politici lo diano pure iniziando dalla riduzione del proprio ricco stipendio!
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Cesare Hoffer
Coordinatore Nursing up Trento