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GHEZZI (FUTURA) * COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: « FUGATTI NE HA TAGLIATO LA TESTA, ORA IL TRENTINO È PIÙ PICCOLO AVARO E SOLO »

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16.27 - martedì 30 luglio 2019

“Con la testa tagliata della cooperazione internazionale. Fugatti ha reso il Trentino più piccolo, più avaro, più solo”.

L’intervento del capogruppo di FUTURA Paolo Ghezzi oggi pomeriggio in consiglio provinciale sull’articolo 38 dell’assestamento di bilancio.

A farvi cambiare idea ci hanno provato in tanti, in queste settimane, tante associazioni trentine che lavorano per il mondo. Ci ha provato il volontario solandro Luigi Panizza, storico autonomista, già consigliere provinciale dell’XI legislatura. Che ha detto: “Dopo 37 viaggi nei luoghi più remoti del continente nero conosco il mondo dei poveri africani. Un mondo tanto sfruttato in passato e anche nel presente. Vorrei farvi vedere quanto bene hanno fatto i nostri aiuti alle popolazioni locali. Vorrei che poteste provare la grande gioia nel vedere bambini salvati, bambini orfani accuditi e contenti dell’unico piatto che hanno per non soffrire la fame. Vorrei farvi vedere i giovani che in collegio imparano a fare il muratore, il falegname, il meccanico, l’elettricista. Tutti questi possono sperare in un futuro. Vorrei farvi vedere la gioia delle mamme che possono partorire in ospedale e non correre il pericolo di morire con il loro bambino camminando per strada. Vorrei farvi vedere mamme che con piccone e badile hanno lavorato a scavare per fare gli acquedotti. Che bello vedere questo mondo povero cambiare e crescere con gli aiuti che si danno”.

Niente da fare, lei invece cercava il suo nuovo trofeo, signor presidente della Provincia, e il suo trofeo era lo 0,25%.

Il salvinismo è una sorta di via pugilistica alla politica.

Ha bisogno di esibire navi sequestrate, nemici politici sbeffeggiati o impallinati, finti mostri diffamati e manganellati sui social.

Lei, luogotenente di Salvini in Trentino, come lui ha bisogno di esibire i suoi trofei.

Ma mentre i cacciatori si accontentano del palco di un cervo da appendere a una parete, lei cerca una testa tagliata da esibire in cima alla lancia, come gli antichi popoli bellicosi. La prima testa è stata quella dei richiedenti asilo, i primi esseri umani tagliati da quando lei è andato al governo. Altre ne sono rotolate. L’ultima testa è lo 0,25%.

Anche il futuro re d’Israele, poeta e guerriero, David – anticipazione del Salvatore, per la tradizione cristiana che lei vuole difendere – tagliò una testa, quella del mostruoso gigante Golia, campione dei nemici filistei. Ma David era un pastorello, armato di sola fionda. Era il debole che sconfiggeva, con coraggio e intelligenza, il più forte. Così come la bella Giuditta, che tagliò la testa del crudele Oloferne nella tenda del nemico.

Lei invece, signor presidente della Provincia, è il forte che esibisce il trofeo dei più deboli: i poveri del mondo, quelli che i Paesi ricchi inclusa l’Italia hanno dominato e sfruttato, e a cui la cooperazione internazionale restituisce oggi solo una minima parte.

Non è una colpa essere nati a Korogocho, baraccopoli di Nairobi nel Kenya, anziché in una villetta di Vermiglio o di Avio. Noi siamo stati solo immensamente più fortunati. Essendosi perso M49, lei presidente non può esibire né la testa né la pelle dell’orso. E allora esibisce il totem dello 0,25 abbattuto, la testa della cooperazione internazionale, come il suo trofeo del luglio 2019, il coronamento della sua missione, la vittoria del forte contro il debole.

La sua politica, signor presidente della Provincia, non è tutta sanguinaria. Come Salvini e come noi, anche lei ama i bambini. Dunque la sua manovra di oggi ha anche un versante riformista e sociale, perché incoraggia a fare bambini e a credere nel futuro, ma rende alcune famiglie, e dunque alcuni bambini, più uguali degli altri. Bambini di serie A, B e C. Una manovra a sovranità e socialità limitata.

Questa politica del trofeo da esibire è la politica del ring reazionario, non quella di un governo di destra popolare riformista autonomista.

Le avevamo proposto, come Futura, una serie di emendamenti per prevedere una riduzione progressiva e concordata degli aiuti: niente da fare, lei voleva tagliare la testa dei poveri non trentini per esibirla in cima alla lancia, per mostrarla sanguinante al suo popolo.

Da “Aiutiamoli a casa loro” siete passati a “Non aiutiamoli, neppure a casa loro”: il vostro nuovo slogan. Scrivetelo bello grande.

Lei non passerà alla storia dell’autonomia per questo trofeo dello 0,25%, signor presidente della Provincia. Lei ha guadagnato solo qualche titolo di cronaca, che presto si dimenticherà, per aver reso il Trentino più piccolo, più avaro, più solo.

Risparmiando 5 centesimi al giorno.

Finito l’intervento, i consiglieri provinciali di Futura hanno esibito due ingrandimenti della moneta da 5 centesimi, che era la quota di bilancio giornaliera pro capite destinata dal Trentino alla cooperazione internazionale.

 

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Gruppo Consiliare Provinciale Futura – Partecipazione e Solidarietà

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