La guerra lampo di Mauri&Mirko (alla scuola e all’Università). Emuli degli strateghi militari tedeschi (roba da corte marziale) e della guerra lampo dei fratelli Marx, i comandanti salvinisti del Trentino Fugatti e Bisesti prima hanno infilato nella manovra di bilancio la mina di una controriforma della scuola (finto sovrintendente “giocattolo” dell’assessore, dietrofront sul trilinguismo) che l’assessore non si è neppure degnato, in sfregio alle opposizioni, di venire a spiegare in commissione legislativa.
Ora, col decisivo aiuto del caporalmaggiore di Agire, hanno piazzato il siluro di un emendamento all’articolo 20 – in discussione stasera – per asservire alla giunta salvinista anche il presidente dell’Opera universitaria: basterà sentire il rettore, anziché decidere d’intesa con lui, per scegliere il più politicamente gradito alla giunta.
“Condanniamo senza riserve quest’aggressione all’autonomia dell’Università” ha detto Edoardo Meneghini, presidente del Consiglio degli Studenti. “La Lega ha deciso: l’Ateneo va asservito, va messo in gabbia”, ha aggiunto la coordinatrice di Udu, Sofia Giunta. Lo stesso rettore, nel prendere atto con amarezza di questa forzatura, ha dichiarato: “Non è bello cambiare le regole solo perché non si trova un’intesa. Prendo atto di un modo diverso di intendere i rapporti tra le istituzioni”.
Chiediamo al presidente Fugatti e all’assessore Bisesti, per una volta, di ripensarci. La guerra lampo fa male anche a chi la proclama. Fa male all’autonomia.
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PAOLO GHEZZI , LUCIA COPPOLA – GRUPPO CONSILIARE FUTURA
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