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ASAT – ASSOCIAZIONE ALBERGATORI TRENTINO: CORONAVIRUS: « LE PREOCCUPAZIONI IN PRIMA LINEA PER OTTENERE INTERVENTI DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE DEL SETTORE TURISTICO »

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18.30 - mercoledì 4 marzo 2020

Coronavirus: le preoccupazioni dell’Asat in prima linea per ottenere interventi di sostegno alle imprese del settore turistico.

Il Coronavirus «impatta» violentemente sul turismo trentino: gli ultimi dati disponibili all’attenzione dell’Asat (Associazione albergatori ed imprese turistiche della Provincia di Trento) rendicontano un calo di oltre un milione di presenze fra i mesi di marzo e aprile, il che significa una diminuzione di circa il 60% rispetto al dato dello scorso anno, corrispondenti, da un punto di vista economico, ad una perdita stimata di quasi 140milioni di euro.

Non mancano, inoltre, le preoccupazioni per la prossima apertura stagionale e per quella estiva, in particolare sul lago di Garda, e sugli altri laghi trentini. È stata segnalata la cancellazione di numerosi eventi di carattere congressuale e culturale ed è molto probabile il posticipo dell’apertura di molti alberghi (in correlazione all’importante flessione delle prenotazioni e alle cancellazioni che i Tour Operator hanno già comunicato). Nella città di Trento gli albergatori segnalano un calo delle presenze e delle prenotazioni di quasi il 90%.

I riflessi negativi si segnalano già non solo sulla stagione estiva ma anche sulla prossima stagione invernale, con la sospensione o l’annullamento di contratti commerciali già in essere, soprattutto con i Tour Operator stranieri.

In questa difficile situazione dobbiamo evidenziare comunque che gli albergatori e tutti gli operatori turistici si stanno adoperando per garantire la miglior qualità dei servizi e per dare risposte ai turisti che intendono confermare la loro presenza in Trentino. Poche ad oggi le strutture che hanno chiuso anche se probabilmente da metà marzo il loro numero è destinato ad aumentare.

Nel pomeriggio di oggi, durante la seduta della Giunta esecutiva dell’Asat, è stata affrontata questa grave emergenza relativa all’impatto del coronavirus sul turismo locale e nazionale. «La nostra Associazione – spiega il presidente Giovanni Battaiola – si è immediatamente attivata sia in sede locale sia in sede nazionale tramite Federalberghi per far fronte alla crisi che si prospetta per il settore, correlata, appunto, al diffondersi del virus Covid-19».

«Nei giorni scorsi – ricorda Battaiola – le parti sociali (sindacati e associazioni datoriali) si sono riunite ed hanno concordato l’attivazione del Fondo di solidarietà per tutelare innanzitutto i lavoratori del settore e per consentire la continuazione dell’attività. In particolare, tutte le aziende del settore turistico del Trentino potranno accedere da subito al Fondo di solidarietà per far fronte al calo di attività, servizi e prenotazioni del mercato a seguito dell’emergenza Coronavirus.

«Da parte nostra – dice – abbiamo comunicato prontamente le modalità d’accesso a tutte le imprese interessate, in maniera che possano “sospendere” i dipendenti attivi, ma non “utilizzati” a causa dell’importante diminuzione del carico di lavoro, fino alla fine della stagione».

Sempre a livello locale, l’Asat ha valutato positivamente la costituzione di un Tavolo di crisi per il settore del turismo: questo nuovo strumento si riunirà tutti i lunedì con l’obiettivo di valutare la situazione di crisi e di identificare le modalità condivise necessarie a fronteggiarla.

«Ieri (martedì 3 marzo) – dichiara il presidente dell’Asat – le associazioni datoriali hanno partecipato ad una riunione con la Giunta provinciale per una nuova valutazione della situazione correlata alla diffusione del Coronavirus. A seguito di tale confronto è in fase di valutazione un supporto economico da parte della Provincia alle aziende coinvolte nella situazione di crisi, a seguito di attente verifiche delle misure attualmente in vigore e delle risorse finanziarie a disposizione della Provincia».

Tra gli strumenti al vaglio della Giunta provinciale anche la possibilità del coinvolgimento e della creazione di possibili iter in sinergia con gli Istituti di credito. In particolare sono in fase di valutazione interventi mirati all’abbattimento dei costi di finanziamento che gravano sulle imprese. «Ad esempio – precisa Battaiola – la sospensione dei mutui per le aziende in difficoltà per un periodo di 18 mesi, sia per il pagamento degli interessi sia per la parte del capitale». Non solo. «Come già accade – chiarisce – a livello nazionale per le “zone rosse” (ovvero i focolai del Coronavirus), d’accordo con le parti sociali, la Giunta provinciale sta prendendo in considerazione l’ipotesi di sospendere i termini di versamento di imposte e di contributi da parte delle aziende che vanno verso la crisi».

Il presidente Battaiola esprime inoltre un giudizio positivo sulla «campagna di comunicazione, che coinvolge l’ufficio stampa della Provincia e Trentino Marketing, al fine trasmettere in modo adeguato le comunicazioni sulla situazione di crisi (informazioni anche in lingua straniera). Questa iniziativa ci ha visti tra i principali promotori nell’ottica di fornire informazioni corrette e messaggi di fiducia al mercato».

Su scala nazionale, Federalberghi si è attivata proponendo la programmazione di azioni promozionali e di campagne di comunicazione in vista della fase successiva all’emergenza, la costituzione di una task force specializzata nella comunicazione in situazioni di crisi, richiedendo la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti di imposte dirette e indirette, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria, senza applicazione di sanzioni e interessi, anche mediante rateizzazione, la sospensione dei termini relativi al pagamento delle rate dei mutui, la sospensione dell’applicazione dell’imposta di soggiorno, l’accesso al fondo di integrazione salariale per tutte le aziende, anche per i lavoratori a tempo determinato.

Asat a sua volta ha presentato questo tipo di richieste alla Giunta provinciale con una sottolineatura particolare relativamente alle imposte di carattere locale. La Giunta provinciale si è impegnata a valutarne la fattibilità e l’impatto economico.

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