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PAT * SALUTE: TONINA: «TUMORE AL SENO, SOPRAVVIVENZA AL 90% GRAZIE A PREVENZIONE E CURE INTEGRATE»

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15.01 - lunedì 24 novembre 2025

Salvare la vita delle donne e migliorarla in ogni sua fase: è l’obiettivo del Trentino nella lotta al tumore al seno, un impegno a 360 gradi che va dalla prevenzione, con l’ampliamento dello screening mammografico alle donne dai 49 ai 74 anni, fino alle sinergie cliniche che permettono, oggi, di registrare un dato importante: ovvero la sopravvivenza del 90% delle donne a cinque anni dalla diagnosi.

Sono i risultati del sistema sanitario trentino nel contrasto al tumore alla mammella, come li ha sottolineati l’assessore alla salute Mario Tonina aprendo i lavori di “Bre(ast)ennero – Autostrada di conoscenza senza limiti di velocità” all’Itas forum di Trento.

Il congresso, dedicato al confronto tra le Breast Unit lungo l’asse dell’A22, patrocinato da un insieme di enti e associazioni del territorio: Apss, aBRCAdabra, Aiom, Anvolt, Aps Senonetwork Italia, Lilt, Lotus, Omceo, Wis Italia, Women for Oncology, Fondazione Pezcoller.

“Questo congresso – così Tonina – rappresenta davvero, come dice il titolo, un’autostrada di conoscenza senza limiti di velocità, un luogo in cui mettere in rete le Breast Unit e favorire un flusso continuo di conoscenze cliniche, organizzative e scientifiche.

Il tumore della mammella – rimarca l’assessore – rimane la neoplasia più frequente tra le donne e una delle sfide più complesse per la sanità pubblica, a partire da quella trentina, ma i progressi compiuti negli ultimi anni in ogni fase del percorso dimostrano la forza della ricerca e del lavoro multidisciplinare”.

Tonina nel suo intervento ha messo in luce le evoluzioni significative raggiunte riguardo a diagnosi, terapia e riabilitazione, che consentono trattamenti orientati alla massima attenzione per la persona.

Nel campo della prevenzione ha quindi ricordato l’ampliamento, da parte della Provincia autonoma di Trento, dello screening mammografico alle donne fino ai 49 anni, nell’ambito di un impegno complessivo per la graduale estensione della fascia d’età: “Un investimento concreto sulla salute pubblica: diagnosi più tempestive significano cure più efficaci e meno invasive”.

Fondamentale inoltre “l’approccio multiprofessionale – sottolinea l’assessore – che rappresenta un pilastro della nostra rete clinica.

A Trento oncologi, radiologi, chirurghi, radioterapisti, anatomopatologi, psicologi, infermieri e molti altri collaborano quotidianamente per offrire percorsi integrati e di qualità.

È grazie a questa sinergia che oggi possiamo registrare il dato importante sulla sopravvivenza del 90% delle donne a cinque anni dalla diagnosi.

Un traguardo che ci incoraggia, pur ricordandoci che il nostro obiettivo non è solo prolungare la vita, ma migliorarla in ogni sua fase”.

A tale proposito Tonina ha messo in rilievo il valore umano del percorso di cura e il contributo insostituibile delle associazioni che operano sul territorio, garantendo informazione, sostegno psicologico e accompagnamento, costituendo un ponte tra il sistema sanitario e la quotidianità delle pazienti.

Le due giornate di Bre(ast)ennero proseguono fino a domani con l’impegno condiviso di rafforzare ulteriormente la rete interregionale e migliorare qualità delle cure, accessibilità e innovazione.

I lavori della prima giornata all’Itas forum sono stati introdotti dalle responsabili scientifiche, Laura Cortesi, docente dell’università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Antonella Ferro, responsabile della Rete clinica senologica di APSS Trento, e Elena Fiorio, responsabile dell’Oncologia senologica a Verona.

In apertura oltre a Tonina sono intervenuti Mattia Barbareschi, dirigente di Apss in rappresentanza del direttore generale Antonio Ferro, e Michele Sommavilla, direttore medico dell’ospedale Santa Chiara di Trento dove è situata la Breast unit.

Il confronto è poi entrato nel vivo con la prima sessione, “Lo stato dell’arte del percorso diagnostico-terapeutico delle pazienti con tumore mammario: breast unit a confronto”.

Domani le tavole rotonde su “temi trasversali di assistenza, riabilitazione, sostegno durante e dopo la cura” e “la vita dopo il tumore mammario”, quindi la terza sessione “Gli scenari della pratica clinica e gli algoritmi decisionali” e le considerazioni conclusive.

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