Dopo i “fasti” del primo – e per molti versi unico in Italia – progetto di costruzione di un aeromobile nel corso di un intenso laboratorio scolastico durato due anni, che ha portato alla costruzione di un ultraleggero Savannah S , il corso di conduzione del mezzo aereo dell’Istituto di istruzione Martino Martini di Mezzolombardo rilancia la posta e si avvia a una seconda ambiziosa progettualità.
L’idea è quella di costruire in quattro anni scolastici (muovendo i primi passi già da Febbraio 2021) un ulteriore aeromobile: stavolta la scelta ricade su un Van’s Aircraft RV-12, ovvero su un veicolo di un brand americano. Perché questa scelta “esterofila”? L’esperienza passata ha consentito di rileggere in ottica critica e costruttiva – anche grazie alla pausa di riflessione dei mesi in DAD integrale da Marzo 2020 – gli errori e gli inciampi affrontati.
Il nuovo progetto, dunque, punta su un aeromobile che:
– racchiuda la stessa “filosofia” e disegno di base del Savannah S per non perdere il
know-how già maturato;
– abbia una ottima, chiara ed affidabile impostazione del manuale di costruzione, dell’inventario materiali e con una solida base di assistenza post-vendita del produttore;
– condivida, almeno per la maggior parte, l’utilizzo degli attrezzi già approvvigionati per il Savannah S.
– possa, se necessario, utilizzare lo stesso motore e la stessa strumentazione installata sul Savannah S.
– l’azienda produttrice abbia la solidità necessaria per consentire l’acquisto del kit in modalità step by-step, in base allo sviluppo e alle strategie maturate nel tempo in seno all’Istituto.
Queste le motivazione tecniche; naturalmente rimangono solidi e già collaudati i plus didattici: imparare facendo, coinvolgere in modo pieno e attivo lo studente, dare la possibilità anche alle nuove leve dell’indirizzo di Conduzione del mezzo aereo di fare un’esperienza unica nel suo genere: studiare dal profondo e dall’interno com’è fatto un aereo, come vola e come si libra nell’aria sfidando la gravità e i limiti posti all’uomo dalla Natura.
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Foto: Luca Mazzi