Sono un campanello di allarme le conclusioni del processo che coinvolge, come riportato da alcuni quotidiani, una cellula di jihadisti in Alto Adige. Secondo la sentenza della Cassazione, il gruppo era capace di acquisire armi e di mandare adepti ad addestrarsi in zone di guerra, in particolare in Siria.
Un’organizzazione terroristica in piena regola, organizzazione che era presente nella nostra Regione e che rappresenta un segnale preoccupante per il nostro Trentino.
Il mio ringraziamento va sicuramente al lavoro svolto dalle forze dell’Ordine e alle autorità giudiziarie che hanno individuato e colpito questa cellula. Seguendo gli ultimi fatti di cronaca, il rischio jihadismo è ormai presente anche nel nostro territorio: basarsi sulla semplice fiducia, per noi della Lega, non è sufficiente.
Basti pensare alle dinamiche degli attentati avvenuti negli scorsi anni in Europa, a causa del fondamentalismo, per rendersi conto di quanto la prevenzione sia oggi più che mai essenziale. E quei fatti che sono nei cuori di tutti, io li ho vissuti in prima persona.
Anche in Trentino sono stati installati i Jersey, i pezzi di cemento messi lì per evitare che qualche pazzo compia un attentato ma come Giunta, ci impegneremo a trovare anche altri metodi più incisivi, tesi a evitare tristi pagine della storia europea.
C’è chi crede che in Trentino non possano accadere queste cose, ma ogni luogo oggi necessita di maggiore sicurezza e prevenzione. Nessuno ha voglia di creare allarmismi, ma occorre evitare che fatti simili possano accadere anche da noi. Sarà dunque nostro compito attivarci per garantire la maggior sicurezza possibile alle famiglie trentine.
È questo quanto dichiarato da Mirko Bisesti, Segretario Nazionale della Lega Trentino