L’On. Sottosegretario e candidato presidente Maurizio Fugatti sta tradendo gli elettori Trentini cui aveva promesso taglio delle tasse, della burocrazia e più competitività. Si sta avverando giusto il suo contrario.
Dapprima con il decreto Dignità con cui ha fatto licenziare migliaia di lavoratori a termine cui per legge è stato impedito il rinnovo del contratto. Poi con la promessa del taglio delle tasse che non ci sarà, sostituita da 22 miliardi di nuovi balzelli resi necessari soprattutto per alimentare la spesa clientelare ed improduttiva dei M5s, che hanno ottenuto un fallimentare reddito di cittadinanza che sarà pagato anche dai contribuenti del Trentino.
Infine, la burocrazia affila sempre più gli artigli affondandoli nelle carni di coloro che ancora si arrischiano a fare gli imprenditori, imponendo un carico di adempimenti e di costi enorme prima ancora di avere guadagnato un solo euro.
Davvero un pessimo risultato per un candidato alla presidenza dell’Autonomia trentina!
Se a Roma l’On. Sottosegretario può esibire un risultato fallimentare, cosa farà alla guida della Provincia di Trento? Con tutta probabilità è lecito attendersi un fallimento bis, fallimento che la nostra Autonomia non merita, così come non merita politicamente al suo governo persone come Savoi, Boso, Bezzi e Cia.
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Cons. Claudio Civettini
Candidato Autonomia Dinamica