Stato di diritto in Ungheria: Il Parlamento chiede all’Ue di agire. Attivazione articolo 7 approvata con 448 voti favorevoli e 197 contrari
· Il Pe riscontra un chiaro rischio di grave violazione dei valori Ue in Ungheria
· Preoccupazioni principali: indipendenza giudiziaria, libertà di espressione, corruzione, diritti delle minoranze e situazione migranti e rifugiati
· Il Consiglio Ue può rivolgere raccomandazioni all’Ungheria per contrastare la minaccia
Mercoledì, il Parlamento ha chiesto a larga maggioranza agli Stati membri di determinare, ai sensi dell’articolo 7 del Trattato, se l’Ungheria rischia di violare i valori fondatori dell’Ue.
È la prima volta che il Parlamento europeo invita il Consiglio dell’Ue ad agire contro uno Stato membro per prevenire una minaccia sistemica ai valori fondanti dell’Unione. Questi valori, sanciti dall’articolo 2 del Trattato Ue e ripresi nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, comprendono il rispetto per la democrazia, l’uguaglianza, lo Stato di diritto e i diritti umani.
I deputati europei chiedono ai paesi dell’Ue di avviare la procedura prevista all’articolo 7, paragrafo 1 del trattato Ue, sottolineando che, nonostante la disponibilità delle autorità ungheresi a discutere la legalità delle misure approvate, “la situazione non è stata affrontata e permangono molte preoccupazioni”.
Questa è la fase preventiva della procedura, che prevede un dialogo con il paese interessato e “mira a evitare eventuali sanzioni”. La decisione è stata approvata con 448 voti favorevoli, 197 contrari e 48 astensioni. Era necessaria una maggioranza dei due terzi sui voti espressi e un minimo di 376 voti a favore.
Il Parlamento ricorda che l’adesione dell’Ungheria all’Ue è stato un atto volontario basato su una decisione sovrana, con un ampio consenso tra tutti gli schieramenti politici e sottolinea che qualsiasi governo ungherese ha il dovere di eliminare il rischio di una grave violazione dei valori dell’Ue.
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Le preoccupazioni del Parlamento si riferiscono alle seguenti questioni:
1) il funzionamento del sistema costituzionale e del sistema elettorale;
2) l’indipendenza della magistratura e di altre istituzioni e i diritti dei giudici;
3) la corruzione e i conflitti di interesse;
4) la tutela della vita privata e la protezione dei dati;
5) la libertà di espressione;
6) la libertà accademica;
7) la libertà di religione;
8) la libertà di associazione;
9) il diritto alla parità di trattamento;
10) i diritti delle persone appartenenti a minoranze, compresi i rom e gli ebrei, e la protezione dalle dichiarazioni di odio contro tali minoranze;
11) i diritti fondamentali dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati;
12) i diritti economici e sociali.