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VATICANNEWS.VA * VESPRI DOMUS AUSTRALIA: PAPA LEONE XIV, «DIO NON RITARDA MAI, I SUOI TEMPI SONO PERFETTI»

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07.02 - martedì 7 ottobre 2025

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il Papa: Dio non ritarda mai, i suoi tempi sono perfetti. Impariamo ad avere fiducia.
Leone XIV presiede i primi vespri nella Chiesa di Santa Maria del Rosario di Pompei e San Pietro Chanel della Domus Australia di Roma per la festa della Beata Vergine Maria del Rosario di Pompei. Benedice anche un dipinto di questa devozione, donato verso la fine del 1800 dal futuro santo Bartolo Longo. Nella sua omelia, l’invito ai fedeli a prendere Maria come modello per “sempre essere fiduciosi e grati” per l’opera di salvezza che Dio compie
Isabella H. de Carvalho – Città del Vaticano

“Dio non ritarda mai, siamo noi che dobbiamo imparare ad avere fiducia, anche se ciò richiede pazienza e perseveranza. Il tempismo di Dio è sempre perfetto”. È il messaggio di speranza davanti alle difficoltà della vita che il Papa lancia nell’omelia pronunciata oggi, 6 ottobre, nella Domus Australia, durante i primi vespri della Festa della Beata Vergine Maria del Rosario di Pompei, celebrata domani e patrona della casa religiosa per ferie a pochi passi dalla stazione Termini di Roma. Il Papa è arrivato nella Chiesa di Santa Maria del Rosario di Pompei e San Pietro Chanel, annessa alla residenza, poco prima delle 17.45, accolto da applausi e da cori di “Viva il Papa” saliti dalla folla formatasi su Via Cernaia. Il Pontefice è entrato nella Chiesa accompagnato dal canto Tu es Petrus, intonato dal coro londinese “The Gradualia Consort”. I pellegrini, studenti e famiglie, prevalentemente anglofoni e molti membri della comunità australiana di Roma, hanno subito immortalato il momento con gli smartphone e si sono messi in punta di piedi per vedere meglio il Papa. Presenti alla celebrazione anche i cardinali Eijk, Burke, O’Brien, insieme anche ad alcuni rappresentanti diplomatici presso la Santa Sede.

Leone XIV si è fermato in adorazione davanti all’altare per qualche minuto, mentre il coro ha continuato a intonare canti in latino. Il Papa ha poi benedetto con l’acqua santa una copia dell’immagine della Madonna di Pompei, donata verso la fine del 1800 ai padri maristi – i proprietari della residenza fino all’acquisto dalle diocesi australiane negli anni 2000 – dal Beato Bartolo Longo, che verrà canonizzato il prossimo 19 ottobre. “La mia speranza è che questa immagine” ispiri “una devozione sempre maggiore” alla Vergine Maria “tra i residenti della Domus, i pellegrini in visita e i membri della comunità locale”, ha sottolineato durante la sua omelia. Il dipinto, olio su tela, era stato restaurato pochi giorni prima dell’elezione di Leone XIV, l’8 maggio scorso.

La speranza di Maria
Ed è proprio alla Vergine e alla sua fede che il Pontefice ha dedicato la sua riflessione. Ricordando il tema della speranza su cui è incentrato questo Anno Santo, il Papa ha evidenziato come “Maria incarnò questa virtù attraverso la sua fiducia nel fatto che Dio avrebbe mantenuto le sue promesse”. La Vergine “non sapeva esattamente come e quando Dio avrebbe salvato il suo popolo, ma viveva abbandonandosi alla volontà di Dio, confidando che Egli avrebbe salvato il suo popolo secondo il suo disegno”, ha spiegato. Ha quindi incoraggiato a vedere nella Madre di Dio un modello, perché con “questa speranza” lei ebbe “la forza e il coraggio di dedicare volontariamente la sua vita al Vangelo e di abbandonarsi completamente alla volontà di Dio”. Infatti, ha insistito Papa Leone, che “il tempismo di Dio è sempre perfetto” e Lui “viene sempre per salvarci e liberarci”, anche se molte volte, nella debolezza umana, è difficile fidarsi. “Siamo chiamati a cooperare con Lui vivendo una vita di grazia come suoi figli e figlie, dando il nostro contributo al piano di salvezza”, ha esortato Leone XIV. “Questo è vero anche se non sappiamo cosa ci riserva il futuro” ma, “come Maria, possiamo sempre essere fiduciosi e grati per la sua opera di salvezza”

Dire un “si” come quello di Maria
“Il piano di Dio” si è compiuto “nella missione di Gesù Cristo”, ha aggiunto ancora il Vescovo di Roma; Lui “non è venuto semplicemente per redimerci dalla schiavitù del peccato, ma per liberare i nostri cuori affinché potessimo dire ‘sì’ a lui, come ha fatto la nostra Beata Madre”. “Si è spesso detto”, ha continuato, “che l’Incarnazione è avvenuta prima nel cuore di Maria, che nel suo grembo. Questo sottolinea la sua fedeltà quotidiana a Dio”.

Portare frutti che durano nel tempo
Da qui, l’incoraggiamento ai fedeli a ricordare che tramite il Battesimo “siamo nati sotto la legge della grazia come figli di Dio” e che “lo scopo della sua volontà è quello di condurci alla vita eterna”. A questo proposito, Papa Leone ha citato Sant’Agostino, il quale scrisse che “Dio ci ha creati senza di noi, ma non ci salverà senza di noi”. Infine, invitando i fedeli a cantare il Magnificat alla fine dei Vespri riflettendo su come Maria “gioiva in Dio, suo Salvatore, perché vedeva le grazie che le erano state concesse e come Dio fosse sempre stato fedele ad Abramo e alla sua discendenza”, il Papa ha espresso l’auspicio che quanti venerano la Madonna di Pompei, possano sentirsi “rafforzati dallo Spirito Santo” nel loro servizio “al Signore e alla sua Chiesa”, e possano di conseguenza portare “molti frutti, frutti che dureranno nel tempo”.

Dopo circa un’ora il Pontefice è uscito dalla Chiesa e, dalle scale dell’entrata, ha salutato i fedeli radunati all’esterno. È poi salito in macchina per dirigersi a Castel Gandolfo, dove trascorrerà la giornata di domani, come ha fatto nelle ultime settimane. Poco dopo, però, è sceso per cambiare autovettura dal momento che la prima sembrava non partire. Leone ha approfittato dell’inconveniente per voltarsi, sorridente, di nuovo verso la folla e dare ancora un saluto.

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