Nello scenario attuale di costi in vertiginoso aumento con ricaduta sull’intera filiera, i Consorzi Melinda e La Trentina puntano sulla forza associativa, unica in grado di garantire ai singoli le migliori prospettive di redditività, e mettono in atto economie di scala ed efficientamento organizzativo per mantenere alta quella percezione di valore del territorio che il consumatore italiano ed europeo ci riconosce.
Mentre la campagna commerciale 2021/2022 sta entrando nella seconda parte della stagione, è crescente la preoccupazione del sistema melicolo trentino. Con l’avvento della guerra in Ucraina, che purtroppo perdura, e dopo un biennio pandemico che ha messo in difficoltà l’intero sistema economico, la situazione europea è ormai entrata in una situazione di forte tensione. Anche l’export verso mercati terzi è divenuto molto complesso, sia per la carenza di mezzi di trasporto, navi e container, che per le incertezze nei pagamenti.
In questo quadro, la sinergia tra Melinda e La Trentina, dal 2017 convertita nel sistema APOT, trova ancora più conferma essendo necessario avviare strategie di breve periodo che consentano importanti risparmi e poter così far fronte a qualsiasi genere di emergenza.
Entrambi i Consorzi intendono rispondere con fermezza alla crisi in corso mettendo in atto diverse azioni compensative e in grado di mantenere solidità ed efficienza, tra cui:
-) un’economia di scala finalizzata all’ottimizzazione delle principali voci di costo:
-) l’efficienza dell’organizzazione commerciale, che grazie alla centralizzazione permette di accedere ad un ampissimo parco clienti, garantendo così una puntuale promozione delle diverse tipologie di mele
-) la proposta di un parco varietale altamente performante, rispondente alle reali esigenze dei coltivatori e, nel contempo, alle stesse richieste del mercato
-) l’ammodernamento del sistema industriale: è in fase di valutazione il progetto di una sala baricentrica dal punto di vista logistico in cui concentrare la lavorazione di tutti i soci del mondo trentino, anche al di fuori della Val di Non, per consentire di ottenere la massima ottimizzazione dei costi e garantire il livello occupazionale della zona.
Un impegno condiviso che è anche una promessa, basata sull’importanza della collaborazione cooperativa e dell’attenzione ai bisogni dei soci.
Melinda e La Trentina, quindi, continueranno a promuovere e ad investire per ampliare la propria base sociale, con l’invito all’adesione al progetto APOT, divenendo sempre più punto di riferimento per i frutticoltori, nella convinzione che solo una ancor più ampia aggregazione trentina possa garantire ai soci una prospettiva di maggior sicurezza per l’attività agricola delle famiglie e un’adeguata redditività per i produttori frutticoli. Un’aggregazione che persegue anche lo sviluppo e la valorizzazione dell’offerta di mele bio, tassello fondamentale per mantenere competitività e assicurare una completezza della gamma di mele trentine.
