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APSS TRENTINO * ASSUNZIONI STABILI: «61 MEDICI E 282 INFERMIERI, HANNO RAFFORZATO L’ORGANICO AZIENDALE NEGLI ULTIMI SEI ANNI»

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18.24 - mercoledì 22 gennaio 2025

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –

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Negli ultimi sei anni assunti a tempo indeterminato 61 medici e 282 infermieri a integrazione dell’organico aziendale. In relazione a quanto rappresentato oggi in conferenza stampa dal consigliere provinciale Claudio Cia, Apss evidenzia quanto segue. Va anzitutto premesso che una quota di cessazioni volontarie nel mondo sanitario è del tutto fisiologica, dal momento che i professionisti (medici e non) provengono da tutta Italia e, pertanto, non è infrequente che vi siano scelte di riavvicinamento alla residenza ove se ne presenti l’occasione o che, per ragioni eminentemente professionali, ci si muova sul territorio nazionale. Ciò nonostante, i dati rappresentano un trend complessivo di maggiori ingressi rispetto alle cessazioni volontarie che testimonia la bontà delle politiche di attrattività poste in essere da Apss negli ultimi anni.

I dati forniti dagli uffici al consigliere Cia, non possono essere sommati algebricamente, in quanto corrispondevano a due richieste formulate in momenti diversi cui è stata data una risposta tecnica che, però, non corrisponde al saldo cessati a tempo indeterminato/assunti a tempo indeterminato. Dal punto di vista tecnico vengono considerate come “dimissioni volontarie” anche i dipendenti assunti a tempo determinato che in seguito a un concorso vengono assunti a tempo indeterminato, Dunque se il dato sui pensionamenti è da leggersi per intero ai fini di verificare il saldo attivo-negativo, il dato sui cessati va corretto sottraendo al valore generale coloro che hanno avuto una conversione del posto (da tempo determinato a tempo indeterminato).

Ciò chiarito, confrontando le cessazioni di tempi indeterminati (a qualsiasi titolo) con le nuove assunzioni a tempo indeterminato, i saldi sugli ultimi sei anni sono positivi (+ 61 medici e +282 infermieri). Se si esaminano i dati anno per anno, si evince che il periodo di massima crescita è stato il 2020 (coincidente con il periodo Covid), compensato da un dato in diminuzione a cavallo 2022-2023 (ove la situazione si è riassestata nel post Covid) e che il trend sul lungo periodo è costantemente positivo con una media annua di + 47 infermieri e+ 10 medici.

Apss indice concorsi per infermieri e altri professionisti sanitari a ciclo continuo, assumendo il più velocemente possibile tutto il personale in graduatoria. In tal senso lo sbocco professionale per coloro che si laureano presso il Polo delle professioni sanitarie è garantito e la sinergia tra i percorsi di formazione universitaria e le assunzioni in Azienda molto positiva.

I concorsi per dirigente (anche per specialità che fino a qualche anno fa andavano deserti, come per esempio per dirigenti anestesisti rianimatori) negli ultimi due anni hanno visto maggiore partecipazione e hanno consentito quel saldo positivo tra assunzioni e cessazioni prima citato. In tal senso anche i 15 iscritti al concorso appena bandito per dirigenti di medicina d’urgenza è da intendersi come una segnale positivo, anche se non sufficiente a risolvere in modo definitivo le carenze del settore.

Certo, rimangono tuttora situazioni problematiche, quali la difficoltà di attrarre e trattenere di medici di pronto soccorso o la difficoltà di trattenere professionisti sui territori di valle (come nei casi delle radiologie o delle pediatrie). Temi su cui Assessorato e Apss sono impegnati quotidianamente, anche con investimenti economici previsti nell’ultima legge finanziaria. A margine preme rilevare che, dopo l’invio della documentazione, la direzione aziendale non ha mai ricevuto richieste di chiarimenti da parte del consigliere Cia al fine di consentire una migliore lettura dei dati e fugare eventuali dubbi.

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