“Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo regolare le vele”. Con questa efficace immagine il meteorologo di Meteotrentino Andrea Piazza ha sintetizzato oggi a Rovereto la sfida che l’agricoltura nei territori di montagna si trova ad affrontare di fronte all’evoluzione del clima.
L’occasione è stata l’incontro “Agricoltura e clima, lettura degli impatti sul territorio alpino”, organizzata da Agriduemila Hub Innovation con Co.Di.Pr.A. Trento, Condifesa Bolzano e Asnacodi Italia, nell’ambito del Festivalmeteorologia, moderato da Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario.
Sul palco del teatro Rosmini si sono confrontati Gianluca Barbacovi (Federforeste, Coldiretti Trentino-Alto Adige), Maurizio Bottura (Fondazione Edmund Mach), Andrea Piazza (Meteotrentino), Loris Bonato (Itas Mutua), Giovanni Martinelli (Aral Lombardia) e Yuri Narozniak (Datafolio), in un dialogo aperto che ha approfondito come l’evoluzione climatica stia già modificando gli ecosistemi e le pratiche agricole in ambiente alpino.
In risposta alle sollecitazioni del moderatore, Piazza ha chiarito il valore degli strumenti previsionali non solo come supporto operativo ma anche strategico. “L’aumento delle temperature impone dei cambiamenti – ha sottolineato –. Questo obbliga a ripensare alcune colture, ma apre anche nuove opportunità, come l’innalzamento del limite delle coltivazioni in quota”.
Tra gli effetti già osservabili: l’innalzamento del limite del bosco, lo spostamento verso l’alto dei vigneti e l’accelerata riduzione dei ghiacciai, tutti elementi che ridisegnano il paesaggio agrario e forestale.
Il meteorologo ha dunque illustrato gli strumenti che Meteotrentino ha messo in campo per accompagnare il settore agricolo nella gestione del rischio. “Da alcuni anni il bollettino dedicato Meteotrentino Agricoltura aiuta gli agricoltori a organizzare le attività e in particolare i trattamenti antiparassitari – ha spiegato –. In collaborazione con Fem vengono inoltre emessi avvisi per le gelate precoci e soprattutto tardive, che con l’anticipo del risveglio vegetativo potrebbero diventaee più frequenti e dannose”.
Una delle principali novità riguarda il nuovo radar al confine tra Trentino e Alto Adige: “A breve sarà disponibile una nuova funzionalità in grado di stimare la dimensione dei chicchi di grandine durante i temporali – ha annunciato –. Questo grazie al moderno radar polarimetrico del Monte Macaion, che permette analisi impossibili con la precedente tecnologia”.
