Fa bene l’Assessore Pat alla Salute, Mario Tonina, a ricordare a tutti i trentini che è fondamentale “conservare la memoria di tutte le persone decedute a causa della pandemia”. Ed a ricordare il primo cittadino deceduto in Trentino infettato di Covid19 il 12 marzo 2020 a Borgo Valsugana.
Si dovrebbe però, come Assessore, ricordare anche del primo e unico medico in Trentino che perse la vita facendo questo nobile lavoro, dopo che le notizie date alla stampa, quei giorni, dicevano tutt’altro.
Il 30 gennaio 2020, risulta nel verbale n.13 delle ore 9.00 del Comitato provinciale della medicina generale, in Assessorato alla salute di Trento, dinnanzi al Direttore Generale Bordon (Apss) e al Direttore di Dipartimento salute, dott.Ruscitti, su richiesta specifica del sottoscritto, “All’Azienda, della fornitura di mascherine e tampone naso faringeo ai medici di assistenza primaria e di continuità asssistenziale; e chiede chiarimenti su come comportarsi in caso di richiesta di una visita domiciliare da parte di assistiti considerati a rischio”.
Dovemmo attendere le circolari ministeriali per avere risposte.
Al Distretto giudicariese, addirittura, in marzo, ci fu risposto invece che essendo liberi professionisti, dovevamo acquistarcele da soli, in un mercato in quel momento in lockdown, le FFP2.
Il 14 marzo 2020, nella sede di guardia di San Joan di Fassa, era rimasta solo una mascherina per due medici di guardia. Se la giocarono a tombola e chi perse andò incontro alla morte, contagiato da lì ad alcune ore da un paziente Covid19 positivo, al suo domicilio a Soraga.
L’unico medico deceduto in Trentino per Covid, il 30 marzo al S. Chiara di Trento, dichiarato dal giudice Flaim come infortunio sul lavoro. Una nostra amica, collega, sindacalista, la dottoressa Gaetana Trimarchi. Guardia medica adottata da noi trentini.
Ci sia almeno qualcuno, tra noi, se non l’Assessore alla Salute Pat Tonina o il Direttore Generale di Apss Trentino Ferro o il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi del Trentino Ioppi o il Direttore della Scuola di Formazione specifica in medicina generale (dove aveva conseguito il suo diploma a Trento) che oltre al primo cittadino deceduto per Covid ricordi anche il suo sacrificio.
Affinché la popolazione trentina abbia ben presente, quando minaccia, fa violenza, o insulta un medico, che la categoria di professionisti vi ha sempre aiutati, salvati; ci siamo sempre sacrificati per voi. Anche antecedendo la nostra vita alla vostra, per una nobile causa.
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Dottor Nicola Paoli
Segretario Smi Trentino