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ORDINE MEDICI E ORDINE INFERMIERI – TRENTO * LETTERA APERTA AD ASSESSORE SEGNANA: « SIAMO PREOCCUPATI PER LE DIMINUITE DISPONIBILITÀ ECONOMICHE CON LE QUALI LA PAT DEVE FARE I CONTI NEI PROSSIMI ANNI »

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14.01 - venerdì 31 maggio 2019

Lettera aperta degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia Autonoma di Trento all’Assessore Provinciale alla Salute, Politiche Sociali, Disabilità e Famiglia signora Stefania Segnana.

 

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Gentile Assessora provinciale Signora Stefania Segnana,

gli Ordini dei Professionisti della salute della Provincia Autonoma di Trento hanno appreso nei giorni scorsi della volontà della Giunta Provinciale e del Suo Assessorato di ridurre nei prossimi anni le disponibilità finanziarie destinate all’APSS attraverso un processo di “efficientamento” che toccherà vari settori dell’assistenza sanitaria. A questo proposito noi esprimiamo una forte preoccupazione per la minaccia che incombe sul sistema sanitario pubblico e universalistico per le misure annunciate per far fronte alle diminuite disponibilità di risorse economiche con la quale la PAT deve fare i conti nei prossimi anni.

Oltre ai contenuti e ai tagli annunciati dobbiamo manifestare la nostra sorpresa per aver appreso la notizia dalla stampa ed esser stati quindi esclusi da una prassi di corretti rapporti e di dialogo costruttivo. Vogliamo far presente il rammarico e la delusione per questo mancato confronto con chi con costante impegno contribuisce a tenere alta la qualità e l’efficienza del sistema sanitario trentino. Il mancato coinvolgimento con chi produce salute e vive la sanità ogni giorno è una offesa, prima ancora che nei confronti che dei professionisti, nei confronti dei cittadini. Quindi non possiamo giustificare questo metodo e ci auguriamo che questo sia stato solo un incidente di percorso e non una scelta meditata.

Per la legge istitutiva, gli Ordini Professionali sono interlocutori privilegiati della politica sanitaria per difendere e migliorare il servizio alla persona, il diritto alla salute di tutti e in particolare dei più deboli e hanno il compito di offrire alle Istituzioni le loro competenze sulle tematiche che coinvolgono la salute dei cittadini.

Nel Consiglio Nazionale congiunto degli Ordini delle professioni della salute, svoltosi il 23 febbraio scorso a Roma, è stato ribadito non a caso che “quando si parla di salute, i professionisti dell’assistenza, sono i portatori di un bagaglio enorme di competenze che possono essere spese anche sul versante organizzativo e di una rinnovata governance che garantisca la sostenibilità del SSN”.

Entrando nel merito dei provvedimenti annunciati diciamo che per “efficientare” il sistema, che eroga salute, occorre un piano di programmazione a lungo termine che preveda grande conoscenza del complesso sistema sanitario, una politica di condivisione e scelte coraggiose e lungimiranti.

Il sistema sanitario, oggi, ha bisogno di una riforma della governance che superi l’aziendalismo attuale che penalizza fortemente le autonomie professionali, assoggettandole a logiche di natura economica. Proprio in questa direzione vanno, purtroppo, le misure annunciate nella Sua lettera all’APSS del 30 aprile 2019.

Sulla salute bisogna investire per il bene del cittadino e della società e il professionista sanitario deve essere considerato “fornitore di ricchezza” e non una perdita. Per salvare il servizio sanitario occorre puntare sulla prevenzione che riduce sofferenze e malattie e sull’educazione all’autocura della persona con malattia cronica che migliora la qualità di vita, gli esiti di salute e riduce le ri-ospedalizzazioni. Entrambe risparmiano risorse per le cure sempre più costose per il cittadino e responsabilizzano il professionista sanitario che se coinvolto e motivato, contribuirà sicuramente a quella gestione oculata delle risorse a cui si tende.

Su questi ed altri temi attinenti alle politiche sanitarie siamo, come da sempre, disponibili ad un confronto costruttivo per assicurare ai cittadini il miglioramento degli esiti di salute, ai professionisti condizioni per operare in sicurezza e efficienza del sistema sanitario provinciale. Ribadiamo, fin d’ora, che difenderemo in ogni modo il principio di solidarietà che caratterizza il sistema sanitario pubblico che garantisce a tutti, anche ai più deboli, l’accesso alle cure.

 

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Marco Ioppi presidente Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Trento

Daniel Pedrotti presidente Ordine delle Professioni Infermieristiche di Trento

Lettera aperta condivisa da:
Ordine della Professione di Ostetrica – presidente Caterina Masè
Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione di Trento – presidente Michele Caliari
Ordine dei Medici Veterinari di Trento – presidente Marco Ghedina
Ordine dei Farmacisti di Trento – presidente bruno Bizzaro Bruno
Ordine degli Psicologi di Trento – presidente Sara Piazza
Ordine dei Chimici e Fisici della Regione TAA – presidente Andreas Verde

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