(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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“Questo disegno di legge nasce dall’esigenza di procedere su due binari paralleli: l’educazione al rispetto e misure immediate per interventi celeri. Perché se è vero che sono stati fatti dei passi avanti nell’educazione al rispetto, ci vorrà tempo per vederne i risultati”. Così il senatore Renato Ancorotti durante la conferenza di presentazione del DDL sull’introduzione della figura dello psicologo forense e modifiche al codice penale per il contrasto alla violenza sulle donne tenutasi oggi in Senato alla presenza di Alessandra De Paola, Roberta Bruzzone e della deputata Martina Semenzato, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio.
“Anche le sentinelle nelle professioni possono essere figure importanti nel sostegno alle donne vittime di violenze, ma quello su cui ci siamo concentrati è l’intervento preventivo. E la figura dello psicologo forense avrebbe, in questo senso, un ruolo chiave”.
“Con questo disegno di legge – prosegue il senatore Gianni Berrino, capogruppo in commissione Giustizia e firmatario del DDL – ci poniamo due importanti obiettivi: prevenire le follie di individui violenti, in base a comportamenti e reati spia e affiancare psicologi forensi nelle fasi di interrogatorio o denuncia dei soggetti coinvolti. E non si tratta di ‘profilare’ le persone bensì di prevenire possibili spirali di violenza. Il principio che vogliamo affermare è l’importanza di agire preventivamente e velocemente per evitare il più possibile atrocità come quelle che si sono consumate negli ultimi tempi”.
“Un disegno di legge che consentirà di prevenire escalation di violenze – aggiunge il senatore Sandro Sisler, vicepresidente della commissione Giustizia in Senato e firmatario del DDL. In troppe occasioni, infatti, anche dove esistevano segnali evidenti, non si è stati in grado di evitare l’esito peggiore. E non possiamo più permettere che questo accada”, conclude Sisler.
