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CENTRO SERVIZI CULTURALI S. CHIARA * TEATRO SPERIMENTALE: « SETTIMO APPUNTAMENTO CON LE ALTRE TENDENZE, L’AUDITORIUM MELOTTI OSPITERÀ “RADIO GHETTO_VOCI LIBERE“ (25-26/2) »

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14.13 - martedì 22 febbraio 2022

Settimo appuntamento con le Altre Tendenze, la rassegna del Centro Servizi Culturali S. Chiara dedicata alla scena teatrale più sperimentale. Venerdì 25 e sabato 26 febbraio (ore 21), il palco dell’Auditorium Melotti di Rovereto ospiterà “Radio Ghetto_Voci libere”, progetto teatrale vincitore del bando L’Italia dei Visionari 2020, che porta sul palco l’esperienza di Radio Ghetto, radio partecipata da e per le comunità di braccianti stranieri che vivono nelle campagne dell’agro foggiano,

“Radio Ghetto_Voci libere” è uno spettacolo in cuffia con Francesca Farcomeni, per la regia di Luca Lòtano, prodotto da Cranpi e Fortezza Est.

Capitalismo, migrazioni, sfruttamento. Ma cos’è, in fondo, un ghetto? Esiste davvero? Chi ci vive? Cosa sognano i suoi abitanti, cosa vedono, che musica ascoltano, cosa significa e perché vivere in una baracca in mezzo alle campagne del sud Italia?

Il progetto teatrale Radio Ghetto_voci libere porta sul palco l’esperienza di Radio Ghetto mettendo in scena l’archivio e l’esperienza della radio vissuta all’interno dei ghetti dei braccianti agricoli; creare un luogo scenico nel quale possa nascere una nuova lingua, un altro modo di raccontare, con la voce di chi per Radio Ghetto è passato.

Lo spettacolo diventa così un viaggio sonoro e immersivo, un dialogo tra racconto e tracce audio; la performance diventa esplorazione, il momento della restituzione scenica un modo per “performare l’archivio”. In bilico tra l’indagine, l’evocazione, la messa in scena di un archivio di schegge sonore – storie, conversazioni, rumori ambientali, musiche – conservando la tragica ironia del quotidiano, il progetto è un invito a riconoscerci, a tornare in quel ghetto che appartiene a tutti, se non come luogo come condizione esistenziale a noi purtroppo vicina.

E mentre la voce della radio e quella dell’attrice in scena dialogano, si interrogano, si sovrappongono quasi a confondersi, ci si rende conto che oltre l’oppressione, lo schiavismo moderno, le baraccopoli e i campi che ci circondano, ciò che si trova in fondo è un richiamo alla vita.

Lo spettacolo ‘Radio Ghetto’ è stato selezionato da una ventina di spettatori aderenti al progetto ‘33 Trentini’, tra gli oltre 300 spettacoli iscritti al bando nazionale “L’Italia dei Visionari” promosso dal Kilowatt Festival di San Sepolcro.

Radio Ghetto

Radio Ghetto è un progetto di radio partecipata, strumento di comunicazione e dibattito per le comunità di braccianti stranieri che vivono nelle campagne dell’agro foggiano. Creata nell’estate del 2012, la Radio ha portato nella capitanata pugliese tutta la strumentazione necessaria per l’avvio delle trasmissioni. Sino all’estate del 2016 Radio Ghetto ha trasmesso principalmente all’interno del Gran Ghetto di Rignano Garganico, tra i suoi abitanti, cercando di aprirsi all’esterno, verso la società italiana.

Dopo lo sgombero del Gran Ghetto la radio si è trasferita sulla pista di Borgo Mezzanone, a Sud di Foggia. Radio Ghetto è diventata così nel corso di questi suoi anni di attività uno spazio libero in cui dibattere e rilassarsi, scherzare e arrabbiarsi; un’esperienza per entrare in relazione, per immaginare alternative possibili allo sfruttamento e all’isolamento, un contenitore di storie, di persone diverse, racconto di luoghi che sulle mappe sembrano non esistere.

Per approfondire lo spettacolo è disponibile online (su centrosantachiara.it) “Voci in sala”, la nuova sezione di podcast di approfondimento sugli spettacoli di Grande Prosa e Altre Tendenze, ideati, scritti e letti da Chiara Marsilli.

Ma il ricco programma a Rovereto non finisce qui visto che, sempre venerdì 25 febbraio (alle ore 20), prima di “Radio Ghetto_Voci libere”, l’appuntamento è all’Auditorium del Mart con “Rompere il ghiaccio”, performance della durata di 50 minuti circa firmata da OHT [Office for a Human Theatre], studio di ricerca del regista e curatore roveretano Filippo Andreatta. Un doppio evento “sotto la cupola del Mart” per trascorrere una serata di grandi spunti artistico-culturali.

Prossimi appuntamenti

La rassegna Altre Tendenze tornerà a marzo, venerdì 11 e sabato 12 (ancora a Rovereto), con “Festen. Il gioco della verità”, testo di Thomas Vinterberg, con Danilo Nigrelli e Irene Vivaldi. Una grande sfida con un testo che in Europa è considerato ormai un classico mentre in Italia viene messo in scena per la prima volta. Ma nel mese di marzo è pronta a tornare anche la Grande Prosa. Dal 17 al 20 il palco del Teatro Sociale ospiterà “Il delitto di via dell’Orsina”: testo di Eugène Labiche, per la regia di Andrée Ruth Shammah, interpretato dalla coppia Massimo Dapporto-Antonello Fassari.

Biglietti e modalità di ingresso

Biglietti acquistabili alla biglietteria del Teatro Auditorium (lun-sab, 10-13, 15-19), presso le Casse Rurali e online su www.centrosantachiara.it

Si ricorda che, in ottemperanza al Decreto-Legge 26 novembre 2021, n.172, art. 5 e art. 6, per accedere all’evento è obbligatorio essere muniti del Green Pass rafforzato. Inoltre, a seguito del Decreto Legge 24 dicembre 2021, n.221, è previsto l’obbligo di indossare mascherine di tipo FFP2.

La richiesta di certificazione verde non verrà applicata ai minori di 12 anni o agli esenti dalla campagna vaccinale.

La certificazione verrà controllata dal personale addetto al momento dell’ingresso. In caso di indisponibilità del Green pass rafforzato non sarà possibile accedere agli spazi.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.centrosantachiara.it

 

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Foto: Ginevra Sammartino

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