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ZENI (PD) – INTERROGAZIONE * TURISMO / LOGO “ BENVENUTI GAY “: « PERCHÉ L’ASSESSORE FAILONI NON HA RISPOSTO COME HA FATTO 6 MESI FA TRENTINO MARKETING? »

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12.16 - martedì 22 giugno 2021

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) – Il 29 gennaio il consigliere Luca Zeni depositava un’interrogazione con la quale evidenziava che sul sito Visit Trentino venivano promosse alcune strutture alberghiere con la dicitura “benvenuti gay”, con una evidente distorsione del marchio “gay friendly”, che si è diffuso a livello internazionale e pare generalmente gradito ai destinatari.

Lo stesso 29 gennaio Trentino Marketing riconosceva l’errore e comunicava di aver provveduto a rimuoverlo. Purtroppo non vi è stata una contestuale risposta all’interrogazione, che arriva il 21 giugno, 6 mesi dopo. E che viene usata non per rispondere all’interrogazione (sull’espressione “benvenuti Gay”), ma per dirsi contrari all’utilizzo del marchio “gay friendly”.

Ed è incredibile sia per la evidente mistificazione dell’interrogazione stessa, sia per la totale assenza di risposta rispetto alla domanda, sia per l’evidente ignoranza del significato del marchio gay friendly.

Per questo il consigliere Zeni ha depositato una ulteriore interrogazione, con la quale chiede se l’assessore, prima di rispondere, legga il testo delle interrogazioni; perchè non si è semplicemente risposto come ha fatto 6 mesi fa Trentino Marketing, riconoscendo l’errore e comunicandone la rimozione; perchè si sono attesi 6 mesi per rispondere, e se anche questo dipenda dal covid, come ogni ritardo di questa amministrazione; perchè si abbia deciso di togliere la possibilità ai singoli imprenditori di utilizzare un marchio internazionale, con una evidente ingerenza nell’iniziativa privata.

 

*

Interrogazione n.

“Benvenuti gay” e la non-risposta misitificatoria all’interrogazione.

La XVI legislatura della Provincia autonoma di Trento sta segnando il record per mancate risposte alle interrogazioni e per risposte alle interrogazioni fuori termine. Alla categoria “risposte evasive” ora pare aggiungersi la categoria “risposte mistificatorie”.

In data 29 gennaio 2021 veniva presentata dallo scrivente consigliere l’interrogazione n. 2238, con la quale si evidenziava un fatto, ossia che sul sito Visit Trentino si poteva trovare la promozione di strutture alberghiere con la dicitura “benvenuti gay”. Quindi si prendeva atto che Trentino Marketing riconosceva la possibilità di posizionarsi sul mercato anche promuovendo una particolare attenzione all’orientamento sessuale – il marchio internazionale riconosciuto è “gay friendly” – ma utilizzava un’espressione quantomeno infelice.
A tempo di record, lo stesso giorno del deposito dell’interrogazione, probabilmente consapevoli della gaffe, veniva inviato da Trentino Marketing un comunicato stampa, con il quale riconosce l’errore e comunica di aver tempestivamente provveduto a rimuoverlo:

“Con riferimento all’interrogazione presentata dal Consigliere provinciale del Gruppo PD del Trentino Luca Zeni, su una impropria traduzione utilizzata all’interno delle pagine di alcune strutture ricettive nel sito visittrentino.info per individuare le strutture che il sistema turistico internazionale riconosce come “gay friendly”, Trentino Marketing precisa:
Che la dicitura utilizzata, “benvenuto gay”, è un tag dei servizi che la piattaforma Feratel mette a disposizione delle organizzazioni turistiche (valevole per le strutture ricettive di tutti i paesi dove Feratel è presente, come Austria Germania e altre località italiane), selezionabile in maniera autonoma dalle strutture ricettive.
Trentino Marketing già a giugno 2020 aveva chiesto di oscurare il flag perché non lo riteneva idoneo e quindi non collocabile all’interno della sezione “servizi” della struttura ricettiva.
Per un errore del sistema Feratel, nella descrizione di sole 10 strutture ricettive su 5152 presenti sulla piattaforma è tuttavia rimasto ancora visibile. È stato quindi risollecitato il fornitore che si è scusato ed ha provveduto a sistemare l’errore togliendo la dicitura.”

Linearità istituzionale avrebbe voluto che contestualmente al comunicato stampa di risposta, venisse depositata anche la risposta all’interrogazione da parte della giunta. Anche ipotizzando che riportare il testo, esaustivo e soddisfacente, del comunicato all’interno di una risposta ad interrogazione, potesse richiedere uno sforzo temporale superiore ai 5 minuti, ci si sarebbe aspettati una risposta nell’arco di qualche giorno, sicuramente entro il termine di 30 giorni previsto dal regolamento.

Invece la risposta è arrivata dopo 6 mesi, il 21 giugno 2021, ed è molto originale perché riesce a non citare nemmeno il tema dell’interrogazione – l’utilizzo dell’infelice espressione “benvenuti gay” sul sito istituzionale visit trentino – e al contempo inventa di sana pianta che con l’interrogazione fosse stata richiesta l’adesione al marchio gay friendly (che peraltro non è un marchio ufficiale, ma un marchio che si è diffuso spontaneamente e pare essere apprezzato e non percepito come ghettizzante), per potersi esprimere con contrarietà, rispetto ad una presunta ghettizazzione, a cui peraltro pareva aver aderito la Provincia, che ora smentisce se stessa.
La risposta all’interrogazione 2238 lascia davvero esterrefatti, sia per la evidente mistificazione dell’interrogazione stessa, sia per la totale assenza di risposta rispetto alla domanda, sia per l’evidente ignoranza del significato del marchio gay friendly.

 

Tutto ciò premesso si interrogala Giunta provinciale per sapere:

– Se prima di rispondere all’interrogazione 2238 l’assessore competente abbia letto il testo della stessa e se ne abbia compreso il contenuto, che si riferiva all’utilizzo sul sito Visit Trentino dell’espressione “gay benvenuti”;

– per quale motivo non si è semplicemente ripreso quanto comunicato in data 29 gennaio da Trentino Marketing, che in maniera semplice ed esaustiva ha ammesso l’errore ed ha provveduto a correggerlo;

– per quale motivo si sono attesi 6 mesi per rispondere, peraltro in maniera del tutto estranea al testo dell’interrogazione, e se anche questo ritardo sia imputabile al covid, causa ormai di ogni ritardo ed omissione di questa amministrazione;

– in base a quale valutazione di mercato si è deciso di impedire alle singole strutture alberghiere di utilizzare un marchio riconosciuto a livello internazionale e che pare essere generalmente apprezzato dai destinatari e se non si ritenga questa un’ingerenza nella libera iniziativa imprenditoriale.

A norma di Regolamento si richiede risposta scritta.

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avv. Luca Zeni

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