Puntuale come un orologio svizzero, l’avversione di Fratelli d’Italia verso la libertà di autodeterminazione delle persone LGBTQIA+ torna a farsi sentire per bocca del consigliere Cia.
Come sempre si semplifica e si opera un facile ribaltamento della realtà, che ha gioco facile con chi non conosce i termini della questione.
Saremmo noi a fare terrorismo mediatico o lo fa chi inventa – per poi contrastarli – concetti anti-scentifici come “l’ideologia gender”? Terrorismo lo fa chi conduce da tempo una battaglia contro l’idea che anche i/le giovani possano autodeterminarsi, capendo e accettando la persona che sono, e non certo scegliendo un genere da un fantomatico cattolico.
L’identità di genere è un concetto condiviso a larga maggioranza dalla comunità scientifica ed indica il sentire profondo di un individuo che lo porta a riconoscersi in un genere, che può coincidere o meno col suo sesso biologico. Non è un’ideologia, non è una scelta, ma è parte dell’esistenza. E soprattutto non si indottrinano i bambini, ma lì si può aiutare ad ascoltarsi, evitando – in questo modo sì – danni per la loro salute psico-fisica.
Cosa c’entri poi la maternità con l’ideologia gender Dio solo – e Cia con lui – lo sa. Un minestrone fatto di sproloqui, un po’ di patriarcato, un pizzico di teoria gender, parole di Simon de Beauvoir citate senza capirne il senso e voilà: il bibitone da quattro soldi, semplice da digerire, è pronto per essere servito.
Oggi c’è chi è nostalgico di un mondo dove tutto era più semplice, dove le cose erano chiare, dove gli uomini erano uomini, le donne erano donne e dove queste stavano a casa a sfornare figli. Che oggi qualche donna liberamente non voglia piú farlo; che per qualcuna l’uomo possa essere “superfluo” perché ama un’altra donna; che qualcun’altra possa avere persino la presunzione di sentirsi uomo e trasformare il proprio corpo di conseguenza; che qualche uomo possa addirittura rinunciare ai propri privilegi e transitare verso il genere femminile perché così si sente è per voi qualcosa di inconcepibile, perche scardina l’ordine patriarcale costituito.
C’è chi oggi sta bombardando uno stato per porre freno a tutta questa libertà, che i russi definiscono degrado morale dell’Occidente. Il patriarca Kirill ha detto che quella contro l’Ucraina è una guerra giusta, perché va contro l’ “ideologia gender”. La stessa, guarda caso, contro la quale muove la sua crociata ideologica il consigliere Cia.
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Paolo Zanella
Consigliere provinciale di Futura