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ZANELLA (FUTURA) – INTERROGAZIONE * SCUOLA E VACCINI: « SI STANNO GIÀ RICERCANDO LE VARIANTI DEL SARS-COV-2 TRA I RAGAZZI RISULTATI POSITIVI AL TAMPONE? »

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11.12 - lunedì 1 marzo 2021

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) – Visto che la diffusione della pandemia nelle scuole sta rapidamente aumentando, con un’incidenza di casi tra i giovani che non si era mai vista, probabilmente legata alla circolazione delle varianti (ieri le classi in quarantena erano 53), se l’intenzione dell’assessore Bisesti è quella di mantenere invariate le modalità di frequentazione in presenza delle scuole, devono essere garantite almeno maggiori condizioni di sicurezza. In particolare servono misure di prevenzione quali mascherine FFP2 che riducano la possibilità di contagio per tutti, il tracciamento rapido dei contatti e la ricerca delle varianti, la quarantena immediata di classi dove si presenti anche solo un caso, la vaccinazione rapida degli/delle insegnanti e degli educatori/educatrici, specie di quelli più a rischio.

Proprio l’organizzazione della campagna vaccinale per il personale docente sta facendo acqua da tutte le parti con insegnati che hanno medici di base che aderiscono alla campagna, ma faticano ad organizzare sedute con dieci assistiti, e docenti che non hanno un medico che ha aderito alla campagna, ma col CUP non possono ancora prenotare perché insegnano in scuole diverse dal nido e da quelle dell’infanzia. E soprattutto manca la tutela della fascia degli insegnanti più deboli, quelli con pluripatologie, che in questo momento dovrebbero avere la priorità, sia che siano estremamente vulnerabili (con risposta immunitaria compromessa o danno d’organo) e quindi da vaccinare con sieri a mRNA, sia che non siano meno vulnerabili e quindi da vaccinare col vaccino AstraZeneca.

La scuola, che al momento sembra essere uno dei nuovi centri della pandemia, necessita di una particolare riguardo che con l’interrogazione che allego, chiedo alla Provincia di avere.

Sia allega interrogazione al Presidente della Provincia e all’assessore Bisesti.

 

 

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Interrogazione a risposta scritta n.
Premesso che:
VACCINI E ALTRE MISURE DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA NELLE SCUOLE
la diffusione della pandemia da SARS-CoV-2 nelle scuole sta rapidamente aumentando, con un’incidenza di casi tra i giovani che non si era mai vista, probabilmente legata alla circolazione delle varianti;

i dati di ieri riportano 53 classi attualmente in quarantena e il rischio è che la situazione peggiori;
in attesa del prossimo DPCM e su consiglio del Comitato Tecnico Scientifico, molte regioni dove il contagio si sta diffondendo – a prescindere dal colore attribuito – stanno chiudendo le scuole in presenza con diverse modalità (alcune solo la secondaria di secondo grado, altre tutti gli ordini e gradi);

per ora l’intenzione dell’assessore Bisesti sembra quella di voler mantenere invariata la modalità di frequentazione in presenza delle scuole, con l’eccezione della ormai consolidata alternanza del 50% in DaD per le secondarie di secondo grado;

se l’intenzione rimane quella di mantenere aperte le scuole, vista la situazione epidemiologica, devono essere garantite almeno maggiori condizioni di sicurezza. In particolare servono misure di prevenzione quali mascherine che riducano la possibilità di contagio (FFP2), il tracciamento rapido dei contatti e la quarantena immediata di classi dove si presenti anche solo un caso, la vaccinazione rapida degli/delle insegnanti e degli educatori/educatrici, specie di quelli più a rischio;

la campagna vaccinale destinata agli insegnanti procede a rilento a causa di modalità organizzative inspiegabilmente complesse. Gli/Le insegnanti di nidi e scuole dell’infanzia che hanno un medico di base che ha aderito alla campagna vaccinale possono contattarlo e sperare che questi riesca a mettere insieme un gruppetto di dieci persone (numero necessario per completare un flacone di vaccino AstraZeneca), che può integrare con insegnanti di scuole primarie e secondarie o forze dell’ordine: una sorta di corsa ad ostacoli per insegnanti e medici di base per essere vaccinati.

Solo chi non ha un medico di medicina generale che aderisce alla campagna vaccinale può prenotare al CUP online e solo se appartiene alla categoria degli insegnanti di nidi e scuole dell’infanzia, in questo caso l’estensione agli/alle altri/e non vale. In questo modo si creano due ordini di disparità nell’accesso al vaccino per gli/le insegnanti: innanzitutto per chi ha il medico di base che aderisce (e che quindi non può prenotare al CUP), ma non riesce a raggruppare dieci assistiti; poi per chi insegna alle scuole primarie o secondarie e non ha un medico di base che aderisce, perché tramite CUP per ora può accedere solo il personale di nidi e scuole dell’infanzia;

gli/le insegnanti più a rischio in questa nuova ondata pandemica, che coinvolge in particolare le scuole, sono quelli/e affetti da comorbidità. Secondo il Piano nazionale vaccini CoViD-19 (DM del 2 gennaio 2021, aggiornato in data 8 febbraio e poi con nota del 22 febbraio) a queste persone vanno somministrati vaccini a mRNA, se estremamente vulnerabili (danni d’organo o risposta immunitaria compromessa), altrimenti vaccini a vettore virale. Indipendentemente dal tipo di vaccino, attualmente i personale docente affetto da pluripatologie non viene vaccinato con criteri di priorità;

pare inoltre che gli elenchi dei medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna di somministrazione dei vaccini non siano completi e corretti, ingenerando ulteriore

confusione tra il personale docente;

gli/le assistenti educatori/educatrici della scuola (ma anche quelli che operano nel Terzo settore che gestisce attività di doposcuola) non rientrano attualmente tra le persone target di questa fase di campagna vaccinale, pur lavorando nelle scuole o comunque a contatto stretto con bambini/e e ragazzi/e.
Tutto ciò premesso:

 

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​SI INTERROGA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E L’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE

1. se si stiano già ricercando, o se vi è intenzione di farlo comunque con maggiore assiduità e celerità, le varianti del SARS-CoV-2 tra i ragazzi/e risultati positivi al tampone;

2. se si stia tracciando sistematicamente la diffusione del contagio nelle classi e se si stia mettendo in quarantena le stesse con la presenza anche di un solo caso, o se questo valga solo per la secondaria di secondo grado, mentre per le altre scuole è necessaria la presenza di due casi positivi per far scattare la quarantena;

3. se non si ritenga opportuno di imporre l’obbligo dell’utilizzo (garantendo l’opportuna fornitura) di FFP2 in classe;
Consiglio della Provincia autonoma di Trento Gruppo consiliare Futura 2018

4. se non si ritenga opportuno uniformare e semplificare le modalità organizzative di prenotazione (CUP dedicato per tutti/e) e di somministrazione (centri vaccinali) per gli insegnanti di tutte le scuole di ordine e grado;

5. se non si ritenga necessario dare priorità, tra gli/le insegnanti, a quelli affetti da comorbidità, sia gravi con vaccini a mRNA, sia meno gravi con quelli a vettore virale, come da indicazioni ministeriali;

6. se non si pensi sia utile assimilare gli assistenti educatori al personale scolastico e vaccinarli in questa fase.
Consiglio della Provincia autonoma di Trento Gruppo consiliare Futura 2018

 

PAOLO ZANELLA

Gruppo provinciale Futura

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