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ZANELLA (FUTURA) – INTERROGAZIONE * POVERTÀ: « VI È UNA STIMA DEL NUMERO DI PERSONE SENZA DIMORA CHE DORMONO ALL’ADDIACCIO, A TRENTO E ROVERETO? »

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16.18 - sabato 22 ottobre 2022

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Chiunque si è accorto che nel capoluogo le persone che dormono per strada sono aumentate negli ultimi mesi, superando le 250 persone. Si tratta in particolare di migranti provenienti dalla rotta balcanica che, oltre a dover attendere tempi lunghi per fare richiesta di protezione internazionale, non trovano posto nelle strutture dedicate all’accoglienza straordinaria, del tutto insufficienti. A questo si aggiunge la crisi economica che porterà sempre più famiglie in mezzo alla strada perché incapaci di pagare affitto e bollette. Cosa sta facendo la provincia per far fronte a tutto ciò? Invece di pensare al “decoro urbano” per contrastare il “degrado”, perché così definiscono le persone costrette a dormire per strada, sì mettono in piedi velocemente servizi sociali adeguati e fondi per far fronte alle morosità in colpevoli.

Su questo ho presentato l’interrogazione che allego con le seguenti domande:

quanti posti di accoglienza in bassa soglia e quali servizi per le persone senza dimora saranno disponibili quest’inverno e da chi saranno gestiti;

se vi è una stima del numero delle persone senza dimora che attualmente dormono all’addiaccio, presenti in particolare a Trento e Rovereto;

quante sono le persone che ad oggi sono in lista d’attesa per un posto letto allo Sportello unico di accoglienza per le persone senza dimora, maschile e femminile;

perché invece di attivare interventi di “decoro urbano”, come quelli che pare si faranno alle Gallerie di Piedicastello, non si danno risposte ai priblemi di chi vive ai margini;

perché non si vuole istituire un fondo per le morosità incolpevoli (come più volte proposto da Futura) per aiutare chi, pur volendo, non riesce a pagare affitto e bollette, visto che questi casi sono destinati ad aumentare;

quali i tempi medi tra la presa in carico delle persone migranti da parte di Cinformi e l’appuntamento in Questura per depositare la domanda di protezione internazionale, quali le ragioni dell’allungamento dei tempi e se possibile lavorare per comprimerli;

se risponde al vero che persone che hanno presentato domanda di protezione internazionale non riescono a entrare nei 600 posti di accoglienza straordinaria, a causa di saturazione degli stessi e quante sono le persone escluse;

se, in assenza di posti sufficienti, non si ritenga opportuno interloquire con la Conferenza unificata Stato-Regioni e in seguito col Commissariato del governo per rivedere il protocollo d’intesa per il sistema di accoglienza straordinaria, aumentando i posti a disposizione e potenziando il sistema di accoglienza e integrazione (SAI).

 

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Paolo Zanella
Consigliere provinciale di Futura

 

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