News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

ZANELLA (FUTURA) * EX DISCARICA SARDAGNA: « SMARINO CIRCONVALLAZIONE TRENTO, È SOSTENIBILE L’IMPATTO DELL’EVENTUALE TRASPORTO? »

Scritto da
08.12 - mercoledì 22 febbraio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
///

Egregio signor Walter Kaswalder presidente del Consiglio provinciale SEDE

Interrogazione a risposta scritta n.

SMARINO DELLA CIRCONVALLAZIONE NELLA EX DISCARICA DI SARDAGNA? È SOSTENIBILE L’IMPATTO DELL’EVENTUALE TRASPORTO?

Premesso che:

con delibera n. 2295 del 30 dicembre 2020 la Giunta ha adottato in via definitiva il Piano provinciale di gestione dei rifiuti – stralcio per la gestione dei rifiuti speciali, nel quale si prevede che la discarica di Sardagna non venga più riproposta nella pianificazione, perché sito non idoneo alla realizzazione di una discarica, collocato in una un’area con penalità elevate (principalmente per presenza di fenomeni franosi e perché quasi metà dell’area ricade in una fascia di 300 m da un’area agricola di pregio);

nelle conclusioni sulla discarica di Sardagna, che andrà chiusa secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 36/2003, nel Piano si ritiene “necessario prevedere un contenimento geotecnico del sito, eventualmente accompagnato dal mantenimento del sistema teleferico di trasporto del materiale per non andare ad incidere nel centro abitato”;

sull’adozione preliminare del Piano stralcio, avvenuta in data 30 ottobre 2020, è stato espresso parere favorevole allo stralcio della discarica di Sardagna dal Comune di Trento con delibera n. 149 del 10 dicembre 2020;

con tale delibera il Comune di Trento, oltre a chiedere di “subordinare la scelta relativa alle modalità di trasporto del materiale [per la chiusura della discarica] a una previa intesa con l’Amministrazione comunale” sollecita la Provincia a valutare “ in alternativa al risanamento geotecnico mediante riporto di ulteriore materiale, il proseguimento del monitoraggio del movimento franoso, mediante la strumentazione inclinometrica già presente nel sito, o mediante altra idonea strumentazione, al fine di monitorare i movimenti in corso per verificare se a seguito della sistemazione dello strato superficiale di copertura finale con semina a prato, la successiva colonizzazione dell’area da parte di specie arbustive o ad alto fusto possa essere lasciata all’evoluzione naturale”;

il ricorso al Tar di Trento da parte di Sativa contro la decisione di chiudere la discarica è stato respinto nell’agosto 2021, mettendo la parola fine a questa annosa vicenda, con la soddisfazione degli/delle abitanti di Sardagna.

Considerato che:

con l’interrogazione n. 3138 del 26 ottobre 2021 chiedevo – immaginandone la plausibilità – alla Giunta provinciale se non vi fosse l’idea da parte di RFI e Sativa di utilizzare gli inerti derivanti dallo scavo del tunnel ferroviario per il contenimento geotecnico della frana che incombe sopra la discarica di Sardagna. In data 23 marzo 2022 mi si rispondeva che “ad oggi non è previsto alcun tipo di conferimento presso la discarica inerti Sativa di Sardagna, di conseguenza non risulta un’ipotesi di utilizzo nei termini indicati”;

apprendo dalla stampa che in realtà oggi è in campo l’ipotesi di utilizzare parte degli oltre 2 milioni di mc di smarino provenienti dai lavori della circonvallazione ferroviaria per il contenimento del fronte franoso della ex discarica di Sardagna, ipotesi confermata dall’assessore alla transizione ecologica e alla mobilità del Comune di Trento;

per l’eventuale contenimento geotecnico del movimento franoso sopra la ex discarica di Sardagna è stato stimato che servano circa 600.000 mc di materiale (di cui almeno 100.000 di terra per lo strato di chiusura della ex cava e per il rinverdimento);

del materiale proveniente dalla scavo delle gallerie del bypass ferroviaria si stima che circa 2 milioni di metri cubi si possano riutilizzare in qualità di sottoprodotto, di cui circa 67.500 mc per utilizzo interno al cantiere e 1.940.000 mc per interventi di recupero ambientale. Altri 170.000 mc verranno gestiti come rifiuto. Pare quindi probabile che tra gli interventi di “recupero ambientale” sia da contemplare anche il contenimento geotecnico della frana della ex cava di Sardagna, con rimodellamento della collina e il rinverdimento;

il problema maggiore che si configurerebbe, se questa ipotesi di smaltimento dello smarino proveniente dalle gallerie del bypass ferroviario si confermasse, è il conferimento del materiale nel sito della ex discarica di Sardagna. La teleferica dall’area di Maso Visintainer è infatti ormai fuori uso e andrebbe rimodernata per poter essere riattivata. Inoltre la teleferica ha garantito trasferimenti per un massimo di 65.000 mc all’anno, il che significherebbe quasi 10 anni per completare i conferimenti. D’altro canto pensare di conferire lo smarino con i camion in Sardagna – che consentirebbero di portare volumi di gran lunga maggiori – pone un problema di traffico sulla SP85 del Bondone e nelle stradine della frazione, nonché di inquinamento, problemi entrambi non indifferenti. D’altronde anche il vicepresidente Tonina, in un’intervista a l’Adige.it del 30 giugno 2019 sul tema di eventuali ulteriori conferimenti di materiale per bloccare la frana affermava: “E dove le facciamo passare? Con i camion per i vicoli di Sardagna?”.

Tutto ciò premesso:

CHIEDO AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA E AL VICEPRESIDENTE CON DELEGA ALL’AMBIENTE

  1. se l’ipotesi di portare lo smarino derivante dagli scavi per le gallerie del bypass ferroviario di Trento nel sito dell’ex cava Italcementi ed ex discarica Sativa di Sardagna è al vaglio di RFI, Provincia e Comune di Trento;
  2. se sono in atto interlocuzioni con Sativa s.r.l. per accordi su eventuali conferimenti finalizzati al contenimento geotecnico della frana nell’ex cava Italcementi/ex discarica di Sardagna;
  3. se il materiale proveniente dagli scavi delle gallerie sarà compatibile con l’obiettivo di contenimento geotecnico della frana di Sardagna e come verrà valutato;
  4. come si pensa verranno effettuati eventuali conferimenti di smarino nella ex cava/ex discarica, visti i tempi ristretti di realizzazione delle gallerie e l’impossibilità tecnica di garantire il trasporto di volumi così elevati attraverso l’attuale teleferica: rifacimento e ingrandimento della teleferica? camion: di che dimensioni? con che frequenza di attraversamento del paese? con che azioni di mitigazione dell’impatto su traffico e inquinamento?

    PAOLO ZANELLA Gruppo consiliare FUTURA

 

Loader Loading...
EAD Logo Taking too long?

Reload Reload document
| Open Open in new tab

Scarica PDF

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.