Di Claudio Taverna
L’articolo pubblicato in data odierna dal quotidiano “L’Adige” intitolato “Assegno pieno per gli ex” mi cita prendendo spunto dall’articolo ” Vitalizi ex senatori: bocciati Boeri (Fico) e Casellati” di Trentino Libero, e rilanciato dall’Agenzia stampa “Opinione“, nei giorni scorsi.
A questo proposito, mi corre l’obbligo di precisare quanto segue.
In linea generale, la retroattività del calcolo del vitalizio da sistema retributivo al contributivo, non può contraddire il principio del legittimo affidamento di cui la Commissione Contenziosa del Senato ha fatto proprio sulla base di due ordinanze della Corte di Cassazione SS.UU. che ha chiaramente specificato la natura giuridica del vitalizio
La decisione n. 660 della Commissione Contenziosa è resa esecutiva dal Decreto del Presidente del Senato n. 12791 del 5 ottobre c.m., tanto è vero che il segretario generale del Senato, nell’appello n. 288 dell’8 ottobre, ne ha chiesto la sospensione cautelare, sulla quale dovrà pronunciarsi l’organo appellato.
Per quanto concerne la situazione locale, ovvero sulla legittimità costituzionale della L.R. 7/2019 c.d. “legge Paccher” il principio del legittimo affidamento vale a Trento come a Roma, a Palermo e a Venezia.
Mentre si è in attesa della puntuale applicazione della L.R. 19 novembre 2019, n. 7 che ha avuto pratica attuazione solo nel mese di luglio 2020 (la delibera n. 6 del 18 ottobre 2018 del Consiglio di Presidenza del Senato di riforma dei vitalizi entrava in vigore l’1 gennaio 2019), l’ Associazione degli ex Consiglieri Regionali ed ex Parlamentari Nazionali e Europei, di cui sono il portavoce, si riserva, pur valutando palesemente incostituzionale la c.d “legge Paccher”, di produrre ricorso, nei tempi previsti, alla magistratura ordinaria.
(Nella foto Roberto Paccher)
https://www.trentinolibero.it/cronaca/cronaca/cronaca-regionale/17978-vitalizi-il-legittimo-affidamento-vale-a-trento-come-a-roma-a-palermo-e-a-venezia.html