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WWW.TRENTINOLIBERO.IT * INTERROGAZIONE ZENI (PD) – CAPO GABINETTO CAROLA BISOFFI * TAVERNA, « PALAZZO TRENTINI = PALAZZO TALEBANI » (PDF DOCUMENTO)

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18.59 - lunedì 16 agosto 2021

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Trento, 16 agosto 2021. – di Claudio Taverna

Seguendo, con professionale attenzione, l’attività politica dei nostri rappresentanti in consiglio provinciale, che si esercita – come si sa – anche con gli atti ispettivi (interrogazioni, interpellanze, mozioni), abbiamo notato, tra le interrogazioni al presidente della Provincia o alla giunta provinciale dell’ultimo periodo, quella del consigliere Luca Zeni dell’11 agosto 2021 dal titoloCompensi e riconoscimenti ad personam“.

Il testo di quell’atto ispettivo è censurato (dagli uffici del consiglio provinciale su mandato – si presume dell’ufficio di presidenza, ancora incompleto già da un anno con le dimissioni del vice Olivi) perché il nome della persona oggetto dell’interrogazione è sostituito con XX.

Andiamo a leggere la delibera giuntale (atto pubblico) n. 1337 del 7 agosto u.s., venendo a sapere che XX altro non è che Carola Bisoffi.

Ci chiediamo, allora, perché dal testo dell’interrogazione del consigliere Zeni sia stato depennato il nome della dipendente Bisoffi ( a meno che non sia stato stesso Zeni a censurarsi)?

Il caso che denunciamo non è il primo, anzi è l’ultimo di una lunga serie. Ci siamo occupati, qualche tempo fa, ad esempio, dell’interrogazione n. 2749 dell’8 giugno c.a. del consigliere Marini, largamente rimaneggiata con la “forbice” dell’ “istituto degli omissis” (“Alex Marini, consigliere con le “palle”?).

A tutti ricordiamo che l’ “art. 163 del Regolamento del consiglio provinciale dispone dell’ ammissibilità di interrogazioni, interpellanze, mozioni ( 1. Non sono ammesse le interrogazioni, le interpellanze e le proposte di mozione redatte in termini ingiuriosi o sconvenienti, o lesivi della tutela della sfera personale o dell’onorabilità dei singoli e del prestigio delle istituzioni. 2. Sull’ammissibilità il Presidente del Consiglio decide inappellabilmente.)

Non vogliamo insegnare il “mestiere” al consigliere Zeni, del resto uomo di legge che sa ben districarsi con le norme, né ci interessa sapere se anche lui si trovi nella condizione del consigliere Marini.

A noi interessa, invece, che gli atti politici sia intelligibili e non ammettiamo la prassi, purtroppo in uso da qualche lustro in consiglio provinciale, di una illegittima quanto indisponente censura.

(nella foto il consigliere Luca Zeni)

 

 

 

 

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In allegato l’interrogazione originale (con nome e cognome del dipendente Pat criptati) del consigliere Luca Zeni (Pd Trentino)

 

Egr. Sig.
WALTER KASWALDER Presidente Consiglio provinciale SEDE

Interrogazione n. 2907
COMPENSI E RICONOSCIMENTI “AD PERSONAM”

L’attuale maggioranza provinciale pare aver appreso bene la tecnica della “di- strazione di massa”. Infatti, secondo una certa dinamica amministrativa non nuova, le deliberazioni più esposte a rischi di critica e di approfondimento ven- gono generalmente adottate nel periodo ferragostano o in quello delle festività natalizie, ovvero quando l’attenzioine dell’opinione pubblica è focalizzata su al- tro.

Così è avvenuto anche per la deliberazione n. 1337 di data 7 agosto scorso e con la quale il Presidente della Provincia ha deciso, peraltro legittimamente, l’aumento degli emolulemti mensili percepiti, per tredici mensilità, da una sua solerte collaboratrice nell’Ufficio di Gabinetto. Si tratta, come recita la delibe- razione in oggetto, della dott.a XX, già ricordata come xx di un Comune XX e come strenua difensora della guardia medica locale e, dall’avvio della corrente Legislatura, assunta con chiamata diretta e con contratto a tempo determinato presso la Presidenza della Provincia con un rispettabile compenso mensile pari a 3.400,00.= euro lordi. Evidentemente troppo pochi per una persona con le sue competenze e capacità di gestire attività particolarmente complesse e così il Presidente ha deciso di riconoscere tanto impegno aumentando il compenso fino alla considerevole somma di euro 4.250,00.= lordi e per tredici mensilità, compenso che non si ricorda sia mai stato raggiunto per quel ruolo.

Sono decisamente bizzarre le linee di indirizzo della spesa pubblica di questa Giunta provinciale. Da un lato non ci sono i soldi per rinnovare i contratti pub- blici e del comparto della Sanità, in un momento particolarmente difficile e dopo aver precato lodi soprattutto per medici e infermieri e dall’altro piovono milioni per organizzare un concerto, oppure si trovano alcune “risorsine”, sulla spesa corrente ovvero su quel settore che necessiterebbe maggior controllo, per premiare i propri collaboratori.

Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere:

– a quanto sono ammontati i compensi mensili lordi per i collaboratori degli Uf- fici di Gabinetto della Giunta provinciale (Presidenza e Assessori) negli ultimi dieci anni;

– per quali ragioni tecniche si è deciso l’aumento del compenso mensile lordo della dott.a XX e, nel dettaglio, quali attività “particolarmente complesse” la stessa ha svolto “durante questo ultimo anno caratterizzato dalla situazione sa- nitaria emergenziale” e perché non faccia già parte del ruolo quello di assistere il Presidente anche nelle situazioni di emergenza che possono sempre verificar- si;

– quali sono, nel dettaglio, le “ulteriori attività” che si intendono affidare, in re- lazione alla situazione pandemica e fin da subito, alla dott.a XX, così come in- dicato dalla deliberazione in esame;

– se si ritiene di aumentare ulteriormente, nel prossimo futuro, il compenso della dott.a XX, al fine di parificarlo almeno a quello dei Consiglieri provinciali;
– in base a quali criteri si è stabilita la cifra di euro 4.250,00.= mensili per tredi- ci mensilità;

– quali e quanti altri aumenti di compenso mensile lordo sono stati deliberati a tutt’oggi per i collaboratori degli Uffici di Gabinetto della Giunta provinciale (Presidenza e Assessori) o quali si prevedono di deliberare, anche per pareggia- re il riconoscimento dato alla dott.a XX con quello attribuibile ad altri colalbo- ratori che hanno profuso pari impegno in attività particolarmente complesse ed in relazione alla pandemia in atto;

– se si intenda provvedere al rinnovo del contratto anche per gli altri dipendenti pubblici che hanno dovuto affrontare l’emergenza pandemica allo stesso modo dei collaboratori dell’Ufficio di Gabinetto della Presidenza.

A norma di Regolamento si richiede risposta scritta. Distinti saluti.

avv. Luca Zeni

Gruppo consiliare provinciale del Partito Democratico del Trentino

 

 

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