(Fonte: Walter Viola) – Il Consigliere provinciale Walter Viola ha depositato venerdì 12 maggio un disegno di legge intitolato Programmi e interventi a favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Alla firma di Viola si sono aggiunte quelle convinte dei colleghi Consiglieri di Progetto Trentino Marino Simoni e Gianfranco Zanon.
La proposta legislativa intende offrire una serie di opportunità e servizi in grado anzitutto di rispondere utilmente alle enormi preoccupazioni che attanagliano i genitori di persone con disabilità grave, quando si interrogano su quale supporto troveranno i loro figli allorché il loro sostegno verrà a mancare.
Si tratta del tema meglio conosciuto con l’espressione “dopo di noi”, che è stato recentemente oggetto dell’approvazione, a livello nazionale, della legge 22 giugno 2016, n. 112. Viola ha voluto mettere a punto un provvedimento che recepisca le finalità e l’impostazione della legge nazionale, ma adattandola alla realtà trentina, per tenere conto che la nostra Provincia autonoma vanta competenza legislativa primaria nell’ambito delle politiche sociali e che il nostro quadro normativo comprende già una serie di misure e interventi a beneficio dei disabili.
Altro elemento qualificante del ddl Viola è l’impostazione fortemente sussidiaria, che prevede un ruolo centrale dei soggetti del Terzo settore – associazioni familiari, cooperative sociali, altre realtà associative, fondazioni – che vantano una consolidata e apprezzata esperienza non solo nel dare rappresentanza alle esigenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie, ma anche nell’ideare, organizzare e realizzare un’ampia articolazione di servizi che l’ente pubblico è chiamato a riconoscere, a valorizzare e a supportare anche finanziariamente.
Il ddl Viola indica una serie strumenti operativi a partire dai progetti indiuvidualizzati e di riferimenti scientificamente riconosciuti per la valutazione del livello di disabilità delle persone che potrebbero essere destinatarie degli interventi previsti.
Tra questi, grande rilievo assumono quelli relativi alla dimensione abitativa: dal supporto finalizzato alla permanenza del disabile nel proprio domicilio allo sviluppo di competenze che accrescano l’autonomia della persona, anche con l’ausilio dell’informatica e della domotica; dalla creazione di soluzioni abitative di tipo familiare e di cohousing basate su logiche di mutuo aiuto al supporto alla domiciliarità in gruppi appartamento e fino al ricorso a soluzioni abitative extrafamiliari in particolari situazioni di emergenza.
La proposta legislativa prevede per l’anno in corso uno stanziamento pari a 800.000 euro, per risultare congruo con quello messo a disposizione delle regioni dalla normativa nazionale. A completare la proposta legislativa, la previsione di campagne informative, rivolte sia ai possibili beneficiari dei servizi sia alla promozione di un accresciuto impegno nell’inclusione sociale delle persone con disabilità.
Ed infine, la previsione di articolate modalità di verifica circa l’applicazione delle nuove norme e i relativi esiti, con il coinvolgimento della Giunta provinciale, del Consiglio provinciale e del Terzo settore.
In allegato il comunicato stampa:
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