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VATICANNEWS.VA * ANGELUS 15 AGOSTO: PAPA FRANCESCO, « VOLONTARIATO, È QUANDO CI ABBASSIAMO A SERVIRE I FRATELLI” CHE ANDIAMO IN ALTO »

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17.39 - martedì 15 agosto 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Il Papa: Come Maria, quando ci abbassiamo, andiamo in alto. Lode e servizio al centro delle parole del Papa durante la preghiera dell’Angelus in Piazza San Pietro nella Solennità dell’Assunzione. Il Pontefice loda il volontariato e indica come modelli Gesù e Maria: entrambi “salgono in alto glorificando Dio e servendo i fratelli”.

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Paolo Ondarza – Città del Vaticano

Gesù e Maria, due vite che vincono la morte e risorgono, percorrono la stessa strada: salgono in alto, glorificando Dio e servendo i fratelli. Lode e servizio sono i due aspetti messi in luce da Francesco all’Angelus in Piazza San Pietro nella Solennità dell’Assunzione della Vergine di fronte a circa 10mila fedeli. Come il Figlio sale verso Gerusalemme per donarsi sulla croce, così la Vergine che oggi contempliamo nella sua salita in anima e corpo alla gloria del Cielo, “sale verso una regione montuosa per aiutare la cugina Elisabetta”.

Volontariato. Amore che eleva la vita. “È quando ci abbassiamo a servire i fratelli”, osserva il Papa, “che andiamo in alto: è l’amore che eleva la vita”. Non è un cammino facile quello del servizio: “la Madonna, che ha appena concepito, percorre quasi 150 chilometri per raggiungere la casa di Elisabetta”. “Io ammiro il volontariato. Aiutare costa! – ammonisce il Vescovo di Roma – Lo sperimentiamo anche noi, nella fatica, nella pazienza e nelle preoccupazioni che il prendersi cura degli altri comporta”.

Pensiamo, ad esempio, ai chilometri che tanti percorrono ogni giorno per andare e tornare dal lavoro e svolgere molte mansioni a favore del prossimo; pensiamo ai sacrifici di tempo e di sonno per accudire un neonato o un anziano; e all’impegno nel servire chi non ha da ricambiare, nella Chiesa come nel volontariato. È faticoso, ma è salire verso l’alto, è guadagnare il Cielo!

Servizio e lode, la salute spirituale. Tuttavia rischia di essere sterile un servizio senza lode a Dio. “La gente noiosa che vive del chiacchiericchio è incapace di lodare”, fa notare il Pontefice: “C’è gente che si lamenta tutti giorni. Ma guarda che Dio è vicino a te, guarda che ti ha creato, guarda le cose che ti ha dato. Loda, loda! E questo è salute spirituale”.

Senza rimpianti e lamentele. Maria quando entra nella casa della cugina loda il Signore, osserva il Papa. “Chi ama Dio conosce la lode. E il Vangelo oggi ci mostra una cascata di lode: il Bambino sussulta di gioia nel grembo di Elisabetta”. La lode aumenta la gioia. La lode è come una scala: porta in alto i cuori. La lode eleva gli animi e vince la tentazione di abbattersi. Quanto fa bene lodare ogni giorno Dio, e anche gli altri! Quanto fa bene vivere di gratitudine e di benedizione anziché di rimpianti e lamentele, alzare lo sguardo verso l’alto invece che tenere il muso lungo! Francesco chiede a ciascuno dunque di porsi a confronto con le dimensioni del servizio e della lode:

Proviamo a interrogarci in proposito: vivo il lavoro e le occupazioni quotidiane con spirito di servizio? Mi dedico a qualcuno gratuitamente, senza ricercare vantaggi immediati? Faccio insomma del servizio il “trampolino di lancio” della mia vita? E pensando alla lode: so, come Maria, esultare in Dio? Prego benedicendo il Signore? E, dopo averlo lodato, diffondo la sua gioia tra le persone che incontro?

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