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URZÌ (FDI) * DIPLOMAZIA: « GRAVE SGARBO ISTITUZIONALE VERSO LA REPUBBLICA ITALIANA, IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI BOLZANO SI PONE SUL PIANO DEL PARLAMENTO AUSTRIACO »

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16.16 - domenica 3 aprile 2022

Sgarbo istituzionale grave e maldestro verso la Repubblica Italiana: il Consiglio provinciale si pone sullo stesso piano del Parlamento austriaco, lo fa con la carta intestata ma lo fa anche politicamente in vista della visita della sottocommissione parlamentare austriaca per l’Alto Adige.
Nel linguaggio della diplomazia un Parlamento si confronta con un parlamento, un Consiglio regionale (e nel nostro caso provinciale) tutt’al più con consigli regionali. Non con gli organi statali, perlomeno non senza la partecipazione delle istituzioni nazionali ospitanti, che in questo caso sono quelle italiane.

Invece dal programma diffuso dal Consiglio provinciale a firma della Presidente leghista Mattei della visita della sottocommissione parlamentare austriaca non c’è lo straccio di alcun contatto con le istituzioni repubblicane nazionali ma solo con quelle locali. Sciatteria diplomatica con una Provincia che si atteggia a staterello organizzando colloqui alla pari, tanto da collocare alla pari anche i due simboli delle rispettive istituzioni, un consiglio locale con quello del Parlamento austriaco.

Non a caso, va rilevato, la sottocommissione parlamentare austriaca è collocata nella commissione affari esteri. E come tale garbo e correttezza istituzionale avrebbero dovuto fare transitare la visita secondo i canali diplomatici di relazione fra i due stati, non trattando separatamente con il Consiglio provinciale che si è atteggiato a organo statuale indipendente autocostituito.

L’Italia che si è affidata al ministro degli esteri Di Maio ovviamente incassa e non fiata ma nell’ambiente diplomatico la questione è stata immediatamente oggetto di attenzione e riprovazione. Nel programma è accuratamente evitato ogni contatto con le istituzioni nazionali, a cominciare dal Commissariato del Governo. Un fatto osceno dal punto di vista della etichetta diplomatica.

Che è anche questione di sostanza: una commissione fatta di parlamentari di un paese estero gira per l’Italia non da turisti ma in visita ufficiale e nemmeno avvisa coloro che sono tenuti a garantire l’ordine e la sicurezza pubblici? In ogni caso avevamo accuratamente segnalato la questione al ministero all’annuncio unilaterale della visita. Immaginiamo che sia anche per questo che la visita ha preso via via più la forma di una gita che di un incontro istituzionale. Previste solo due piccole parentesi (un colloqui con Kompatscher che probabilmente dovrà spiegare la crisi in corso, neanche una bella occasione per mostrare qualcosa di simpatico) e una con i capigruppo del Consiglio provinciale.

Per il resto solo una degustazione enologica con buffet presso la “Felsenkeller” (cantina nella roccia) a Castel Varco, un pranzo a Cornaiano, una breve passeggiata verso piazza Walther per visitare i nuovi uffici dell’Euregio presso la Casa della Pesa e una passeggiata al monumento alla Vittoria attraverso il centro storico.
Insomma quello che doveva essere un incontro da leoni si è trasformato via via in una passeggiata allo zoo.

 

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Alessandro Urzì
Consigliere provinciale e regionale di Fratelli d’Italia

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