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UNITRENTO ED EMIT FLESTI * “JACQUES E IL SUO PADRONE”: « AL TEATRO SANBAPOLIS LO SPETTACOLO TRATTO DALL’UNICO TESTO TEATRALE DI MILAN KUNDERA, GIOVEDÌ 7 OTTOBRE ORE 20.30 »

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15.17 - giovedì 30 settembre 2021

Giovedì 7 ottobre al Teatro Sanbapolis lo spettacolo tratto dall’unico testo teatrale di Milan Kundera. “Un divertimento in tempo di peste”: la commedia è appuntamento finale della rassegna Seminario internazionale del Romanzo promossa dall’Ateneo con il Dipartimento di Lettere e Filosofia e il Centro di Alti Studi Umanistici (CeASUm). Biglietti e informazioni su:https://tinyurl.com/ytjy5wtz

«Un giorno, scortato solo da un contadino analfabeta, Don Chisciotte uscì di casa per andare a combattere i suoi nemici». Jacques e il suo padrone, unico testo teatrale di Milan Kundera, è il racconto del viaggio di un nobile francese di fine ‘700 e del suo valletto attraverso la propria memoria personale. A portarlo sulla scena giovedì 7 ottobre alle 20.30 al Teatro Sanbapolis di Trento sarà la compagnia Emit Flesti di Trento come momento conclusivo del Seminario internazionale del Romanzo, rassegna promossa dall’Università di Trento con il Dipartimento di Lettere e Filosofia e il Centro di Alti Studi Umanistici (CeASUm).

Scritta a Praga dopo l’invasione della Cecoslovacchia da parte dell’esercito sovietico, l’unica commedia del grande autore ceco rappresenta un “divertimento in tempo di peste”: l’amore, anche carnale, anche solo ricordato, diventa strumento di allegria che salva dal buio della storia. È un viaggio senza un “da dove” e un “verso cosa”, che attraversa con sfrenata leggerezza amori, avventure, tradimenti, delusioni, scherzi, rivalse, rammarichi, in un divertissement che trascolora nostalgia per la spensieratezza costantemente rimpianta.

«Nello spettacolo – si legge nella sinossi – si incontrano la profonda leggerezza di Milan Kundera, l’omaggio a Denis Diderot e l’ispirazione di un moderno Don Chisciotte. Sei attori danno vita a un testo di diciotto personaggi, in una danza scenica a tratti dolente che inneggia alla gioia e alla struggente festosità e che attraversa le vicende amorose di ciascuno di noi permettendoci di non prenderci troppo sul serio. Il testo risponde ancora oggi a quell’urgenza profonda di levità e risate, in un periodo cupo e privo di condivisione. Il buio che ha visto nascere “Jacques e il suo padrone” drammaticamente avvolge anche i nostri giorni, forse più sottile ma non per questo meno angosciante, perché non è il buio di un’aggressione armata ma quello del torpore, dello sbando, della deriva che stiamo vivendo».

«Il valletto e il suo padrone hanno attraversato tutta la storia dell’Occidente moderno. A Praga, città del grande addio, udivo allontanarsi le loro risate. A quelle risate io tenevo, con amore e con angoscia, come si tiene alle cose fragili e caduche – alle cose condannate a sparire». M. Kundera

 

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Scheda spettacolo
Prodotto da Emit Flesti, lo spettacolo è stato realizzato con il sostegno dell’Università di Trento (CeASUm), del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, di ITAS Assicurazioni e con il contributo di Fondazione Caritro e Provincia autonoma di Trento.

con Max Meraner, Alessio Dalla Costa, Giulio Federico Janni, Chiara Visca, Marta Marchi, Alessandra Frabetti
consulenza scientifica Massimo Rizzante
costumi Simona Randazzo
set and lighting design PLASMA
direzione tecnica Andrea Gagliotta
assistente alla regia Simone Panza
regia Silvia Marchetti

Biglietti e informazioni sono disponibili al link:
Lo spettacolo sarà messo in scena anche il 5 ottobre al Teatro Comunale di Pergine. Biglietti e informazioni per la data di Pergine al sito:

 

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foto: Emit Flesti

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