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UNIPOL / THE EUROPEAN HOUSE – AMBROSETTI * “WELFARE ITALIA INDEX 2022“ * « LA PROVINCIA DI TRENTO ANCORA IN VETTA ALLA CLASSIFICA, PUNTEGGIO DI 81,3, PER “EFFICACIA E CAPACITÀ »

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13.27 - giovedì 2 marzo 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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WELFARE ITALIA INDEX: LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ANCORA IN VETTA ALLA CLASSIFICA PER EFFICACIA E CAPACITA’
DI RISPOSTA DEL SISTEMA DI WELFARE.

Si conferma tra le migliori aree del Paese in diversi indicatori: è 2° per lo stato di salute della popolazione, per il minor tasso di disoccupazione e incidenza della povertà relativa. Ottiene buoni risultati per numero di posti asili nido autorizzati ogni 100 bambini tra 0 e 2 anni (33,3) oltre che per la spesa media regionale per utente fruitore: 10.824 euro rispetto a una media nazionale di 8.258 euro.

 

 

Conferma la propria posizione in merito agli indicatori di spesa dove mantiene la vetta della classifica. In peggioramento rispetto alla precedente rilevazione il tasso di dispersione scolastica: ora la provincia di Trento è 13° in classifica, perdendo 12 posizioni. Nel 2022 la Provincia autonoma di Trento si conferma al 1° posto tra le Regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare con un punteggio di 81,3 su una scala di valori che va da 0 a 100.

Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index 2022” – strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione e consente di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire – realizzato da “Welfare, Italia”, Think Tank nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti.

Il Welfare Italia Index viene presentato analiticamente all’interno del Rapporto Annuale del Think Tank “Welfare, Italia”, disponibile sul sito di Welfare Italia.Il Welfare Italia Index è basato su 22 Key Performance Indicator che misurano dimensioni di input[1], ovvero indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio (ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output1, ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).

La provincia di Trento anche nel 2022 emerge come una delle migliori aree del Paese in merito a diversi parametri analizzati dal Welfare Italia Index: è 2° per lo stato di salute della popolazione, per il minor tasso di disoccupazione (4,8% rispetto al 9,6% nazionale) oltre che di povertà relativa (5,5% vs 11,6% della media italiana).

Ottiene buoni risultati, inoltre, in tema di asili nido: la spesa media regionale per utente fruitore ammonta, infatti, a 10.824 euro rispetto a una media nazionale di 8.258 euro e i posti asili nido autorizzati ogni 100 bambini tra 0 e 2 anni sono 33,3, un dato che la posiziona 5° in classifica.

La provincia di Trento è, inoltre, quarta per spesa in interventi e servizi sociali con 248 euro pro capite rispetto alla media nazionale di 152 euro.Rispetto alla precedente rilevazione, mantiene la vetta della classifica in merito agli indicatori di spesa, mentre peggiora il proprio ranking se si prende in considerazione il tasso di dispersione scolastica: Trento perde, infatti, 12 posizioni ed è ora è 13° in classifica.

Infine, registra risultati lusinghieri se si guarda agli indicatori relativi alle forme pensionistiche complementari: è 1° per tasso di partecipazione (62%) e 4° per contributo medio versato per ogni sottoscrittore (2.750 euro rispetto ai 2.414 euro della media nazionale).

 

Nota 1 – I 22 Key Performance Indicator

Indicatori di risorse, pubbliche e private, allocate nella regione (indicatori di input)

Area sanitaria
spesa sanitaria pubblica pro-capite: ammontare allocato a una singola Regione tramite Fondo Sanitario Nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale (in euro pro-capite)
spesa sanitaria privata pro-capite: comprensiva delle due componenti di spesa intermediata e di spesa out-of-pocket sostenuta dalle famiglie residenti nel territorio regionale; (in euro pro-capite)

Area politiche sociali
spesa in interventi e servizi sociali pro capite: spesa in conto corrente impegnata dai Comuni delle diverse Regioni per l’erogazione dei sevizi socio-assistenziali (sono comprese spese in immobili, personale, attrezzature, costi di affidamento a terzi, ecc.); (in euro pro-capite)
spesa in Reddito e Pensione di Cittadinanza sul totale della popolazione regionale: come derivanti dal database ad hoc di INPS; risorse mensili in euro per ogni cittadino beneficiari di sussidi di disoccupazione NASPI -Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (individui beneficiari sul totale della popolazione attiva della Regione)

 

Area previdenza
spesa previdenziale su totale della popolazione anziana (over-65); assegno medio mensile sul totale degli over 65
contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza (Percentuale sul totale di PIL regionale);
contributo medio a forme di previdenza integrative (importo medio in euro versato per ogni sottoscrittore)
Area educazione e formazione
spesa pubblica per consumi finali legati a istruzione e formazione (percentuale sul totale del PIL regionale);
spesa media regionale per utente che usufruisce di asili nido (euro per bambino frequentante)

 

Indicatori strutturali di welfare (indicatori di output):

Area sanitaria. Meridiano Sanità Index (area “Stato di salute della popolazione”): valuta i risultati del sistema sanitario in termini di salute della popolazione attraverso un set di indicatori che comprende aspettativa di vita, mortalità, fattori di rischio per la salute degli adulti e dei bambini, tasso di prevalenza standardizzato per patologie croniche ad alto impatto e comorbidità; (indice sintetico di più indicatori);
Meridiano Sanità Index (area “Efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria”): valuta indicatori di appropriatezza di prescrizioni, prestazioni e ricoveri, che rappresentano anche delle proxy dell’efficienza organizzativa delle cure territoriali, indicatori di efficacia delle cure, un indicatore sulla degenza media in ospedale, la durata delle liste di attesa ed infine i livelli di immigrazione sanitaria per ciascuna Regione; (indice sintetico di più indicatori)

 

Area politiche sociali. Tasso di disoccupazione a livello regionale (percentuale su popolazione over 15 anni);
Percentuale di NEET (Not in Education, Employment or Training), (percentuale delle persone di età compresa tra i 15 e i 34 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione sul totale della popolazione di giovani della medesima fascia d’età della Regione);
Cittadini inattivi (percentuale sul totale della popolazione con più di 34 anni);
Part-time femminile involontario (lavoratrici con orario ridotto che dichiarano di avere accettato un lavoro part-time in assenza di opportunità di lavoro a tempo pieno) in quanto indicatore dell’esclusione delle donne nel mercato del lavoro; (tasso di part-time involontario tra occupati di 15 anni e oltre su 100 occupati part-time); Percentuale di famiglie in povertà relativa sul totale delle famiglie regionali;
Social housing: numero alloggi popolari a livello regionale registrato all’interno del Sistema Integrato di Fondi Immobiliari (FIA), così come rendicontato da Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr (numero di alloggi ogni 100mila abitanti della regione);

 

Area previdenza
Numero di pensionati ogni 100 abitanti;
Partecipazione a forme pensionistiche complementari: percentuale di lavoratori che hanno sottoscritto una forma previdenziale complementare di secondo o terzo pilastro (fondi negoziali, fondi aperti o Piani Individuali Pensionistici);

 

Area educazione e formazione
Tasso di dispersione scolastica (percentuale di studenti – sul totale degli studenti di scuola secondaria di secondo grado – che non riescono a raggiungere il titolo di studio o che non hanno le competenze previste dal titolo formale);
Posti disponibili negli asili nido autorizzati ogni 100 bambini della Regione tra 0 e 2 anni (posti ogni 100 bambini 0-2 anni)

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