(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Il ministro Salvini ha dichiarato ieri che sul fronte delle concessioni balneari sta lavorando per ottenere l’ok della Commissione Europea alla prelazione per gli uscenti e agli indennizzi sui lavori svolti. Inoltre la non scarsità di coste è dimostrata dai fatti.
“No al diritto di prelazione per gli uscenti che renderebbe le gare inutili, una presa in giro. No anche agli indennizzi che finirebbero per gravare sui contribuenti se pagati dal Governo o sui consumatori, se pagati dal vincitore che subentra nella concessione” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Chi ha in concessione la spiaggia deve recuperare gli investimenti fatti durante il periodo della concessione, non c’è ragione che lo Stato, dopo aver incassato per anni canoni irrisori e aver regalato continue proroghe delle concessioni, ora li pagasse pure per farli sloggiare, come se le spiagge non fossero del demanio. Dopo il danno di aver giù pagato per anni ombrelloni e sdraio a caro prezzo, ora ci sarebbe pure la beffa!” prosegue Dona. “Quanto alle spiagge che non sarebbero scarse, evidentemente il ministro non ha mai provato a cercare una spiaggia libera in alcune località turistiche” conclude Dona.