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” UNIAMOCI TRENTINO ” APS * VIDEOCAMERE SORVEGLIANZA: « IL SINDACO DI TRENTO PRENDA ATTO CHE PER MIGLIAIA DI CITTADINI LA PRIVACY È UN VALORE, NO AL MONITORAGGIO H24 »

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17.04 - martedì 5 settembre 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Vogliamo innanzitutto ringraziare il sindaco di Trento Franco Ianeselli per l’attenzione riservata alla manifestazione del 9 settembre di CUB e Uniamoci, che interrompe la totale mancanza di confronto, recentemente manifestata anche in occasione della consegna di migliaia di firme per chiedere la cittadinanza onoraria per Julian Assange.

Il sindaco ieri ha tenuto a precisare che nei progetti Marvel, Precrisis e Protector non ci sarebbero “volti, impianti che ascoltano quello che dicono le persone, nessun complotto”, con FBK ad aggiungere che “non si acquisiscono né conservano volti, si rilevano oggetti, persone e traiettorie ma i dati restano anonimi e non vengono diffusi”.

Sorvolando sulla parola “complotto” che nessuno di noi ha mai scritto o pronunciato, sintomatica della prevenzione del primo cittadino verso una associazione seria con oltre 3mila iscritti nata per difendere diritti costituzionali e soggettivi e non certo per vaneggiare, siamo costretti a chiederci se il sindaco e la Fondazione ignorino, omettano o sottovalutino ingenuamente ciò che prevedono i progetti in questione.

Citiamo ad esempio dal comunicato stampa ufficiale del Comune pubblicato anche da FBK l’8 maggio 2023 (L’intelligenza artificiale a servizio della sicurezza urbana – FBK):

(Marvel): “Trento è una delle città pilota in cui è sperimentata la “piattaforma tecnologica distribuita” che sta raccogliendo, attraverso le telecamere del sistema di video-sorveglianza di Trento e microfoni, materiale audio e video utile a segnalare la presenza di potenziali pericoli. […] Le telecamere e i microfoni utilizzati dal progetto MARVEL sono situati in piazza Dante, al parcheggio Zuffo, in piazza Santa Maria Maggiore, in piazza Duomo e in piazza Fiera.”

(Protector): “La piattaforma tecnologica di PROTECTOR prevede l’analisi dei dati raccolti dalle videocamere di video-sorveglianza e l’analisi dei social (Twitter e YouTube).”

Nei “Casi d’uso” dichiarati sempre nei documenti reperibili tra le delibere comunali, si specifica inoltre che tra gli scopi del progetto Marvel vi è “il monitoraggio di alcune aree al fine di individuare comportamenti criminali o antisociali” e il “verificarsi di eventi come assembramenti, scippi, aggressioni…”.

Quanto all’assicurata anonimizzazione e riservatezza dei dati, leggiamo dall'”Informativa sul trattamento dei dati personali da videosorveglianza utilizzati nell’ambito dei progetti europei Marvel e Protector” pubblicata tra le delibere : “I dati (sorgenti audio e video necessarie per l’allenamento degli algoritmi di intelligenza artificiale) sono comunicati a Fondazione Bruno Kessler […] Possono essere inoltre comunicati ai soggetti pubblici e privati che, in base alle vigenti morme di legge e di regolamento […] sono tenuti a conoscerli o possono conoscerli. […] I dati sono conservati per un periodo di tempo non superiore a sei mesi […] Decorso tale periodo, i dati sono cancellati o anonimizzati.

Dai documenti ufficiali, si evince dunque che, contrariamente a quanto dichiarato:
– vengono raccolti (o sono stati raccolti) anche dati audio e analizzati social network;
– il controllo non è finalizzato soltanto alla prevenzione di reati (per cui già le forze dell’ordine possono utilizzare telecamere, su mandato della magistratura e nell’ambito di un’indagine) ma anche di discrezionali comportamenti “antisociali” e “assembramenti”;
– i dati possono essere ceduti a terzi e
– vengono anonimizzati (il che presuppone che non lo siano, alla fonte) soltanto dopo 6 mesi.

E’ evidente che una tale quantità e delicatezza di dati non solo faccia gola a molte imprese private che potrebbero ricavarne vantaggi commerciali, ma siano anche rischiosissimi qualora finissero in mano a malintenzionati o volessero essere utilizzati da amministratori poco democratici per mantenere uno strigente controllo sui cittadini.

Il sindaco prenda atto che ci sono migliaia di cittadini onesti e incensurati che danno valore alla loro privacy e non accettano di essere sorvegliati h24 senza mandati da parte della magistratura.

Non dimentichiamo nemmeno la nuova “tassa occulta” che gli impianti di sorveglianza automatica del traffico stanno scaricando sulle spalle degli automobilisti, molti dei quali già in grossa difficoltà tra inflazione, costi energetici, caro-vita ecc: da una stima basata sui dati del primo mese di attivazione, solo in Via Brennero e alla galleria di Martignano il Comune potrebbe aver erogato multe per 6 milioni di euro, pari – per fare un paragone – a metà dell’IMIS raccolta a Rovereto nell’anno della sua introduzione. Problemi di cui probabilmente non riesce a rendersi conto chi – come il sindaco Ianeselli – abita in città, si muove in bicicletta e guadagna almeno 6mila euro al mese… I cittadini non ce la fanno più. Altro che ciclabili e vie ai 30 km/h che aumenteranno ancora le multe – e il traffico – in città…

 

Chiudiamo con due citazioni:

“Un popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza non merita né libertà né sicurezza”. (Benjamin Franklin)

“La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva”. (Sergio Mattarella).

 

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Uniamoci Trentino Aps
PS: Chiediamo a codeste redazioni, ma anche al sindaco Ianeselli, di smettere di screditare Uniamoci Trentino riducendola ad “associazione novax”. La nostra associazione – di cui fanno parte anche vaccinati – negli anni del Covid assieme al sindacato CUB ha aiutato a curare più di 10mila trentini abbandonati dalla sanità pubblica in “vigile attesa” mentre si vietava l’uso di farmaci che sono stati nei mesi successivi riconosciuti efficaci (i soli antinfiammatori avrebbero potuto evitare il 90% dei ricoveri – Istituto Mario Negri), ha lottato contro il sequestro di malati che in ospedale non potevano nemmeno parlare con i parenti, moribondi privati persino del conforto di un prete e anziani rinchiusi per mesi nelle RSA; ha difeso i bambini dall’obbligo di portare mascherine per ore a scuola (78 studi mondiali rivisti dalla prestigiosa libreria Cochrane hanno confermato che non avevano alcuna utilità); ha lottato per i cittadini ricattati e privati del lavoro con il green pass che più di un tribunale ha dichiarato anticostituzionale; si è schierato con medici, infermieri e Oss costretti a vaccinarsi persino dopo aver contratto il covid; ha difeso la libertà di informazione, creato gruppi sportivi e di trasporto per i ragazzini cacciati da palestre e autobus, sostenuto cittadini in difficoltà economica, offerto medici competenti per la cura dei danni vaccinali, denunciato in ogni sede ingiustizie e illeciti e molto altro. Abbiamo difeso salute, giustizia e libertà e ne andiamo fieri. Il tempo ci ha dato ragione su tutti i fronti. Basta con le etichette.

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