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“UNIAMOCI TRENTINO APS“ * INTELLIGENZA ARTIFICIALE: « “GRANDE FRATELLO”, PRESENTEREMO DENUNCIA A PROCURA TRENTO E GARANTE PRIVACY »

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16.29 - martedì 9 maggio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –

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Da Associazione preoccupata per la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, fra i quali quello alla privacy, non intendiamo assistere inerti all’avanzamento di una società del controllo basata su intelligenze artificiali, già utilizzate in altri paesi per mettere in atto sistemi di credito sociale, nei quali un “grande fratello” vigila su ogni azione, esternazione, scritto e addirittura intenzione, con la possibilità di esercitare censura, repressione preventiva, privazione della libertà.

Con la scusa della “sicurezza” questi sistemi di controllo stanno diventando ogni giorno più pervasivi nella vita dei cittadini, lo si è visto anche in questi ultimi anni nei quali molti social network hanno censurato opinioni contrarie a quelle governative (in ambito sanitario e bellico ma persino con un dilagante revisionismo storico delle informazioni online).

Il sindaco Ianeselli ha fatto del nostro capoluogo addirittura il capofila europeo (!) di queste sperimentazioni, prima col progetto C-Roads Italy 2 (13 semafori “intelligenti” e 2 autovelox su Via Brennero) che coinvolge enti sia pubblici che PRIVATI nell’ambito dello sviluppo di sistemi C-Its, Cooperative Intelligent Transport Systems), ora con questa ulteriore implementazione, senza chiedere ai cittadini se apprezzino il fatto che le loro comunicazioni via Twitter e Facebook siano state analizzate (e censurate?) attraverso il progetto PROTECTOR che il 30 aprile ha lasciato il passo al successore PRECRISIS (dettaglio che il sindaco si è guardato bene dal comunicare), o anche se – banalmente – siano così felici di essere multati (e privati di 6 punti di patente) ogni volta che, pur fermandosi, superano la linea orizzontale ad un semaforo rosso.

Quando, nel lontano 2014, furono attivate le prime 18 telecamere per controllare la ZTL, il vicesindaco Paolo Biasioli disse: “Non è un modo per aumentare le multe come si è sentito dire in giro”, affermazioni oggi smentite dai fatti, come sta accaduto con le sanzioni in Via Brennero. Inoltre i cittadini non sono stati minimamente informati sulle possibilità di tutelare i propri dati ed essere esclusi da sperimentazioni calate sulle loro teste senza aver chiesto loro alcun consenso.

Riteniamo sconcertante che dati video e audio, georeferenziazione attraverso i cellulari (progetto MARVEL) siano raccolti, analizzati e ceduti a società che nulla hanno a che vedere con la sicurezza. Le Forze dell’Ordine hanno già tutti i mezzi per prevenire e reprimere eventuali crimini, che sanno benissimo dove e quando possono essere commessi, senza bisogno che un algoritmo certifichi che aree come quelle della Portela o di Piazza Dante siano a maggior rischio rispetto ad altre.

Crediamo che le dichiarate finalità di sicurezza siano un cavallo di Troia per una società del controllo in cui non vogliamo vivere e che non vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli. Per questi motivi chiediamo al Comune di interrompere immediatamente i progetti annunciati, comunicando l’intenzione di presentare al più presto un esposto-denuncia alla Procura di Trento e al Garante della Privacy.

 

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Uniamoci Trentino Aps

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