L’autista ha raggiunto l’apice di una figura preziosa. Come tutte le cose preziose fin dall’inizio dei tempi vengono valorizzate, per la figura professionale di questo settore, tale concetto sembra non avere fondamento.
Purtroppo il comparto viaggiante ha subito una perdita di valorizzazione, non solo a livello lavorativo (sfruttati dalle aziende), ma anche e soprattutto economicamente.
Le strategie marketing delle varie aziende, di trasporto merci, che hanno portato le loro sedi all’estero, appropriandosi pure della titolarità di gestione anche delle risorse umane. Tale disciplina ha condotto ad un impoverimento della struttura Nazionale del trasporto; quindi ha sensibilizzato la consapevolezza alla popolazione, che si avvicinava a questo professione dignitosa, di nutrire scetticismo in tale figura.
La Provincia in Trentino, ha operato una strategia finalizzata ad arginare questa carenza adottando un finanziamento per il conseguimento delle patenti professionali per chi si trova purtroppo in disoccupazione.
Tutto ciò purtroppo non è servito a compensare la carenza notevole di questo settore, in quanto, la prospettive di guadagno non sono assolutamente proporzionate alle responsabilità civili e penali che la strada riserva.
Il futuro del Trasporto Persone – Merci si prospetta in salita e la preoccupazione esternata più volte dalla nostra organizzazione, in una crisi nel rispetto di tale figura, porterà uno sfruttamento degli autisti, idoneo a garantire i servizi pagando un prezzo a scapito della sicurezza.
La quotidianità che vivranno questi eroi, (malpagati) porterà i governi a lavorare molto per arginare questa crisi, se l’obbiettivo è quello di rendere prosperoso il paese Italia.
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Nicola Petrolli
Il segretario UILTRASPORTI del Trentino