Servizio Urbano di Trento, acquazzoni e ritardi, è sempre colpa dell’autista? Due giorni di acquazzoni estivi in Trentino e la viabilità subito ne ha risentito andando nel caos in diverse zone.
Trento, con la sua viabilità già piuttosto delicata, ha visto lunedì e martedì l’autostrada del Brennero e la tangenziale completamente bloccate con i veicoli alla ricerca di percorsi alternativi che, di conseguenza, bloccano l’intera città. Queste situazioni si verificano oramai quasi giornalmente e a risentirne sono, purtroppo, anche i nostri autobus.
I ritardi e la lentezza generale, comprensibilmente, si ripercuotono molto sull’ umore dei nostri cittadini che pretendono, tra l’altro, puntualità e mezzi pubblici non sovraffollati. Servono inderogabili scelte coraggiose da parte della politica, perché la scellerata scelta del risparmio ad ogni costo ci porta inevitabilmente a perdere quel presunto primato di eccellenza e funzionalità con cui il nostro territorio si fa bello.
Troppi progetti sulla viabilità, infatti, non hanno visto la luce e il traffico ormai è insostenibile. Aspetteremo l’inizio delle scuole per scaricare l’ennesima colpa sul trasporto pubblico, e in particolare sugli autisti?
Ci vogliono invece più corsie preferenziali e semafori intelligenti. Oltre a questo, si devono sistemare i turni di lavoro degli autisti che sono sempre sotto pressione. Le pause dei capolinea non sono sufficienti, i tempi di percorrenza sono fermi agli anni Ottanta.
Gli autisti di Trentino Trasporti, quindi, scappano dal servizio Urbano di Trento per trasferirsi a Rovereto o in altre località più tranquille, perché sono stufi di promesse elettorali, mai concretizzate, che – a differenza dei mezzi bloccati nel traffico – scorrono via come l’acqua.
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Per la UILTRASPORTI del Trentino
Il segretario
Nicola Petrolli