News immediate,
non mediate!
Categoria news:
OPINIONEWS

UIL – TRENTINO * ITEA: ” OK CACCIA AI ‘FURBETTI’, MA L’ASSESSORE SEGNANA SENTA LE PARTI SOCIALI PRIMA DI METTERE MANO AI MECCANISMI DI ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI “

Scritto da
19.21 - venerdì 14 dicembre 2018

Itea: bene la caccia ai “furbetti”, ma l’assessore Segnana senta le parti sociali prima di metter mano ai meccanismi di assegnazione degli alloggi a canone sociale. La Uil chiede che si riformi la “legge Dalmaso” del 2005; cambiato in una dozzina d’anni il concetto stesso dell’ “l’abitare”.

Bene il rinnovo del protocollo di convenzione Itea con la Guardia di Finanza per i controlli sugli assegnatari delle case pubbliche, la caccia ai “furbetti” che occupano in modo illegittimo gli alloggi pubblici. Ma se il nuovo Assessore Segnana pensa di metter mano ai criteri e parametri per l’accesso e/o la permanenza nelle case Itea, sarà bene si confronti prima anche con i sindacati e con le associazioni degli inquilini. Anzi, riattivi la Commissione Sociale di Itea, soppressa senza ragione dal Presidente Ghirardini, ed avvii il confronto sulle risultanze del Bilancio Sociale 2017 e sull’emergenza casa, anche in Trentino.

Infatti secondo il rapporto sulle locazioni 2018 di “Solo Affitti” il prezzo degli affitti ha accelerato anche nel 2018. Nel 2017 Trento risultava la seconda piazza d’Italia (+6,3%) per aumento percentuale dopo Trieste (+10,3%). Nel 2018, a fronte di un aumento medio nazionale del +3,1%, in provincia l’aumento medio della locazione residenziale risulta essere del +3,2% mentre in Italia le punte massime vengono registrate a Bologna (+10,9%) e Milano(+10,2%).

E nonostante la situazione del mercato locale offra buone condizioni per l’acquisto e le ristrutturazioni (in Trentino supportate anche dalle misure pubbliche provinciale di incentivo all’acquisto ed alla ristrutturazione delle abitazioni), sempre più italiani e trentini optano per una soluzione flessibile come l’affitto, un fenomeno già affermato a livello europeo che va affermandosi anche in Italia, per via della crisi e per il cambiamento dello stile di vita e condizioni lavorative dei cittadini italiani. Richiedono infatti la casa in affitto soprattutto giovani coppie senza figli, single e sempre più lavoratori in trasferta, che stanno lentamente avvicinandosi al numero degli inquilini studenti.

In Trentino rimane assolutamente enorme e bloccato il numero di alloggi privati sfitti, una situazione scandalosa che la Uil ha rimarcato più volte nel tempo e per la quale non si parla più del Fondo di garanzia per l’affitto, varato un paio di anni fa e finito nell’oblio, per inspiegate complicazioni burocratiche, unico strumento annunciato, ma appunto mai decollato, per rimettere sul mercato i tanti alloggi sfitti dei locatori privati.

Per la UIL del Trentino le soluzioni nella nostra Provincia non possono passare solo per l’estensione della platea dei beneficiari dell’integrazione canone delle locazioni private, ma piuttosto, attraverso il rilancio dell’edilizia pubblica, dei piani di hausing territoriale che realizzano alloggi a canone moderato da affiancare a quelli a canone sociale e con l’individuazione di sistemi di garanzia ai proprietari privati, spesso piccoli, che non affittano più i loro immobili.

Fondi di Garanzia pubblici, assicurativi, di Fondazioni bancarie e finanziare in grado di coprire i rischi delle possibili morosità o danni di questi locatari privati che potrebbero così affittare i tanti, troppi alloggi sfitti, che proprio per paura della morosità dilagante, gli stessi non affittano, con grave turbamento del mercato della locazione, sia dal punto di vista dei prezzi, che dell’aumento delle richieste di accesso all’edilizia pubblica.

La Uil chiede quindi che, al più presto, si proceda alla riforma della Legge Dalmaso (2005), non più adeguata al cambio epocale subìto anche dalla società trentina, per soddisfare le mutate esigenze date da diverse condizioni di lavoro e familiari dei lavoratori e delle lavoratrici, dei pensionati e delle pensionate che hanno sì bisogno di un’abitazione, ma sempre più in affitto, non in proprietà, e per trovare dei meccanismi in grado rimettere in circolo, oltre agli ancora troppi alloggi pubblici non locati, quel rilevante patrimonio privato abitativo “sfitto” cui si accennava poc’anzi.

La Uil del Trentino chiede quindi una maggior concentrazione degli amministratori e della nuova Giunta provinciale rispetto all’emergenza casa, che in tempo di crisi in modo particolare, come confermato anche da recenti inchieste sociologiche anche locali, resta per i giovani, per le famiglie dei lavoratori e dei pensionati uno dei temi più attuali, scottanti.

 

*

Walter Alotti
Segretario Generale
Uil del Trentino

Categoria news:
OPINIONEWS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DELLA FONTE TITOLARE DELLA NOTIZIA E/O COMUNICATO STAMPA

È consentito a terzi (ed a testate giornalistiche) l’utilizzo integrale o parziale del presente contenuto, ma con l’obbligo di Legge di citare la fonte: “Agenzia giornalistica Opinione”.
È comunque sempre vietata la riproduzione delle immagini.

I commenti sono chiusi.