Sono oltre 2,6 gli anziani over 80 a rischio di colpi di calore, disidratazione e malori che abitano nelle zone più roventi d’Italia. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat in riferimento all’ultima ondata di caldo africano che sta investendo la Penisola in particolare al centro sud e nelle isole. L’allerta di livello 2 – spiega Uecoop – scatta in presenza di “condizioni meteo che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili”, mentre quella di livello 3 – continua Uecoop – indica “condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”.
Ad avere i problemi maggiori sono proprio i grandi anziani fra i più esposti ai colpi di calore visto che – sottolinea Uecoop – hanno un sistema di termoregolazione meno efficiente, manifestano con maggiore facilità i sintomi dell’ipertermia e hanno una più alta vulnerabilità alle malattie respiratorie. Senza trascurare il fatto che gli anziani – evidenzia Uecoop – hanno in genere una minore percezione del bisogno di bere per idratarsi soprattutto con le alte temperature estive.
Negli ultimi anni gli sbalzi termici fra l’interno delle case e la temperatura esterna hanno portato a modificare le modalità di assistenza da parte delle cooperative e degli operatori specializzati – conclude Uecoop – con una maggiore attenzione per le conseguenze dei cambiamenti climatici sugli stili di vita delle persone, dall’alimentazione agli ambienti domestici, dall’uso dei condizionatori alle uscite all’aperto.