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TRENTO FILM FESTIVAL: PRESENTATA A MILANO L’EDIZIONE RECORD OLTRE 600 FILM ISCRITTI

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11.45 - martedì 4 aprile 2017

(Fonte: Ufficio stampa Trento Film Festival) – Milano: Superato ogni record con oltre 600 film iscritti alla rassegna. In programma 118 proiezioni, di cui 22 film in concorso e 110 eventi, tra serate alpinistiche, incontri, mostre e convegni. Tanti ospiti e grandi film per i 65 anni del festival: alpinismo, arrampicata, avventura, animali e rapporto uomo-ambiente i temi principali della manifestazione.

Il Trento Film Festival ha presentato oggi a Milano, alla Sede centrale del Cai, il programma della 65. edizione (che si svolgerà dal 27 aprile al 7 maggio) che si caratterizza per numerosi appuntamenti di grande richiamo, con tanti nomi celebri del mondo dell’alpinismo, del cinema, della cultura e dello spettacolo e per un programma cinematografico di alto livello, con 118 film selezionati, di cui 22 a concorso, su un totale di oltre 600 opere iscritte.

Il programma è stato illustrato dal presidente e dalla direttrice della rassegna, rispettivamente Roberto De Martin e Luana Bisesti e dal responsabile del programma cinematografico, Sergio Fant. Presente anche il presidente generale del Cai, Vincenzo Torti.

Tra gli ospiti anche Romano Prodi, Giuseppe De Rita e l’arcivescovo di Trento Lauro Tisi.

A MontagnaLibri celebri nomi della letteratura. Numerose iniziative per scoprire l’Islanda, Paese ospite della kermesse. Nasce “TFF Family” il programma del festival dedicato ai più piccoli

 

  • Il Trento Film Festival festeggia i 65 anni con un programma ricchissimo di appuntamenti e spettacolari serate evento all’Auditorium Santa Chiara, con grandi nomi dell’alpinismo, dell’arrampicata sportiva, dell’avventura e della cultura. Presenti anche volti noti del mondo dello spettacolo, da Teresa Mannino a Fabio Volo.
  • Per l’Islanda, “Paese ospite” della Sezione “Destinazione”, messo in campo un programma coinvolgente di attività realizzato in collaborazione con il Consolato Generale d’Islanda e il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.
  • Tre straordinarie serate alpinistiche: “Il fascino dell’impossibile”, con Reinhold Messner (27 aprile, alle 21, Auditorium S. Chiara); “Climbing games. Da Bardonecchia 1985 a Tokyo 2020”, con Adam Ondra e importanti nomi di ieri e di oggi dell’arrampicata sportiva (28 aprile, alle 21, Auditorium S. Chiara); “Metanoia: un omaggio e una rinascita”, con Thomas Huber, Roger Schaeli e Stephan Siegrist e la partecipazione di Connie Lowe (4 maggio, alle 21, Auditorium S. Chiara).
  • Reinhold Messner protagonista anche in veste di regista con la presentazione in anteprima italiana della sua versione cinematografica del film “Still Alive – Dramma sul Monte Kenya” (l maggio, alle 21, Supercinema Vittoria).
  • Spettacolare serata dedicata al nostro pianeta, “SOS terra, abbiamo un problema”, con l’astronauta Umberto Guidoni, il meteorologo Luca Lombroso  e la “copertina” di Teresa Mannino  (3 maggio, alle 21, Auditorium S. Chiara).
  • Grandi eventi sull’avventura con Mira Rai, la trail runner nepalese nominata da National Geographic “Adventurer of the Year 2017” (5 maggio, alle 21, Supercinema Vittoria) e l’esploratore Alex Bellini (7 maggio, alle 11, al Muse).
  • L’ambiente che ci circonda e il Monte Bondone al centro del festival con una serie d’iniziative con il Muse, il Comune di Trento, la Rete Riserve Monte Bondone, l’Apt Trento-Bondone.
  • Numerosi autori di prestigio a MontagnaLibri, da Mauro Corona a Franco Perlotto, da Robert Peroni a Paolo Cognetti.
  • Ricco programma di mostre ed esposizioni, dall’Islanda, alla montagna vista da prospettive diverse.
  • Per i più piccoli nasce quest’anno “TFF Family”, una vera e propria sezione della rassegna con tutte le attività svolte al “Parco dei Mestieri” e le iniziative rivolte in particolare ai bambini e alle famiglie.

 

 

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L’attenzione del festival per l’ambiente

«Anche quest’anno è stato superato, con oltre 600 film, il record storico d’iscrizioni, con opere provenienti da tutto il mondo – ha riferito il presidente del Trento Film Festival, Roberto De Martin – confermando ancora una volta, a 65 anni dalla lungimirante nascita da parte dei Soci fondatori, l’importante ruolo internazionale svolto dal festival, vissuto a livello mondiale sia come trampolino di lancio per autori e produttori, sia come vero e proprio laboratorio di idee, tendenze, prospettive riguardanti gli ambiti della montagna, dell’esplorazione e dell’avventura. Alla notorietà aumenta allo stesso tempo la responsabilità della rassegna che, come ormai sua tradizione, invita a riflettere, attraverso il cinema e la cultura, su temi di attualità fondamentali per la nostra vita, come quello del rapporto tra uomo e natura che deve essere ripensato alla luce della grave crisi ambientale che stiamo vivendo. I mutamenti climatici in atto stanno, infatti, modificando velocemente la nostra vita, costituendo forse l’urgenza globale più grave con cui si deve fare i conti, rappresentando sì un problema ambientale, ma anche e soprattutto sociale ed economico.

Durante il festival questi temi saranno affrontati con incontri, serate evento, film, nella consapevolezza che la montagna può offrire spunti per conoscere, scoprire e sperimentare stili di vita all’insegna dell’attenzione doverosa del nostro ambiente e a chi ci abita. Un’ottica, questa, non solo europea, ma avvertita anche in altre parti del mondo, così come ci ha confermato il numero uno della cinematografia argentina in occasione del decennale del loro film festival di montagna ad Ushuaia che sta convincendo gli organizzatori locali a seguire la nostra strada, occupandosi non solo degli exploit in montagna, ma anche di chi vive alle pendici delle alte vette».

Attenzione per l’ambiente e al ruolo educativo svolto dalla montagna condivisi in modo convinto anche dal presidente generale del Cai, Vincenzo Torti.

«In questo senso – ha evidenziato Torti – la storia del Cai è connotata da una profonda attenzione all’ambiente e dall’importanza che la frequentazione della montagna comporta in termini educativi soprattutto nei confronti dei giovani. L’andare in montagna è un’esperienza formativa straordinaria che fa accrescere nelle persone la consapevolezza di quanto sia fondamentale la salvaguardia del mondo di cui facciamo parte; un’attività che per questo il Cai ha sempre promosso e la cui importanza è stata riconosciuta anche da Papa Francesco che, nella sua enciclica verde “Laudato Sì”, evidenzia la positività di chi è capace di proporre alle nuove generazioni stili di vita sobri e rispettosi dell’ambiente.

La montagna, in questo senso, è un luogo paradigmatico per esprimere valori educativi fondamentali per la nostra vita quotidiana; un luogo che educa alla fatica, all’impegno personale, al raggiungimento degli obiettivi facendo i conti con le proprie capacità ed i propri limiti. Per questo il Cai si oppone ad un utilizzo in chiave consumistica del territorio, per mantenere sempre viva questa funzione educativa della montagna, così ben riproposta nelle varie iniziative proposte dal Trento Film Festival».

 

 

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Il  Paese “ospite”

«In collaborazione con il Consolato Generale d’Islanda di Milano – ha spiegato la direttrice del Trento Film Festival, Luana Bisesti – quest’anno andremo alla scoperta dell’Islanda, terra straordinaria per il suo ambiente naturale, dove è fortissimo e, allo stesso tempo, complicato il legame tra i suoi abitanti e il territorio. Faremo questo viaggio attraverso un ricco programma cinematografico, con opere in parte inedite in Italia; una serie affascinante di mostre, come quella di Guido Scarabottolo, autore del manifesto ufficiale di questa edizione; un calendario di eventi e d’incontri, durante i quali si racconteranno visioni anche personali di questo Paese, come quella dello scrittore e conduttore radiotelevisivo Fabio Volo che divide la sua vita proprio tra l’Islanda e l’Italia». Le diverse iniziative sull’Islanda sono realizzate con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

 

 

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Il programma e il manifesto ufficiale

«Per festeggiare i 65 anni della nascita del festival – ha continuato Luana Bisesti – quest’anno è stato realizzato un programma davvero ricco di film e appuntamenti, che si caratterizza sia per gli argomenti trattati, sia  per i tanti ospiti di prestigio che parleranno soprattutto di montagna, avventura e del rapporto uomo-ambiente. Come nella tradizione della rassegna cercheremo di destare emozioni, seminare curiosità, stimolare racconti e soprattutto accendere i riflettori su temi importanti della vita, a cominciare appunto dall’ambiente. Impegno, questo, espresso anche dal manifesto ufficiale della rassegna, realizzato  dall’artista e illustratore Guido Scarabottolo, dove la montagna è stata rappresentata nelle sue linee essenziali per essere esplorata, come ha detto l’autore, “alla ricerca di cose che sono dentro di noi”. Nel manifesto, infatti, emergono le linee essenziali delle montagne, quelle che l’occhio umano mantiene nel ricordo, quelle che fanno sognare e generano, come onde, nuove idee e sensazioni».

 

 

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I protagonisti delle serate evento

Tanti i protagonisti delle serate evento che si terranno come di consueto, dalle 21, all’Auditorium S. Chiara di Trento.

Si inizierà il 27 aprile, con Reinhold Messner che condurrà “Il fascino dell’impossibile”: anche con l’ausilio di esclusive immagini elaborate tramite rilevazioni satellitari, il grande alpinista ci porterà nella quarta dimensione della montagna, ripercorrendo lo sviluppo dell’alpinismo attraverso tredici cime leggendarie, tra cui il Monte Bianco, il Cervino, l’Aconcagua, l’Everest, il K2, il Nanga Parbat, l’Annapurna, il Masherbrum. Ma quest’anno la partecipazione di Messner al festival sarà doppia: il 1 maggio, alle 21, al Supercinema Vittoria, l’alpinista presenterà in anteprima italiana, in veste di regista, la sua versione del film “Still Alive – Dramma sul Monte Kenya”, diretto insieme a Hans-Peter Stauber. La proiezione del film sarà preceduta, alle 17.30, nella Sala conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, da un dibattito sul film, con lo stesso Messner, il programmatore e direttore di festival Paolo Moretti e il giornalista Sandro Filippini.

La storia dell’arrampicata sportiva, che nel 2020 debutterà alle Olimpiadi di Tokyo, sarà invece il tema della serata speciale del 28 aprile, dal titolo “Climbing Games. Da Bardonecchia 1985 a Tokyo 2020”. A condurla, con effetti speciali, sorprese e una scenografia straordinaria (per la regia di Sandro Filippini) sarà l’eclettico quanto fenomenale Adam Ondra, insieme a importanti nomi di ieri e di oggi di questa bellissima disciplina, tra l’arrampicatore e ballerino francese Antoine Le Menestrel.

Si tornerà a parlare di grande alpinismo il 4 maggio con dei protagonisti d’eccezione: il tedesco Thomas Huber e gli svizzeri Roger Schaeli e Stephan Siegrist, autori della prima ripetizione della “Via Metanoia”, sulla Nord dell’Eiger, realizzata 25 anni fa dall’altrettanto grande Jeff Lowe – appena insignito del prestigioso Piolet D’Or Carrière – il quale diede con questa impresa straordinaria una svolta alla sua vita. Durante la serata, dal titolo “Metanoia: un omaggio e una rinascita”, gli alpinisti racconteranno il perché hanno scelto di ripetere quella via che per Thomas Huber ha poi assunto un significato speciale, proprio come avvenne allora per Lowe. Sarà presente anche la moglie di Lowe, Connie.

L’avventura in montagna in chiave sportiva sarà, invece, al centro di una bellissima serata evento, il 5 maggio alle 21 al Supercinema Vittoria, in collaborazione National Geographic. Protagonista sarà la campionessa nepalese di trail running Mira Rai, nominata da National Geographic “Adventurer of the Year 2017” per i suoi straordinari successi in campo sportivo e per il suo impegno a difesa dei diritti delle donne. La storia di questa grande campionessa, raccontata nel film Mira che sarà proiettato nel corso della serata, ha commosso il mondo, essendo riuscita, da soldato bambina, a diventare un’atleta da record, superando i numerosi ostacoli sociali e culturali del suo Paese.

Fausto De Stefani,  il 30 aprile, alle 21, all’Auditorium S. Chiara, in collaborazione con Montura, condurrà invece “Nepal: tra sogni e realtà”, un evento solidale, il cui il cui incasso sarà devoluto alla Rarahil Memorial School di Kirtipur/Kathmandu. Alla serata parteciperanno, in collaborazione con la Sat, il Coro della Sosat e il Minicoro di Rovereto.

L’astronauta e divulgatore scientifico Umberto Guidoni e il meteorologo Luca Lombroso saranno i protagonisti, il 3 maggio, alle 21, all’Auditorium S. Chiara, della serata evento dedicata al nostro pianeta dal titolo “SOS Terra, abbiamo un problema”, con la partecipazione di Teresa Mannino, volto noto del mondo dello spettacolo, molto amata dal pubblico, che sarà  la protagonista della “copertina” dell’evento. I due ospiti dialogheranno con il giornalista Giorgio Zanchini, conduttore della nota trasmissione radiofonica “Radio Anch’io” di Rai Radio1, facendo anche uno straordinario viaggio nel cosmo per scoprire le missioni dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per monitorare lo stato di salute del nostro pianeta.

In tema di avventura, nell’ambito delle iniziative dedicate all’Islanda, il festival ospiterà anche il noto esploratore Alex Bellini (7 maggio, alle 11, al Muse) con i racconti delle sue ultime imprese con uno sguardo attento alle questioni ambientali.

Al festival anche lo scrittore e giornalista Marco Albino Ferrari con “La grande avventura nei libri (dei conquistatori dell’inutile)” presentazione-spettacolo della nuova collana dell’editore Hoepli “Stelle Alpine”, un vero e proprio viaggio attraverso gli scaffali dei grandi classici dell’alpinismo, da Ettore Castiglioni a Lionel Terray, con filmati d’epoca, immagini e le musiche dal vivo di Denis Biason (29 aprile, alle 21, Palazzo Lodron).

 

 

 

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Gli altri protagonisti del festival

 

Quest’anno sono davvero tanti gli ospiti di prestigio protagonisti del festival. Il 2 maggio, alle 18.30, l’Aula  Kessler del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, ospiterà rispettivamente, alle 11, Giuseppe De Rita, sociologo, presidente del Censis, che insieme al direttore de “l’Adige” Pierangelo Giovanetti, parlerà di “50 anni di ricerche Censis con la montagna del cuore”; alle 18.30, il presidente Romano Prodi che insieme a Pierangelo Schiera e al direttore del “Trentino” e “Alto Adige” Alberto Faustini parlerà della figura del fratello Paolo, con un evento dal titolo “Paolo Prodi: una guida per andare oltre le Alpi”.

Ospite del festival anche l’arcivescovo di Trento, Lauro Tisi (28 aprile, alle 11, Sala conferenze Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto) che insieme al vicario generale della diocesi di Belluno-Feltre, Luigi Del Favero, al teologo don Paul Renner e al presidente generale del Cai, Vincenzo Torti, parleranno del volume del Cai sul Sentiero Frassati. L’evento dal titolo “Sentiero Frassati: l’Italia in cammino” sarà moderato dal direttore del settimanale “Vita Trentina”, Diego Andreatta.

Il 4 maggio, alle 11, nella Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, sarà la volta di don Josef Hurton, fondatore delle Unità Cinofile del Soccorso Alpino. All’evento, dal titolo “50 anni con Don Hurton: da Solda ad Amatrice e Rigopiano”, parteciperanno, oltre al protagonista, il presidente nazionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas), Maurizio Dellantonio, il presidente del Cnsas – Servizio provinciale trentino, Adriano Alimonta, il presidente del Cnsas – Servizio provinciale Alto Adige, Giorgio Gajer, Markus Reinstadler e lo scrittore e giornalista Stefano Ardito.

 

 

 

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I convegni

La 65. edizione del festival sarà animata anche da importanti convegni, tra cui, “Il Cai e i sentieri protagonisti del dopo terremoto” (28 aprile, alle 15, Sala conferenze Fondazione Bruno Kessler), con il presidente generale del Cai, Vincenzo Torti , Paola Romanucci, presidente Sezione Cai Ascoli Piceno, Paola Virginia Gigliotti, dell’Università di Perugia, l’antropologo Annibale Salsa, Enzo Cori, componente del Direttivo centrale Cai, Armando La Noce, presidente Commissione centrale escursionismo Cai e Antonio Montani, vicepresidente generale del CAI.

“La montagna senza barriere: tra limiti e opportunità – Un differente approccio alla montagna-terapia”, sarà invece il tema della tavola rotonda con Luigi Festi, Luca Calzolari, Sandro Filippini, Franco Perlotto, Paola Gigliotti, Guido Giardini, Jean Pierre Fosson, Hubert Messner, Cristiano Gobbi e Claudio Sartori. A moderare sarà Luigi Festi, presidente della Commissione centrale medica del Cai, coadiuvato da Luca Calzolari, direttore della rivista “Montagne360” (30 aprile, alle 17, Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto).

Come tradizione, il festival ospiterà il convegno di medicina di montagna organizzato dalla Società italiana medicina di montagna e dalla Commissione centrale medica del Cai, con la direzione di Antonella Bergamo, che quest’anno verterà sui temi del farmaco in montagna tra etica e necessità (29 aprile, alle 9, Sala conferenze Fondazione Bruno Kessler).

L’arrampicata sostenibile sarà il tema del convegno organizzato da Uisp-Comitato del Trentino e dall’associazione Block&Wall. All’evento parteciperanno un rappresentante dell’organizzazione San Vito Climbing festival, gli alpinisti Heinz Mariacher e Alessandro Gogna, Maria della Lucia, dell’Università degli studi di Trento (29 aprile, alle 17, Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto).

L’archeologia e le ricerche in montagna in Trentino saranno invece i temi del convegno organizzato dalla Soprintendenza beni culturali della Provincia autonoma di Trento. In particolare durante l’evento saranno presentate le indagini, dalla Preistoria alla Grande Guerra, condotte in ambiente montano da istituzioni e associazioni del Trentino (4 maggio, alle 9, Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto).

Il panorama italiano dei videogiochi dedicati al mondo della montagna sarà il tema dell’Industry Day.   Factual e territori, con Discovery, Sky e Rai.  One to one, distribuzione. Seguirà la tavola rotonda sul tema del cinema di alpinismo e di montagna in Italia, con Gaetano de Blasio di Palizzi, Carlo Marzorati, Anastasia Plazzotta, Guido Casali, Piero Carlesi e Pino Brambilla. A moderare sarà Gaetano Maiorino (5 maggio, alle 9.30 sala Conferenze della Fondazione Bruno Kessler).

L’escursionismo come banco di prova per un turismo compatibile con un confronto con i documenti Uiaa, sarà il tema della manifestazione con Roberto De Martin, Dante Colli, Irene Affentranger, Piero Carlesi, Andrea Bianchi (5 maggio, alle 10.30, sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto).

Durante il festival si riuniranno anche le biblioteche sezionali del Cai, con il XIX Convegno Bibliocai (6 maggio, alle 9.15, Casa della Sat).

 

 

 

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MontagnaLibri

La rassegna internazionale MontagnaLibri, giunta alla 31. edizione, anche quest’anno ospiterà numerosi autori, da Mauro Corona a Franco Perlotto, da Robert Peroni a Paolo Cognetti, ma anche giornalisti, editori, per presentare le opere di maggiore successo, alcune delle quali in anteprima. Durante la rassegna saranno presentati anche i vincitori del Premio Itas del libro di montagna, giunto alla 43. edizione, con 13 finalisti su un totale di 122 opere presentate da 70 case editrici (3 maggio, alle 11.30, Sala conferenze Fondazione Bruno Kessler). Con Itas saranno realizzati anche una serie d’incontri letterari.

Tra gli autori che parteciperanno agli appuntamenti “Emozioni tra le pagine” Umberto Matino, con il suo nuovo giallo “L’ultima Anguana” (28 aprile, 18.30, Palazzo Lodron); Paolo Castellino, con “C’è un tempo per sognare-La storia di Gianni Comino” (30 aprile, alle 18, Palazzo Roccabruna); Massimo Dorigoni con “Montagne senza vetta”, un libro patrocinato dal Tavolo trentino della montagna, con la prefazione di Tamara Lunger e le testimonianze di 22 celebri alpinisti che raccontano la loro esperienza di rinuncia alla vetta. Il ricavato della vendita del libro sarà destinato alla dotazione dei rifugi alpini più difficili da raggiungere di defibrillatore semiautomatico (30 aprile, alle 18.30, Sede Sosat); Paolo Cognetti con “La montagna così lontana, così vicina”. Il celebre scrittore, autore de “Le otto montagne”, in dialogo con Carlo Martinelli, incontrerà gli studenti e il pubblico (2 maggio, alle 10, Sala conferenze Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto); Stefano Morosini, con “Il meraviglioso patrimonio. I rifugi alpini in Alto Adige/Südtirol come questione nazionale (4 maggio, alle 17.30, Nuovo spazio alpino Sat); Bepi Pinter con “L’ombra di Baloo” (5 maggio, alle 16.30, Nuovo Spazio alpino Sat); lo scrittore, alpinista ed esploratore altoatesino Robert Peroni che da oltre quarant’anni vive in Groenlandia per difendere la cultura degli Inuit, che in dialogo con Fausta Slanzi presenterà “In quei giorni di tempesta” (5 maggio, alle 18, Palazzo Roccabruna).

Ma MontagnaLibri riserva anche molte altre sorprese con eventi diventati ormai dei veri e propri  appuntamenti fissi per il pubblico, come il “Salotto letterario”, le “Prima a Roccabruna”, gli “Incontri”, a cominciare dalla serata evento con Mauro Corona e Luigi Maieron che presenteranno “Quasi niente” (1 maggio, alle 19, Sala della Filarmonica). Corona, con il presidente del Trento Film Festiva, Roberto De Martin, tornerà protagonista anche il 3 maggio alle 17.30, alla sede della Sosat, per la presentazione del libro “La montagna presa in giro di Bepi Mazzotti”.

Alla rassegna parteciperanno, tra gli altri, Annibale Salsa e Elio Caola, in dialogo con Franco de Battaglia con “La Sarca. Luogo delle diversità” (28 aprile, alle 11, Spazio espositivo MontagnaLibri); Franco Michieli, con “L’estasi della corsa in montagna” e Dario Franceschini, con “Confessioni di un runner d’alta quota” (29 aprile, alle 18, Palazzo Roccabruna); Franco Perlotto, in dialogo con Mirella Tenderini, con “Spirito Libero” (1 maggio, alle 11, Spazio espositivo MontagnaLibri); ancora Mirella Tenderini con Max Solinas con “Yosemite ieri e oggi” (2 maggio, alle 17.30 Spazio espositivo MontagnaLibri); Roberto Mantovani e Daniele Lira con “La lunga storia di Agostino Gazzera” (2 maggio, alle 18, palazzo Roccabruna); Fiorenzo Degasperi con “La Via Claudia Augusta” (4 maggio, alle 18, Palazzo Roccabruna).

 

 

 

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Le mostre

 

Un programma ricco anche di mostre ed esposizioni, con tematiche che spaziano dal Paese ospite, l’Islanda, alla montagna vista da prospettive diverse.

La prima grande mostra del festival, dedicata al grande Carlo Sartori, dal titolo “La vita, la natura e il Volto” (Retrospettive) a cura Gianluigi Rocca e Alessandro Togni, sarà inaugurata  il 20 aprile, alle 18.30, a Palazzo Trentini, Via Manci, 2 Trento; la mostra sarà allestita fino al 14 maggio. L’esposizione dedicata al pittore contadino (1921 Ranzo di Vezzano – 2010 Trento) mette in luce i suoi tre diversi temi pittorici che fortemente hanno caratterizzato l’intero percorso artistico di tutta la sua esistenza. Nelle Sale dello Spazio delle Arti  (Via Paradisi 7 – Trento)  verrà inoltre allestita la mostra dedicata ai disegni di Carlo Sartori, dal 27 aprile al 28 maggio.

Giovedì 27 aprile alle 12 a Palazzo Roccabruna sarà la volta di “Etichette delle montagne. Immagini di commercio”. L’esposizione, realizzata dal Museo Nazionale della Montagna di Torino con le proprie collezioni, è un “viaggio” tra prodotti commerciali di diverse epoche e Paesi. Immagini di montagne, alpinismo, sci, esplorazioni, regioni polari spiccano sulle etichette e sui contenitori cartacei, in un percorso ideale che si sviluppa in oltre 150 anni, dalla seconda metà dell’Ottocento fino ai nostri giorni.

Il 28 aprile, a Palzzo Lodron, apertura della mostra “Ex libris delle montagne”, incisori di vette”. L’esposizione, a cura del Museo Nazionale della Montagna, è dedicata agli ex libris, nati per contrassegnare la proprietà dei volumi e propone un percorso iconografico ricco e raffinato, in cui la montagna è protagonista indiscussa, realizzato da noti artisti mediante diverse tecniche di stampa.

Alle ore 15 al Foyer dell’Auditorium Santa Chiara Carlo Tavagnutti ci fa riscoprire la magia della montagna con la mostra fotografica “Nell’incanto delle Alpi Giulie”, mentre alle 17, allo spazio archeologico del SASS, RifugioPlus in collaborazione con Accademia della Montagna torna a esporre i modelli plastici realizzati dagli studenti del Laboratorio didattico di Architettura e composizione architettonica 3 del corso di laurea in Ingegneria edile – Architettura dell’Università di Trento. Duplice appuntamento in tema Islanda: alle 17.30  la Sala Thun di Torre Mirana si colorerà della mostra “Guido Scarabottolo, viaggio in Islanda”, autore del manifesto della 65. edizione del Trento Film Festival, in collaborazione con la Fondazione Štěpán Zavřel di Sarmede; mentre le Cantine di Torre Mirana  ospiteranno la mostra fotografica di Sonia Santagostino “La rinascita dell’uomo nella natura”, con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Il 28 aprile, alle 18, al Palazzo delle Albere la mostra “Un paese mille paesaggi. Le montagne d’Italia viste da L’Altro Versante”con le immagini di Maurizio Biancarelli, Bruno D’Amicis, Luciano Gaudenzio e Marco Rossitti.

 

 

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Il Parco dei mestieri

 

Importante novità quest’anno per la parte del festival dedicato ai più piccoli e agli alunni delle scuole elementari e medie della provincia: è nato infatti “TFF Family”, una vera e propria sezione della rassegna che racchiude tutte le attività che si svolgeranno al “Parco dei Mestieri”, giunto alla tredicesima edizione, e le iniziative aperte al pubblico rivolte in particolare alle famiglie.

Il Parco dei Mestieri, organizzato come ogni anno nel bellissimo giardino vescovile in via S. Giovanni Bosco 1, ospiterà un ricco programma di appuntamenti e attività, in collaborazione con Vita Trentina e Radio Trentino inBlu, Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, Muse – Museo delle Scienze,  WWF – Trentino Alto Adige, Collegio delle Guide Alpine del Trentino, Parco Naturale Adamello Brenta, Gruppo Speleologico Trentino. Collaborano anche l’Istituto “Tambosi”, l’Istituto Pavoniano “Artigianelli” per le Arti Grafiche e l’Azienda Forestale di Trento e Sopramonte.

Come di tradizione, il Trento Film Festival propone un percorso di avvicinamento al cinema dedicato agli studenti delle classi elementari e medie della provincia di Trento. Il Parco, oltre che per le scuole, sarà aperto al pubblico per tutta la durata del festival, proponendo una serie di appuntamenti, attività e laboratori, pensati per i più piccoli.

Il ricco programma di eventi include, domenica 7 maggio, alle 16.30, lo spettacolo di burattini “Il circo della Ghironda”, della Compagnia La Ghironda di Forlì, in collaborazione con Vita Trentina e Radio Trentino inBlu. Sabato 6 maggio alle 16.30, verranno presentati i progetti della FIRST® LEGO® League Italia, un campionato di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi, applicandoli a problemi di grande interesse generale, ecologico, economico e sociale.

Realizzata anche una cartolina, illustrata dall’artista Guido Scarabottolo (allegata nella cartella stampa) 118 con l’elenco di tutti i laboratori didattici per famiglie alla scoperta del mondo della montagna.

Il programma “TFF Family”propone inoltre due proiezioni dedicate alle famiglie: “Sasha e il Polo Nord” (2015), recente film di animazione del francese Rémi Chayé (30 aprile, alle 15.15, al Cinema Multisala Modena) e “Son tornata per te – Heidi” (1952), di Luigi Comencini, tratto dal romanzo omonimo di Johanna Spyri (7 maggio, alle 17, al Cinema Multisala Modena).

A Trento anche il capolavoro “Save the world”, dell’artista Fatmir Mura (sabato 29 aprile alle 17.30 presso il Teatro Cuminetti, Via Santa Croce 67). Uno spettacolo innovativo e unico nel suo genere, fatto di bolle di sapone, acqua, terra e luce, tramite cui l’artista dà vita a un caleidoscopio infinito di personaggi e universi fantastici, facendo riflettere il pubblico sull’importanza del nostro pianeta.

 

 

 

 

 

In allegato i documenti contenuti nel comunicato stampa:

 

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