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TELERISCALDAMENTO: FUGATTI INTERROGA, A COREDO UN INVESTIMENTO O UN DANNO?

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08.05 - giovedì 26 gennaio 2017

(Fonte: Maurizio Fugatti) – Il teleriscaldamento a Coredo fu avviato nel novembre 2007 per un importo superiore agli 8 milioni di Euro grazie all’installazione di una centrale termica sita nelle vicinanze del paese. Oltre l’area artigianale, quest’ultima sarebbe composta da due caldaie di produzione del calore ed acqua calda; l’una a cippato mentre l’altra a metano. Nel 2013 la società Bel Coredo Spa presentava però un debito con gli istituti di credito pari a 4.199.249 euro con un numero di utenze pare stazionario nonostante la campagna fatta sul territorio, chiudendo sembra il bilancio al 30.06.2013 con un utile di 16.462 euro. Proprio durante l’Assemblea di approvazione del bilancio, il Comune di Coredo (uno degli azionisti della società) sollevò alcune critiche alla gestione auspicando sembra nell’abbattimento dei costi di allacciamento e nel monitoraggio nel gradimento del servizio degli utenti.
Considerata la situazione, lo scorso anno la società avrebbe quindi deciso di ridurre il capitale sociale (pare da circa 1,4 mln di euro a 300.000 euro) e introdurre un amministratore unico anziché continuare con un Cda composto da sette membri. Ma nonostante tale scelta, la situazione finanziaria continuerebbe a peggiorare sollevando quindi numerosi dubbi sui reali benefici di tale servizio che, sin dalla sua nascita, ha visto il paese spaccarsi in due.
Ad oggi pare inoltre che il Comune di Predaia abbia deciso di dismettere le quote societarie, pur lasciando aperta la possibilità di ripensamento nel caso in cui la società presenti un andamento migliore.
A fronte di ciò ci si chiede se non sarebbe stato più opportuno prevedere l’allacciamento delle utenze di Coredo alla rete del metano già presente da anni a Taio e Vervò, considerato anche il costo inferiore di quest’ultimo rispetto al teleriscaldamento.

Tutto ciò premesso,
si interroga
il Presidente della Provincia per sapere:

1. Secondo quali criteri l’ex amministrazione del Comune di Coredo (ora appartenente al Comune di Predaia) ha deciso di introdurre il teleriscaldamento;
2. Se corrisponde al vero che l’introduzione del teleriscaldamento sarebbe costata 8 mln di euro;
3. Per quale motivo non è stato deciso di allacciare le utenze di Coredo alla rete del metano già
presente da anni a Taio e Vervò;
4. Quale la compagine amministrativa di Bel Coredo Spa dalla sua nascita ad oggi e secondo quali criteri di nomina è stata costituita;
5. Quale sia stato il fatturato annuo della società Bel Coredo Spa dalla sua istituzione ad oggi (specificare per ogni anno sia incassi sia perdite);
6. Quanti utenti usufruiscono a Coredo del teleriscaldamento (specificare numero per anno) e quanto uso dello stesso (per anno) hanno fatto;
7. Per quale motivo si è deciso di allacciare gli edifici pubblici al teleriscaldamento visto il costo dello stesso piuttosto che risparmiare e puntare al gasolio;
8. Se corrisponde al vero che il Comune di Predaia venderà le proprie quote e attraverso quale procedura;
9. Ad oggi quali Comuni risultano essere sprovvisti della rete metano e per quali motivazioni;
10. Quanto si è investito ad oggi per la realizzazione della rete a metano.

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.

 

 

 

 

In allegato l’interrogazione:

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