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TAR TRENTO * INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO 2022: PRESIDENTE ROCCO, « NEL 2021 DEFINITI 180 RICORSI, PER IL NOT LA VICENDA POTREBBE DURARE ANCORA A LUNGO » (ALLEGATO PDF)

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09.35 - giovedì 31 marzo 2022

TRIBUNALE REGIONALE DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA DEL TRENTINO – ALTO ADIGE/SÜDTIROL SEDE DI TRENTO.

INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO 2022 RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ SVOLTA NELL’ANNO 2021.

RELAZIONE DEL PRESIDENTE

*

Stimate Autorità, Rappresentanti delle Avvocature pubbliche e del libero Foro, Rappresentanti degli Organi di informazione, Signore e Signori,
Come lo scorso anno, allorquando ho iniziato a redigere questa Relazione, ossia nell’ultima settimana del mese di gennaio, non avevo alcuna certezza se l’Anno giudiziario 2022 di questo Tribunale si sarebbe aperto con una cerimonia in presenza – sia pure con un numero di invitati forzatamente ridotto – oppure svolta da remoto: l’incertezza sulla situazione pandemica, che ormai si prolunga da oltre due anni, rendeva impossibile ogni pronostico.

Per di più, sussisteva comunque la difficoltà di individuare la stessa data dell’eventuale cerimonia, determinata dalla circostanza che essa doveva comunque svolgersi in una giornata obbligatoriamente successiva a quella dell’apertura dell’Anno giudiziario presso il Consiglio di Stato, a sua volta incerta nei suoi tempi in dipendenza dell’avvenuta elezione del Presidente Filippo Patroni Griffi a Giudice della Corte Costituzionale e dell’allora non ancora avvenuto insediamento di Franco Frattini quale suo successore.

Inizio pertanto questa Relazione indirizzando a questi due illustri Magistrati appartenenti al nostro plesso giurisdizionale, da parte mia e anche a nome di tutti i Colleghi di questo Tribunale, le più vive felicitazioni e i più fervidi auguri per gli alti incarichi a cui sono stati chiamati a degno coronamento dei lunghi anni di meritevole servizio che hanno prestato nella Giustizia Amministrativa e nelle altre Istituzioni presso le quali hanno svolto le proprie funzioni con pari competenza e onore.

Unisco a tale augurio anche quello che formulo al Collega Luigi Maruotti, recentemente nominato Presidente Aggiunto del Consiglio di Stato dopo un altrettanto lunga e meritevole carriera.

Nel frattempo è fortunatamente migliorata la situazione sanitaria nel territorio trentino, e il nostro Tribunale ha pertanto potuto ottenere dalla Provincia l’utilizzo – sia pure a capienza di posti limitata – di questa prestigiosa Sala dedicata al Maestro Fortunato Depero, illustre Figlio di questa Terra, per la cerimonia di apertura di quest’Anno giudiziario 2022.

Ringrazio pertanto l’Amministrazione Provinciale per la sua generosa ospitalità, confidando che anche questo nostro odierno evento possa costituire un utile contributo per quella generale ripresa in presenza di pubblico di tutte le attività d’interesse collettivo, da noi tutti auspicata e comunemente sentita come indispensabile ritorno alla normalità per la vita di questa Città, di questa Provincia, di questa Regione e di questa nostra Italia.

Come ho già avuto modo di evidenziare anche nelle mie relazioni introduttive dei precedenti anni giudiziari, questa cerimonia inaugurale costituisce un indispensabile momento di verifica dello stato della giustizia amministrativa con particolare riguardo al territorio di competenza: stato della giustizia che si sottopone non soltanto all’attenzione di coloro che, per motivi istituzionali o professionali hanno interesse ad esserne informati, ma anche alla riflessione dei cittadini ai quali dobbiamo dare il rendiconto dell’attività svolta, dei risultati conseguiti e dell’attuale stato delle diverse problematiche che siamo chiamati ad affrontare; e ciò, se non altro, perché i provvedimenti giurisdizionali che emettiamo sono intestati al nome del popolo italiano proprio in quanto anche la legittimazione del potere giudiziario promana da quella sovranità popolare che costituisce il primo postulato della nostra Costituzione.

L’incertezza sul se, quando e come avverrà la presente cerimonia mi induce pertanto a prevedere pure la deprecata ipotesi della semplice diffusione di questo documento mediante la sua inserzione nel sito istituzionale di questo Tribunale https://www.giustizia- amministrativa.it/web/guest/trga-trento, a libera disposizione di tutti quanti ne siano interessati.

Premesso tutto ciò, reputo come lo scorso anno di iniziare questa Relazione con alcuni cenni sulla tragedia pandemica e sulla disciplina giuridica emergenziale che è stata emanata al riguardo con inevitabile riflesso pure sull’attività giurisdizionale.

Non posso peraltro dimenticare che in queste ultime settimane all’emergenza pandemica è stata rubata tragicamente la scienza mediatica dalla guerra scoppiata tra Russia, Bielorussia e Ucraina alla frontiera orientale dell’Unione Europea e che sta aggiungendo ulteriori e ancor più devastanti conseguenze non solo per quei sfortunati popoli ma per l’umanità intera, pur già duramente provata dal dilagare del Covid-19.

C’è un forte legame intrecciato dalla storia tra la gente del Trentino e quella dell’Ucraina, e del quale occorre conservare memoria.

Gran parte dei coscritti trentini furono inviati a combattere le truppe russe in Galizia, regione occidentale dell’Ucraina, durante la prima guerra mondiale, indossando l’uniforme austro-ungarica e pagando un tributo di quasi 11.000 morti, per gran parte dimenticati e che ivi a tutt’oggi giacciono in cimiteri di guerra.

E Nuto Revelli, ufficiale di quella Divisione Tridentina che ruppe a Nikolajevka l’accerchiamento nemico consentendo ai nostri alpini stremati dal freddo e dalla fame di porsi in salvo, scrisse su La Stampa nel gennaio del 1963 che “la popolazione ucraina – per pietà, simpatia o per ordine ricevuto dalle autorità russe – fu sollecita nell’alleviare sofferenze, offrì da mangiare, vestire e possibilità di riposo ai soldati dell’Armir”. Ora tocca dunque a noi, dopo quasi 80 anni, onorare con riconoscenza il debito di quella solidarietà ricevuta da chi a sua volta non sempre disponeva del necessario per sopravvivere.

 

 

 

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