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SUONI DELLE DOLOMITI: BRUNELLO E KREMERATA BALTICA AL SORGERE DEL SOLE

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16.00 - domenica 23 luglio 2017

(Fonte: Ufficio stampa Trentino Marketing) – In 2000 per l’Alba de I Suoni delle Dolomiti. A Pra Castron di Flavona un concerto aI sorgere del sole conclude una settimana di eventi, un festival nel festival che ha visto protagonisti i musicisti della Kremerata Baltica e Mario Brunello.

Non poteva finire meglio la Campiglio Special Week, progetto nuovo proposto all’interno de I Suoni delle Dolomiti, con l’Alba che ha richiamato ai quasi 2500 metri di quota di Pra Castron di Flavona sulle Dolomiti di Brenta circa 2000 persone.

Quello che è stato una sorta di “festival nel festival” e che nelle parole di Mario Brunello – protagonista di questi giorni assieme all’orchestra della Kremerata Baltica – “ha voluto incrociare chi calca i sentieri così come chi invece rimane a valle, è stato un crescendo continuo giorno dopo giorno”.

Sono state toccate cime così come chiese e luoghi da concerto, sempre con programmi nuovi resi possibili dalla straordinaria bravura e professionalità della Kremerata Baltica e di Mario Brunello.

Il sodalizio tra il violoncellista montanaro e i membri dell’orchestra creata da Gidon Kremer e punto d’incontro per i migliori talenti dell’area baltica, è andato in scena anche oggi in uno scenario in cui le rocce dolomitiche sono ricoperte di verdi pascoli d’alta quota.

Lì nella conca naturale di un Brenta sconosciuto ai più – e che bella scoperta per tutti – Brunello ha condotto il concerto talvolta suonando, talvolta indossando i panni del direttore d’orchestra. In un paesaggio ondulato, ma pur sempre segnato dalla verticalità, l’apertura del concerto è stata affidata alla musica di Johann Sebastian Bach capace di esplorare altezze e profondità dell’animo e di rendere anche in musica il paesaggio dolomitico con un Corale – ”Ich ruf zu dir…” – che è anche invocazione religiosa, eseguito da violoncello e archi.

Ancora Bach, questa volta un “Adagio” dal concerto per due violini, ha segnato una prima parte di esibizione dedicata alla contemplazione mentre l’energia e il calore sono arrivati con l’elegante leggerezza di Mozart e il suo “Divertimento” (KV 138 F-Dur), brano che lo stesso compositore salisburghese aveva pensato anche per essere proposto all’aperto.

E mentre il sole cominciava a illuminare le cime e i dossi erbosi, mentre il silenzio era massimo per non perdere nulla di un concerto completamente acustico, è parso chiaro l’andamento di quest’alba: in parte meditazione, in parte stupore, in parte mistero da tenere caro, in parte festa e soprattutto vita fatta di verità cercate e accennate e spesso inarrivabili come nel bellissimo “Louange à l’immortalité de Jésus” di Olivier Messiaen o nel magnetico “Trysting Fields” o nel commovente “Sheep and Tides” entrambi di Michael Nyman e scritti per il film di Peter Greenaway “Giochi nell’acqua”.

Tchaikowsky ha infine riportato il sole che si incontra con la terra – come di fatto accade a ogni alba – nella sua festosa serenata in quattro movimenti.

Tanti gli applausi e perfino il canto di tutti quando a concerto concluso la Kremerata Baltica e Mario Brunello hanno regalato come bis una canzone di montagna: “La montanara”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto: da comunicato stampa

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