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STATUTO ITAS: MINORANZE, ROSSI SI PREOCCUPA SOLO DI GIRARDI NON DEL TERRITORIO?

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12.10 - lunedì 24 aprile 2017

(Fonte: Maurizio Fugatti) – Il 27 aprile prossimo si terrà l’Assemblea straordinaria di Itas Mutua per le modifiche statutarie oltreché per l’approvazione del bilancio 2016. In questi giorni si è concentrata l’attenzione sulle modifiche all’articolo 16 riguardanti il Consiglio di Amministrazione e il numero di mandati consecutivi in cui un consigliere è rieleggibile, al fine di permettere pare al Presidente Giovanni Di Benedetto lo svolgimento del quarto mandato.

Chi scrive non è socio di Itas e non intende intervenire su questioni societarie riguardanti i soli soci, ed infatti finora la nostra attenzione si è rivolta sui potenziali conflitti di interesse del Presidente di A22 avvocato Andrea Girardi, anche legale fiduciario di Itas, e non su questioni interne della società.

Vi è però un’altra modifica dello statuto di Itas Mutua, della quale ci pare che finora poco o per nulla si sia parlato, sulla quale riteniamo che al di là di essere soci o meno, in questo particolare momento di criticità per Itas sia comunque doveroso puntare l’attenzione.

Mi riferisco alle modifiche all’articolo 13 “Convocazione della Assemblea Generale”, dove rispetto alla versione odierna che recita “L’Assemblea generale ordinaria deve essere convocata nel territorio della Regione Trentino Alto Adige (…)”, si intende apportare una modifica che recita “L’Assemblea generale ordinaria viene convocata, di norma, nel territorio della Regione Trentino-Alto Adige”.

L’introduzione delle parole “di norma” rispetto al luogo in cui può essere convocata l’Assemblea Generale la riteniamo, anche alla luce delle ultime polemiche legate a Itas, alquanto rischiosa non solo per chi è socio e per gli oltre 700 dipendenti di Itas, ma anche per tutto il “sistema Trentino”.

Infatti, il fatto che si profili che l’Assemblea Generale si possa svolgere in luoghi diversi dal Trentino Alto Adige, anche a seguito dell’acquisizione fatta recentemente di un immobile nel pieno centro di Milano che rappresenta la sede più importante dopo quella trentina, riveste un rischio non secondario per il mantenimento futuro della testa e delle radici di Itas nel nostro territorio regionale.

Se da una parte siamo tutti convinti che le recenti polemiche non debbano minare la solidità finanziaria della società, dall’altra il rischio è che qualcuno possa pensare di portare via dal nostro territorio i suoi riferimenti, anche magari utilizzando strumentalmente le stesse recenti polemiche in seno a Itas.

Su questo riteniamo che la politica, in quanto strumento per difendere le specificità di un territorio, debba dire qualcosa. Ma finora la politica, quella che ha in mano le redini del governo provinciale, pare aver sostanzialmente taciuto!

Ci aspettavamo già da tempo su questo punto dal Presidente Rossi un intervento, cosiddetto di moral suasion, per manifestare il rischio che può configurare una simile modifica dello statuto. Invece il Governatore finora avrebbe preferito tacere o intervenire solamente per difendere l’avvocato Andrea Girardi (sembra suo uomo di fiducia)! Pur essendo Itas una società nella quale la politica e le istituzioni non dovrebbero intervenire, il grave rischio che si profila riteniamo imponga al Presidente Rossi di prendere posizione per tutelare il sistema Trentino da eventuali ipotesi di smobilitazione di settori della società.

 

 

*

Tutto ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia per sapere:

 

-Se la Provincia è al corrente delle modifiche statutarie di Itas che pare saranno proposte all’Assemblea del 27 aprile prossimo;

-Come valuta l’ipotesi dello svolgimento di un’Assemblea Generale non In Trentino Alto Adige;

-Ritiene la Provincia di dover prendere posizione con un intervento di moral suasion al fine di tutelare la società, i dipendenti e tutto il Trentino;

-Per quale motivo finora il Presidente Rossi su tale fatto non sarebbe intervenuto;

-Ritiene la Provincia che le recenti polemiche in seno a Itas possano mettere a rischio la permanenza della società sul nostro territorio.

 

 

A norma di Regolamento, si chiede risposta scritta.

 

 

Cons. Maurizio Fugatti

Cons. Giacomo Bezzi

Cons. Claudio Cia

Cons. Manuela Bottamedi

 

 

 

 

 

 

In allegato l’interrogazione contenuta nel comunicato stampa:

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