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SPORTELLO CASA PER TUTTI – TRENTINO * ITEA: « UNA PRIMA (PARZIALE) VITTORIA DELLA LOTTA PER LA CASA, IN CONSIGLIO PROVINCIALE TRENTO »

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09.18 - venerdì 28 luglio 2023

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Dopo la presa di posizione del Consiglio delle Autonomie Locali, dopo l’approvazione del DL Zanella in Prima Commissione, ieri il Consiglio Provinciale ha dovuto pronunciarsi sullo stesso. Il Disegno di Legge presentato da Paolo Zanella di Futura era volto a sospendere fino a fine 2024 gli sfratti dall’edilizia pubblica per fine locazione d’urgenza, lieve superamento dell’indicatore economico e ad istituire un fondo per la morosità incolpevole. Rivendicazioni emerse dalle lotte dal basso di questi mesi e sostenute dalla nostra mobilitazione, oltre che dai sindacati confederali. Dopo una serrata trattativa tra maggioranza e opposizione, si è arrivati ad un testo di compromesso che il Consiglio Provinciale ha approvato all’unanimità.

Cosa prevede?

Non tutto ciò da cui si era partiti, non tutto ciò per cui ci battiamo, ma alcuni passi avanti, vediamoli:
1) sono sospesi sino alla fine del 2024 i provvedimenti di revoca degli alloggi a canone sociale ITEA per lieve superamento Icef (sino a 0,40).
2) è autorizzata sino alla fine del 2024 la proroga delle locazioni d’urgenza a canone sostenibile negli alloggi ITEA.
3) Per i nuclei con sfratto esecutivo da un alloggio ITEA è previsto un contributo integrativo per l’affitto straordinario. Ciò significa che il contributo integrativo al canone di locazione (fino ad un massimo di 300 euro circa) può essere richiesto dal momento della stipula di un contratto sul mercato privato senza dover attendere che si apra il bando e venga formata la graduatoria (processo, per la cui riforma ci battiamo, che generalmente implica circa un anno di attesa dal momento della stipula alla percezione del contributo).

Naturalmente, tutto ciò non è sufficiente per fronteggiare l’emergenza abitativa: senza sorpresa non è emersa dalla Giunta e dalla maggioranza in consiglio provinciale la volontà di limitare le locazioni turistiche e calmierare il prezzo di affitti e mutui; nessun fondo per la morosità incolpevole a tutela di proprietari e inquilini; nessun impegno ad aumentare gli alloggi ITEA ristrutturati e costruiti. Insomma, nessuna soluzione strutturale. Tuttavia, per la prima volta sono stati costretti a riconoscere che in Trentino c’è, citando il testo approvato, “una forte tensione abitativa legata in particolare all’aumento del costo della vita, con prezzi delle locazioni sul libero mercato inaccessibili e affitti a scopo residenziale in calo, a fronte di un aumento di quelli turistici brevi”. Dunque, per la prima volta la Giunta ed il Consiglio provinciale ammettono che la carenza di alloggi è dettata da chi approfitta dei beni comuni (il patrimonio paesaggistico, naturale e storico) per produrre profitti a proprio esclusivo vantaggio e miseria per il resto della società, affittando in maniera incontrollata a turisti.

Il testo approvato dal consiglio allevia un sintomo di questo male, ma non lo cura. Solo la lotta dal basso può farlo. Quanto ottenuto in sede istituzionale infatti non è caduto dal cielo: c’è stata alla presa di posizione degli amministratori e amministratrici trentini, c’è stata l’azione di pressione e di mediazione in Consiglio Provinciale di Paolo Zanella. Ma soprattutto c’è stato un anno di lotte. Di lotte non solo sulle piazze, ma in primo luogo casa per casa, sfratto per sfratto, picchetto per picchetto; una resistenza effettiva che ha fisicamente impedito di procedere agli sfratti dall’edilizia pubblica in assenza di alternative dignitose, che ha imposto dal basso il principio che “si passa da casa a casa”.

Dietro la sospensione per un anno e mezzo delle revoche per lieve superamento Icef c’è la resistenza a tre tentativi di sfratto in 5 mesi di Luciano Vitelli; dietro al prolungamento per un altro anno e mezzo delle locazioni d’urgenza c’è la resistenza delle famiglie di Rebeh Harkati e Lidia Fantaziu. Chi avrà un anno e mezzo in più per migliorare la propria posizione nelle graduatorie ITEA o per cercare un nuovo alloggio sul mercato privato lo deve a loro. Lottando per sé e per le persone che amano, hanno lottato per tutti e tutti, hanno lottato per la giustizia sociale e per i principi della Costituzione nata dalla Resistenza.

Ma proprio le famiglie di Lidia e Rebeh, insieme ad altre due in Alto Garda, non ricevono nessuna proroga in quanto non è stata approvata la sospensione degli sfratti già esecutivi. Speriamo possano trovare presto un alloggio sul mercato privato grazie al contributo integrativo straordinario approvato in consiglio, oppure ritrovarsi in posizione utile a vedersi riconosciuto un alloggio Itea per graduatoria ordinaria. Lavoreremo affinché il passaggio da casa a casa avvenga entro l’inizio di ottobre. Se non dovesse essere possibile, eviteremo nuovamente il loro sfratto tramite i picchetti: di nuovo, si resiste sino al passaggio “da casa a casa”.

In ogni caso, si parte e si torna insieme: la lotta per il diritto all’abitare continua.

 

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