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SPI CGIL – FNP CISL – UILPENSIONATI / TRENTINO * CASE RIPOSO: « NON SI PESI SULLE FAMIGLIE, NON BASTA RIPIANARE IL ROSSO DELLE STRUTTURE E FARE RICADERE SUGLI OSPITI L’AUMENTO RETTE »

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09.43 - sabato 18 dicembre 2021

Case di riposo. Non si pesi sulle famiglie. Sindacati: non basta ripianare il rosso delle strutture e far ricadere sugli ospiti l’aumento delle rette

Il via libera della Provincia all’aumento delle rette alberghiere nella case di riposo suscita preoccupazione nei sindacati dei pensionati. Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilpensionati giudicano ingiusta questa misura che va a gravare sulle tasche degli ospiti. “Molte di questi anziani hanno già subito l’aumento delle tasse imposto da questa giunta provinciale con la cancellazione dello sgravo Irpef per i redditi tra 15 e 20mila euro. Il potere d’acquisto delle pensioni è eroso dall’aumento dell’inflazione. Pesare ancora su di loro è ingiusto”.

Per questa ragione le tre sigle chiedono chiarezza all’assessora Segnana. “A cosa serve aumentare le rette se poi non si investe in un potenziamento dell’assistenza socio-sanitaria; se non si migliora l’efficienza del sistema?”, incalzano i tre segretari che ricordano che dal Pnrr arriveranno risorse per potenziare la sanità, ma che in Trentino non c’è alcuna chiarezza sulla direzione che si intende intraprendere. “L’unica certezza ad oggi è che questo Esecutivo era pronto a tagliare 120 milioni di euro alla sanità e che adesso stanzia appena lo 0,03% del bilancio Pat a questo capitalo. In questo quadro non si può fare cassa sulle famiglie”.

Appare anche contraddittoria la scelta di aumentare le rette, dunque, pesare sugli ospiti e allo stesso tempo stanziare 4,8 milioni di euro per ripianare i buchi delle Apss. “Il sistema va reso più efficiente e adeguato alle esigenze di una popolazione che invecchia. Non basta ripianare i conti in rosso. La Giunta invece ha solo congelato la riforma Spazio Argento. Per noi servono più servizi e più innovativi, ma è una spesa sanitaria di cui deve farsi carico il sistema pubblico. Anche questo è il rafforzamento della sanità di cui si parla nel Pnrr e che in Trentino non pare prendere forma”.

Spi, Fnp e Uilpensionati chiedono dunque che si apra subito un confronto.

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