(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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Aggiornamento ricerche base jumper: ritrovato sul monte Brento il corpo senza vita della donna. È stato ritrovato poco prima delle 10 il corpo senza vita della base jumper russa del 1969, le cui ricerche erano cominciate ieri sera a seguito di un mancato rientro dopo un lancio con la tuta alare dal monte Brento.
La donna è stata trovata da una squadra di terra del Soccorso Alpino in una zona impervia nel bosco a una quota di circa 700 m.s.l.m., 180 metri più a valle dell’exit Eagles sul monte Brento, fra la via del Boomerang e lo scudo di Cima alle Coste (Dro). Da una prima ricostruzione è probabile che la base jumper non sia riuscita ad aprire il paracadute, dopo essersi lanciata con la tuta alare.
Dopo la dichiarazione del decesso da parte del medico e ottenuto il nullaosta dalle autorità, la salma è stata recuperata con l’elicottero e trasferita alla camera mortuaria di Dro. Ricerche in corso per una base jumper non rientrata dopo un salto dal monte Brento (Dro)
Stanno proseguendo da ieri sera le ricerche per una base jumper di nazionalità russa, non rientrata da un salto che avrebbe dovuto fare nel primo pomeriggio di ieri da cima alle Coste (Dro) sul monte Brento. L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è scattato intorno alle 19.40 di ieri sera, poiché la donna non ha mai fatto rientro all’alloggio. Anche la macchina è stata ritrovata nel parcheggio dove la aveva lasciata. Da una prima ricostruzione pare che la base jumper sia salita con altre persone fino all’exit prescelto e che queste persone siano poi proseguite per raggiungere l’exit del Becco dell’Aquila. Non si ha nessuna notizia sul suo lancio e atterraggio.
Le ricerche sono cominciate nella serata di ieri, coinvolgendo le squadre della Stazione Riva del Garda del Soccorso Alpino e Speleologico che hanno cominciato a perlustrare la parte alta della montagna, aiutati dalla luce della fotoelettrica dei Vigili del Fuoco che ha illuminato a giorno la parete. Nel frattempo si è alzato in volo anche l’elicottero, con a bordo due tecnici di elisoccorso del Soccorso Alpino e un operatore della Stazione di Riva del Garda, per effettuare un sorvolo sulla zona dell’ipotetica traiettoria di volo, ma senza esito. Sono stati utilizzati anche i droni dei Vigili del Fuoco con le termocamere.
Le operazioni stanno proseguendo anche nella mattinata di oggi. Un ulteriore sorvolo dell’elicottero non ha dato risultati, mentre le squadre di soccorritori delle Stazioni Riva del Garda, Val di Ledro e Trento monte Bondone del Soccorso Alpino stanno setacciando via terra la parte alta della montagna, nella zona degli exit, oltre che la parte sottostante, su terreno molto impervio.